UN COLOMBIANO A SUPERGA: LA MILANO-TORINO 2016 È DI MIGUEL ÁNGEL LÓPEZ

settembre 28, 2016
Categoria: News

Il giovane talento dell’Astana, grazie ad una imperiosa azione all’inizio della seconda e ultima ascesa verso Superga, vince la 97° edizione della Milano – Torino scrollandosi di dosso nelle ultime centinaia di metri il canadese Michael Woods (Team Cannondale Drapac), che era stato l’artefice dell’azione decisiva. Terzo il compagno di squadra Rigoberto Urán Urán, che insieme al gruppo dei migliori aveva dato troppo spazio all’azione di López e Woods. Diego Ulissi (Team Lampre Merida), primo degli italiani, giunge quinto e anticipa Fabio Aru (Team Astana), tra i favoriti della vigilia.

La Milano – Torino può vantarsi a ragion veduta per essere la corsa ciclistica più antica del mondo, essendosi svolta per la prima volta nel 1876. L’edizione 2016 vedeva ai nastri di partenza 18 squadre, di cui 11 World Tour. Ottima la lista partenti, con alcuni nomi tra i più in voga del ciclismo mondiale, anche in considerazione dei prossimi appuntamenti, che proporranno il Giro di Lombardia di sabato e i Campionati del Mondo di Doha ad inizio Ottobre, a conclusione di una stagione molto fitta. I 186 km del percorso odierno riservavano le emozioni più forti nel finale, con la doppia scalata verso il Santuario di Superga a decidere il vincitore della corsa disegnata tra Lombardia e Piemonte. Dopo la partenza da San Giuliano Milanese si alternavano i vari tentativi di fuga; quello più interessante vedeva impegnati, dopo una ventina di chilometri dalla partenza, Eduard Grosu (NIPPO – Fantini), Alessandro De Marchi (Team BMC) e Peter Kennaugh (Team Sky). Il gruppo dava via libera al terzetto, che raggiungeva un vantaggio massimo superiore agli 11 minuti a circa 100 km dalla conclusione. Il gruppo iniziava ad aumentare l’andatura su iniziativa del Team Astana e del Team Movistar. Seguiva una fase interlocutoria tra i meno 100 e i meno 50 km all’arrivo, dove le note di cronaca più interessanti erano il vantaggio della fuga che diminuiva progressivamente ed una caduta che coinvolgeva, a circa 55 km dalla conclusione, Michele Scarponi (Team Astana), Rubén Fernández e Adriano Malori (Team Movistar). Tutti e tre i ciclisti erano costretti ad abbandonare la corsa ed il più malconcio di tutti pareva essere Malori, vittima di una frattura alla clavicola. Stagione da dimenticare per il parmense, che dopo l’altro grave infortunio patito a gennaio al Tour de San Luis e il rientro nelle corse canadesi di inizio settembre, vede concluso questo disgraziato 2016, agonisticamente parlando, con un altro infortunio. Nel frattempo il terzetto di testa iniziava la prima scalata verso Superga con meno di un minuto sul gruppo, che continuava a mantenere un’andatura molto elevata e risucchiava i fuggitivi lungo la salita. Era Edoardo Zardini (Bardiani CSF) uno dei primi a tentare l’attacco, riprendendo e superando Kennaugh, ultimo fuggitivo rimasto davanti, ma l’Astana ricuciva subito sull’atleta veneto. Il gruppo scollinava il primo GPM composto da non più di una ventina di unità. Prima della seconda e decisiva scalata verso Superga tentava la sortita un gruppetto formato da una decina di atleti, tra i quali si segnalavano Michael Woods (Team Cannoncale Drapac) e Miguel Ángel López (Team Astana). Proprio questa coppia caratterizzava il finale, con il canadese che scattava a circa meno 4 km dalla conclusione. Dopo un attimo di titubanza, il colombiano partiva a circa 3 km e mezzo dall’arrivo e raggiungeva Woods un chilometro più avanti. Dietro il gruppo dei migliori, molto sfilacciato, provava a chiudere disperatamente sul duo davanti, che però poteva vantare un vantaggio di circa 30 secondi a circa un chilometro dall’arrivo. Ai meno 400 metri López era protagonista di una potente accelerazione che lasciava di sasso Woods, incapace di reagire. Il piccolo colombiano vinceva così a braccia alzate sul traguardo di Superga, mentre Woods era secondo a 9 secondi. Rigoberto Urán, compagno di squadra di Woods e autore di un finale in crescendo, chiudeva in terza posizione a 14 secondi dal colombiano. Quarto giungeva “Dani” Moreno (Team Movistar) a 19 secondi e chiudeva la top five, a 23 secondi di ritardo e primo degli italiani, Diego Ulissi (Team Lampre Merida), che anticipava Fabio Aru (Team Astana). López conferma di essere un talento del ciclismo, in considerazione dei suoi 22 anni, e dopo la vittoria del Giro di Svizzera ottiene un’altra affermazione di prestigio in questa stagione. Segnali comunque interessanti per il Giro di Lombardia, in programma sabato, a cui prenderanno parte molti ciclisti che hanno partecipato alla Milano-Torino. Nel frattempo, domani è in programma il Gran Piemonte, altra corsa dall’indiscusso fascino e più adatta alle ruote veloci: sarà quindi un ottimo test per affinare la preparazione in vista del Mondiale di Doha, sulla carta favorevole ai velocisti.

Giuseppe Scarfone

Il colombiano López alla caccia del canadese  Woods sulla salita di Superga (foto Bettini)

Il colombiano López alla caccia del canadese Woods sulla salita di Superga (foto Bettini)

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