VITTORIA PER PIBERNIK, DENNIS RESISTE

settembre 24, 2016
Categoria: News

A sorpresa la fuga arriva al traguardo in quel di Lanaken e a spuntarla sui quattro compagni d’avventura è il 22enne della Lampre-Merida, alla prima vittoria in una corsa WT dopo i due titoli sloveni conseguiti nel 2013 e nel 2015, che regola nell’ordine Mark McNally e Bert Van Lerberghe mentre Giacomo Nizzolo conquista il 6° posto aggiudicandosi la volata del gruppo. Giornata positiva per il leader della generale che supera il primo scoglio mantenendo 16” di margine sul compagno Taylor Phinney e 27” su Peter Sagan, che dovrà ora puntare tutto sul muro di Grammont, ai cui piedi si concluderà l’ultima frazione dell’Eneco Tour.

Dopo la cronosquadre di Sittard che ha ridisegnato la classifica generale, con Rohan Dennis (Bmc) tornato saldamente al traguardo, l’Eneco Tour è proseguito con la 6a e penultima tappa, 185,2 km da Riemst a Lanaken, che da un lato si poteva prestare ad attacchi dei big, in virtù dei 6 muri disseminati lungo il percorso, dall’altro era aperta ad un ennesimo arrivo a ranghi compatti, alla luce del fatto che le salite previste non erano particolarmente selettivi e che dopo la vetta dell’ultimo strappo di giornata, il Muizenberg, vi erano ancora 18 km da percorrere per andare al traguardo, più che sufficienti per recuperare.
In ogni caso la corsa è stata fortemente condizionata dal punto di vista tattico dalla situazione in classifica, con le squadre dei più diretti inseguitori di Dennis, e su tutte la Tinkoff di Peter Sagan, interessate ad arrivare in volata per guadagnare secondi di abbuono; al contrario, la Bmc era più che interessata a mantenere lo status quo e dunque a dare via libera alla fuga di giornata, che ha avuto come protagonisti i soliti Bert Van Lerberghe (TopSport Vlaanderen) e Mark McNally (Wanty-Groupe), in lotta per la maglia verde degli sprint intermedi che resterà appannaggio del fiammingo, e con loro anche Berden De Vries (Roompot Oranje), Luka Pibernik (Lampre-Merida), Alexis Gougeard (Ag2r) e Chad Haga (Giant-Alpecin), all’inseguimento dei quali con un’azione alquanto velleitaria, iniziata ben oltre la metà del percorso, si è poi portato Patrick Bevin (Cannondale-Drapac), che è rimasto a “galla” tra la testa della corsa e il gruppo inseguitore per diversi chilometri, ma nel finale è stato ripreso e staccato. Il vantaggio degli uomini al comando, che hanno proceduto sempre di comune d’accordo e solo nel corso dell’ultimo passaggio sul Muizenberg sono rimasti in 5 per il cedimento di De Vries, non ha mai superato i 5′ ma la loro azione è stata favorita dal fatto che la Tinkoff da sola non ha avuto le forze per chiudere il gap, con i soli Maciej Bodnar e Nikolay Trusov rimasti a supportare Sagan negli ultimi chilometri. Inoltre, una formazione che poteva dare un contributo importante come la Etixx-QuickStep non ha avuto interesse a tirare, dal momento che Marcel Kittel è stato tra i primi a perdere contatto, al pari di Andrea Guardini (Astana) e di Caleb Ewan (Orica-BikeExchange). Altre formazioni come la Lotto-Soudal hanno preso l’iniziativa solo dopo l’ultimo scollinamento, in modo da non mettere in difficoltà André Greipel nei tratti più duri.
Sembrava comunque che il gruppo, forte ancora di un centinaio di unità, sarebbe stato in grado di recuperare i 2 minuti che ancora li separavano dai fuggitivi negli ultimi 18 km ma, a differenza di quanto era accaduto nella tappa di Ardooie, questi hanno continuato a darsi cambi regolari fino al rettilineo finale e, agevolati anche dalla serie di curve presenti nell’abitato di Lanaken che hanno impedito al plotone di sprigionare altissime velocità, sono riusciti a giocarsi il successo. Il primo a lanciarsi è stato Gougeard ma nulla ha potuto contro la progressione di Pibernik, che, dopo i due campionati nazionali del 2013 e nel 2015, è andato a cogliere il suo primo successo in carriera in una corsa WT regalando una gioia a una Lampre-Merida che aveva raccolto molto poco in questo Eneco Tour, pur avendoci provato più volte nelle tappe precedenti, soprattutto con Yukiya Arashiro e Matteo Bono. Alle spalle del non ancora 23enne sloveno, che nella prossima stagione gareggerà nella Bahrein-Merida al fianco di Vincenzo Nibali, hanno chiuso nell’ordine McNally, Van Lerberghe, Gougeard e Haga mentre Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo) si è piazzato 6° aggiudicandosi la volata del gruppo, giunto a 5”. Va detto che molti sprinter, a partire da Sagan e Greipel, non si sono impegnati negli ultimi metri, una volta vista l’impossibilità di raggiungere i battistrada.
In chiave classifica generale la giornata è stata dunque molto favorevole a Dennis, che ha mantenuto intatto il suo vantaggio di 16” sul compagno Taylor Phinney, di 24” su Tony Martin (Etixx-QuickStep) e di 27” su Sagan e su Niki Terpstra (Etixx-QuickStep) alla vigilia di una frazione conclusiva in cui potrà comunque succedere di tutto, dal momento che si dovrà salire per tre volte sul mitico Muro di Grammont mentre l’arrivo sarà posto nel centro di Geraardsbergen, a circa metà della salita simbolo del Giro delle Fiandre, che verrà affrontata insieme ad altri 18 muri che hanno fatto la storia della grande classica di primavera come il Tenbosse e il Bosberg.

Marco Salonna

Termina nel palmarès del giovane corridore sloveno Luka Pibernik, due volte campione nazionale, la penultima tappa dellEneco Tour 2016 (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Termina nel palmarès del giovane corridore sloveno Luka Pibernik, due volte campione nazionale, la penultima tappa dell'Eneco Tour 2016 (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

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