RUFFONI FA SUO IL BEGHELLI AL FOTOFINISH
Il Gran Premio Bruno Beghelli va al bresciano della Bardiani CSF Nicola Ruffoni, che sul rettilineo finale precede di un soffio Filippo Pozzato (Wilier Triestina) ed il belga della Orica Greenedge Jens Keukeleire
Terza vittoria stagionale, e prima in territorio italiano, per Nicola Ruffoni, di professione velocista, che nella sua ancora breve carriera si era distinto per la costanza nei piazzamenti e che solo da luglio in poi sta “imparando a vincere”, visto che i suoi trionfi iniziano proprio in quel momento, al Giro d’Austria. È proprio l’abitudine a vincere che fa la differenza tra uno sprinter di medio livello e uno di alto livello.
Il Gran Premio Beghelli è una gara meno dura del Giro dell’Emilia corso ieri, ma non è comunque da sottovalutare visti i dieci giri sul circuito che prevede la salita di Zappolino, due chilometri al 7%, e il classico arrivo in quel di Monteveglio. Una prova adatta quindi a tanti tipi di soluzione, dai colpi del finisseur alla volata generale.
Subito dopo il via se ne vanno in sette – Christian Eiking (FDJ), Yuma Koishi (Nippo-Fantini), Diego Rubio (Caja Rural – RGA), Alberto Nardin (Androni-Sidermec), Artur Ershov (Gazprom – RusVelo), Thierry Hupond (Delko Marseille) e Andrea Ruscetta (GM Europa Ovini) – e riescono a guadagnare un vantaggio massimo di quattro minuti sul gruppo.
L’andatura del gruppo inseguitore è incostante e di conseguenza il gap con i fuggitivi prima diminuisce in seguito a qualche accelerata per poi riprendere ad aumentare. Va avanti così fino a quando interviene l’Orica Greenedge che impone il suo ritmo al plotone e che non lascia scampo a molti: in coda alla squadra australiana rimangono una trentina di corridori e saranno questi a giocarsi la corsa.
In testa, invece, la stanchezza toglie di mezzo cinque settimi dei battistrada e così Nardin e Rubio hanno strada sgombra davanti a loro, ma il gruppo rinviene davvero quasi a doppia velocità e li riprende a trenta chilometri dal traguardo.
Le squadre che conducono quel che rimane del gruppo sono troppo interessate a giungere in volata per cui a nessun tipo di attacco viene concesso un minimo spazio. La volata viene lanciata da Sonny Colbrelli, che fa da pesce pilota per il compagno di squadra Ruffoni, il quale parte a circa duecento metri dall’arrivo impedendo ad un volenteroso Pozzato di potergli piazzare la propria ruota davanti. Il portacolori della Bardiani va a precedere il corridore veneto e poi Keukeleire, Colbrelli, Consonni, Guarnieri, Napolitano, Sbaragli, Cort Nielsen, il vero beneficiario del gran lavoro degli Orica, e Gavazzi.
Paolo Terzi

Ruffoni vince allo sprint l'edizione del ventennale del Gran Premio Bruno Beghelli (foto Tim de Waele/TDWSport.com)