GROENEWEGEN ANCORA PROFETA IN PATRIA
Terzo successo consecutivo in Olanda dell’emergente velocista della Lotto NL-Jumbo che, dopo essersi aggiudicato il campionato nazionale e la Arnhem-Veenendaal Classic, conquista anche in quel di Bolsward la frazione inaugurale dell’Eneco Tour saltando negli ultimi metri Edvald Boasson Hagen, poi 4° al traguardo, e resistendo al prepotente ritorno di Nacer Bouhanni, 2° davanti all’onnipresente Peter Sagan. In casa Italia Giacomo Nizzolo, lo sprinter più atteso dei nostri dopo il forfait di Elia Viviani, chiude 6° mentre due posizioni più giù si piazza Andrea Guardini.
Come un anno fa è stata la cittadina olandese di Bolsward a ospitare partenza e arrivo della prima tappa dell’Eneco Tour, corsa a tappe creata ex novo nel 2005 sulle “ceneri” del Giro d’Olanda, in coincidenza con la nascita dell’allora circuito Pro Tour, che in questa stagione è stata posticipata di un mese rispetto al passato e rappresenta più che mai il banco di prova ideale per il Mondiale che si disputerà in quel di Doha tra meno di un mese. Ad eccezione di Elia Viviani, che ha dovuto dare forfait in extremis per via della febbre, e di Mark Cavendish sono infatti presenti tutti gli sprinter che si daranno battaglia anche sul circuito completamente piatto del Qatar, da Peter Sagan (Tinkoff), reduce dal trionfo nel campionato europeo di Plumelec, ad André Greipel (Lotto Soudal) e Marcel Kittel (Etixx-QuickStep) passando per John Degenkolb (Giant-Alpecin), Dylan Groenewegen (Lotto NL-Jumbo), Alexander Kristoff (Katusha), Michael Matthews e Caleb Ewan (Orica-Bike Exchange), Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), Arnaud Démare (Fdj), Nacer Bouhanni (Cofidis) e Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo), sulla carta la principale carta azzurra per quanto riguarda i successi parziali. Alla classifica generale, fermo restando che un fuoriclasse come Sagan può tranquillamente giocarsela anche in tal senso, punteranno invece atleti completi in grado di ben destreggiarsi sia nelle prove contro il tempo che sui percorsi tipici del Giro delle Fiandre e delle classiche delle Ardenne: tra questi citiamo Tim Wellens (Lotto Soudal), che si è imposto nelle ultime due edizioni, Tom Dumoulin (Giant-Alpecin), Greg Van Avermaet (Bmc), Wilco Kelderman (Lotto NL-Jumbo), Bob Jungels e Tony Martin (Etixx-QuickStep), Geraint Thomas (Team Sky), Ion Izagirre (Movistar) e il torinese Fabio Felline (Trek-Segafredo), reduce da un’eccellente Vuelta in cui ha sfiorato più volte il successo di tappa e ha portato a casa la maglia verde della classifica a punti.
La frazione inaugurale, disputata su di un percorso interamente pianeggiante, non ha offerto particolari emozioni, con la fuga di Matteo Bono (Lampre-Merida), un habituè di questo tipo di azioni che talvolta in passato è anche riuscito a coronare con il successo, Laurens De Vreese (Astana), Bert Van Lerberghe (Topsport Vlaanderen-Baloise), Brian Van Goethem (Roompo Oranje Peloton) e Frederik Backaert (Wanty-Groupe Gobert), tenuta agevolmente sotto controllo dalle squadre dei velocisti, in particolare dalla Lotto-Soudal e dall’Orica-Bike Exchange, anche se comunque i battistrada hanno venduto cara la pelle arrendendosi solo ai -3 dal traguardo e malgrado il loro vantaggio non abbia mai superato i 3′40”. In ogni caso lo sprint è stata inevitabile e a spuntarla, un po’ a sorpresa ma con merito, è stato Groenewegen, che è uscito dalla ruota di Boasson Hagen, il primo a lanciarsi, e ha resistito alla prepotente rimonta di Bouhanni, rimasto troppo nelle retrovie all’inizio della volata. Con questo successo il 23enne velocista olandese, che nel frattempo ha conquistato anche una tappa e la classifica a punti nel recente Tour of Britain, conserva un’imbattibilità in terra natia che dura dal mese di giugno, essendosi infatti imposto nel campionato nazionale e poi nella Arnhem-Veenendaal Classic prima di fare il tris all’Eneco Tour. Sul gradino più basso del podio alle spalle di Groenewegen e di Bouhanni ha chiuso Sagan, che si trovava ben piazzato sulla ruota dell’olandese ma non ha avuto lo spunto per superarlo, mentre Boasson Hagen è scivolato al 4° posto davanti a Nizzolo, 6° e primo di una pattuglia azzurra che ha posizionato anche Andrea Guardini (Astana) due posizioni più in basso, alle spalle di Démare e davanti a Kittel, 9° e delusione di giornata al pari di Greipel, addirittura 19°.
La classifica generale, influenzata dagli abbuoni – previsti sia agli sprint intermedi, sia sul traguardo -, vede Groenewegen al comando con 4” su Bouhanni e Backaert, 5” su De Vreese, 6” su Sagan e 7” su Bono, con il grosso del gruppo distanziato di 10”. La prima vera fisionomia sarà scritta domani sera al termine della seconda tappa, una crono di 9,6 km con partenza e arrivo a Breda.
Marco Salonna
ORDINE D’ARRIVO
1 Dylan Groenewegen (Ned) Team LottoNl-Jumbo 4:14:00
2 Nacer Bouhanni (Fra) Cofidis, Solutions Credits
3 Peter Sagan (Svk) Tinkoff Team
4 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data
5 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha
6 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek-Segafredo
7 Arnaud Demare (Fra) FDJ
8 Andrea Guardini (Ita) Astana Pro Team
9 Marcel Kittel (Ger) Etixx – Quick-Step
10 Roy Jans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
CLASSIFICA GENERALE
1 Dylan Groenewegen (Ned) Team LottoNl-Jumbo 4:13:50
2 Nacer Bouhanni (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:04
3 Frederik Backaert (Bel) Wanty – Groupe Gobert
4 Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team 0:00:05
5 Peter Sagan (Svk) Tinkoff Team 0:00:06
6 Matteo Bono (Ita) Lampre – Merida 0:00:07
7 Bert Van Lerberghe (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:08
8 Brian Van Goethem (Ned) Roompot – Oranje Peloton
9 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data 0:00:10
10 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha

Groenewegen ''abbraccia'' l'ennesimo successo in terra olandese (foto Tim de Waele/TDWSport.com)