DENNIS SUPER A CRONO, SAGAN SORRIDE
Colpo doppio del 26enne australiano della Bmc che domina la prova contro il tempo di Breda, con il solo Jos Van Emden che ha limitato in 5” il distacco mentre già il terzo di giornata Jasha Sütterlin ne ha accusati 14, e strappa il primato nella generale a Dylan Groenewegen. Anche lo slovacco della Tinkoff si comporta molto bene chiudendo 8° a 18” e portandosi al terzo posto in classifica. Buona prova pure per Fabio Felline che si piazza 24° a 25”, non lontano dagli sconfitti di giornata Tony Martin e Tom Dumoulin che accusano entrambi 20”, chiudendo fuori dalla top ten.
Dopo la frazione d’apertura di Bolsward dedicata ai velocisti l’Eneco Tour ha vissuto il suo primo momento della verità con la seconda tappa, una cronometro individuale di 9,6 km con partenza e arrivo a Breda che, al di là del chilometraggio ridotto, ha prodotto distacchi significativi, con diversi atleti di spicco già tagliati fuori o quasi dalla lotta per il successo finale.
A imporsi è stato uno dei grandi favoriti della vigilia, vale a dire Rohan Dennis (Bmc) che, dopo aver sfiorato una medaglia olimpica in quel di Rio su una distanza molto più lunga e meno adatta alle sue caratteristiche, ha fatto valere la sua attitudine contro il tic tac e l’eccellente stato di forma già manifestato al Tour of Britain, chiuso al secondo posto in classifica generale con il successo nella tappa di Bristol. Il 26enne di Adelaide ha chiuso in 10′48” a una media di 53,3 km orari e il solo ad avvicinarsi all’australiano è stato Jos Van Emden (Lotto NL-Jumbo), altro specialista delle cronometro brevi e vincitore un anno fa della prova contro il tempo di Sittard all’Eneco Tour, che ha chiuso con un ritardo di 5”. Decisamente più lontani tutti gli altri con Jasha Sütterlin (Movistar), altro corridore che ha comunque nelle crono il suo punto di forza, che ha terminato la prova un po’ a sorpresa 3° a 14”, immediatamente seguito da Wilco Kelderman (Lotto NL-Jumbo) e dall’ex primatista dell’ora Matthias Brändle (Iam Cycling), rispettivamente 4° e 5° ambedue a 15”; 6° a 16” si è piazzato Primož Roglič, altro alfiere della compagine olandese che, alla luce di queste performance, si candida a conquistare la cronosquadre di Sittard in programma nel quinto giorno di gara, anche se altrettanto accreditate in tal senso sono la Bmc – che oltre a Dennis ha piazzato Taylor Phinney 7° a 16”, la novità Tom Bohli 15° a 20”, Stefan Küng 19° a 22” e un Greg Van Avermaet che ha limitato i danni su terreno non favorevole 42° a 33” – e la Movistar, che accanto a Sütterlin ha posizionato nei quartieri alti anche John Dowsett 10° a 18”, l’uomo di classifica Ion Izagirre 11° a 19” e Nelson Oliveira 20° a 22”. Un altro che può essere pienamente soddisfatto della sua prestazione è stato Peter Sagan (Tinkoff), che si è piazzato 8° a 17”, subito davanti a un sorprendente Marcel Kittel (Etixx-QuickStep), che ha rispolverato quelle doti che lo portarono a vincere due titoli mondiali a cronometro nella categoria junior e ha guadagnato terreno su diversi avversari diretti. Tra questi ultimi hanno deluso moltissimo Tom Dumoulin (Lotto NL-Jumbo), che nel 2014 si era imposto sullo stesso tracciato di Breda ma qui non è andato oltre il 14° posto a 20” da Dennis, e Tony Martin (Etixx-QuickStep), che pure era reduce dalla vittoria nella crono del Tour of Britain (conseguita proprio davanti all’australiano) ma questa volta ha accusato anch’egli un distacco di 20”, così come hanno reso al di sotto delle proprie potenzialità Bob Jungels (Etixx-QuickStep, 34° a 30”), Geraint Thomas (Team Sky, 36° a 32”) e Michal Kwiatkowski (Team Sky), giuntoi addirittura 107° a 1′03”, nettamente alle spalle anche del leader della classifica Dylan Groenewegen (Lotto NL-Jumbo) che, come era facilmente prevedibile, ha dovuto dire addio al primato. Altri corridori che possono invece guardare con fiducia alle prossime giornate sono Fabio Felline (Trek-Segafredo), che chiudendo 24° a 25” è stato il migliore degli italiani, e il vincitore uscente Tim Wellens (Lotto Soudal), per cui le prove contro il tempo non sono certo il punto di forza e che si è piazzato 38° a 32”.
La classifica generale, al netto dei 4” di abbuono conquistati da Sagan nella prima tappa, ricalca pressochè integralmente quella della crono e vede Dennis al comando con 5” su Van Emden, 13” sullo slovacco, 14” su Sütterlin e 15” su Kelderman e Brändle. A meno che il vento non ci metta lo zampino, visto che verrà percorso un lungo tratto in riva al mare, non dovrebbe subire variazioni di rilievo al termine della terza tappa, 182,3 km da Blankenberge ad Ardooie dedicati ai velocisti.
Marco Salonna

Rohan Dennis (foto Tim de Waele/TDWSport.com)