IL TEAM BMC RIPORTA DENNIS IN VETTA
Pronostico sostanzialmente rispettato nella cronosquadre di Sittard con la compagine rossonera, iridata in carica di specialità, che vola oltre i 54 km/h di media consentendo al 26enne australiano di riprendersi la testa della classifica generale dell’Eneco Tour. Ottima prova anche dell’Etixx-QuickStep che chiude con soli 6” di ritardo, nettamente davanti alla Lotto NL-Jumbo, 3a a 23”, e alla Movistar, 4a a 25”. La Tinkoff dell’ex leader Sagan limita i danni piazzandosi 8a a 34” e lo slovacco può ancora sperare nel successo finale.
Per la seconda volta nella breve storia dell’Eneco Tour, dopo che nel 2012 si era gareggiato sempre in quel di Sittard ma lungo un percorso leggermente diverso sul quale si era imposta l’Orica-GreenEdge, è andata in scena una cronometro a squadre, con gli organizzatori che hanno probabilmente effettuato questa scelta per incentivare la partecipazione in vista dell’analoga prova che si disputerà negli ormai imminenti mondiali di Doha.
Lungo i 20,9 km del tracciato, quasi interamente pianeggianti se si eccettua un breve tratto in salita collocato a metà percorso che ha comunque fatto male a molti, la formazione maggiormente accreditata per il successo era la Bmc, potendo contare non solo su punte come Rohan Dennis, dominatore della crono di Breda, e Taylor Phinney ma anche su di un gruppo molto compatto nel suo complesso, all’interno del quale hanno dato un importante contributo anche Daniel Oss e Manuel Quinziato. Non a caso la compagine rossonera è stata una delle poche a concludere la prova compatta, con tutti gli 8 atleti transitati contemporanemante sulla linea del traguardo, facendo realizzare il miglior tempo: 23′11” ad una media superiore ai 54 km/h, che hanno consentito a Dennis di riprendersi la vetta della classifica generale secondo le previsioni della vigilia.
L’unica formazione che ha saputo tenere testa a quella rossonera è stata l’Etixx-QuickStep che, nonostante la perdita di Tom Boonen (costretto al ritiro dopo la caduta avvenuta nel finale della tappa di ieri), ha potuto comunque contare a sua volta su fior fior di passisti (Tony Martin su tutti ma anche Matteo Trentin e lo stesso Marcel Kittel, che già a Breda aveva dimostrato di trovarsi bene nelle prove contro il tempo) e ha chiuso con soli 6” di ritardo. Decisamente più distanziate hanno chiuso tutte le altre, con la Lotto NL-Jumbo e la Movistar, forti rispettivamente di specialisti come Wilco Kelderman, Jos Van Emden e Primož Roglič da un lato e Jasha Sütterlin, Nelson Oliveira e i fratelli Jon e Gorka Izagirre dall’altro ma anche di atleti meno quotati, che si sono piazzate rispettivamente 3a a 23” e 4a a 25”, seguite a breve distanza dalla IAM Cycling che, trascinata dall’ex primatista dell’ora Matthias Brändle, si è piazzata 5a a 26” realizzando l’ennesima bella prova di squadra malgrado lo scioglimento della stessa che avverrà a fine stagione. Scorrendo l’ordine d’arrivo s’incontrano quindi una sorprendente Lotto Soudal, che ha chiuso 6a a 29” potendo contare su un André Greipel in grande condizione e su un Tim Wellens evidentemente non rassegnato a cedere lo scettro dell’Eneco Tour dopo i successi del 2014 e nel 2015, dalla Giant-Alpecin, 7a a 33” con Tom Dumoulin a fare la differenza.
L’interrogativo principale della giornata riguardava comunque la Tinkoff di Peter Sagan, evidentemente destinato a perdere alla vigilia ben più dei 7” di vantaggio che aveva in classifica generale su Dennis; tutto sommato lo slovacco e i suoi compagni, tra i quali altri Oscar Gatto e Matteo Tosatto che hanno dato molto nella parte iniziale della prova per poi lasciare spazio a cronomen più dotati come Maciej Bodnar e lo stesso Sagan, hanno disputato una prova più che onorevole, chiusa all’8° posto a 34” dalla vetta e davanti a compagini sulla carta più attrezzate come il Team Sky, rimasto orfano nella tappa precedente di Vasil Kiryienka, e l’Astana che si sono piazzate rispettivamente 9a a 38” e 12a a 41”. Per quanto riguarda infine la Lampre-Merida, unica formazione azzurra in gara, come al solito non era certo questa la prova in cui era attesa ad un risultato di prestigio, ma in ogni caso i blu-fucsia hanno realizzato una prestazione dignitosa mettendosi alle spalle altre 6 compagini e chiudendo al 16° posto con un ritardo di 1′22”.
Nella nuova classifica generale Dennis conduce con un vantaggio di 16” su Phinney, 24” su Tony Martin e 27” su Niki Terpstra (Etixx-QuickStep) e soprattutto su Sagan, il che vuol dire che, sulla carta, allo slovacco per aggiudicarsi l’Eneco Tour non basterà vincere le ultime due tappe, impresa fattibilissima alla luce dei percorsi e della condizione dimostrata in questi giorni, ma dovrà anche togliersi di ruota l’australiano oppure guadagnare secondi di abbuono negli sprint intermedi. Un ruolo importantissimo in casa Bmc potrà quasi certamente averlo Greg Van Avermaet, attualmente 8° a 33” da Dennis e grande avversario di Sagan in questa stagione che ha visto una serie di duelli tra i due conclusi con risultati alterni. Questo potrà già accadere nella 6a tappa, 185,2 km da Riemst a Lanaken in cui verranno scalati 6 muri (l’ultimo è il Muizenberg ai -18 dal traguardo), ma soprattutto in quella conclusiva che proporrà il tremendo muro di Grammont, da ripetere 3 volte e mezza poichè l’arrivo della tappa sarà collocato a metà dell’ultima scalata, ai piedi del tratto più duro.
Marco Salonna

La BMC in azione lungo le strade della cronosquadre di Sittard riporta al vertice della classifica l'australiano Rohan Dennis (foto Tim de Waele/TDWSport.com)