VUELTA, STREPITOSO BRAMBILLA; QUINTANA IPOTECA LA ROJA

settembre 4, 2016
Categoria: News

In una delle tappe più belle della storia recente del ciclismo, Contador e Quintana entrano in fuga in partenza e sbaragliano il Team Sky di Froome, salvato dal definitivo naufragio solo dal lavoro della Astana. Sull’ascesa finale, il colombiano forza l’andatura, infliggendo 2’37’’ al più diretto avversario. Il solo a tenere il passo della maglia rossa è un eccezionale Brambilla, che si aggiudica poi il successo di tappa allo sprint.

Era da giorni che alla Vuelta ci si domandava quando Contador, non in condizione di puntare alla maglia rossa o al podio in una corsa dallo svolgimento lineare, avrebbe tentato il tutto per tutto. Molti attendevano l’all-in del fuoriclasse di Pinto per la tappa regina di ieri; come già in altre occasioni (Vuelta 2012 in primis), lo spagnolo ha invece optato per una frazione meno impegnativa ma di più difficile controllo, come quella che oggi, su un chilometraggio da gara dilettantistica (118 km), portava da Sabiñánigo ad Aramón Formigal.
In assenza di salite vere in partenza, Contador si è fatto bastare la manciata di chilometri di saliscendi che la tappa proponeva in avvio, mandando prima all’attacco dei compagni di squadra, quindi muovendosi in prima persona. Più che di scatti veri e propri, si è trattato di frustate, portate già dalla testa del gruppo; e all’ennesima sollecitazione, un plotone già allungatissimo si è spezzato in tre tronconi.
Quintana è stato attentissimo, e fiutando i propositi bellicosi della Tinkoff ha risalito immediatamente la fila, facendosi trovare, al momento della frattura, nel primo troncone, composto da quattordici unità appena. Froome e la Sky hanno invece dormito imperdonabilmente, e quando il britannico ha finalmente realizzato il pericolo e tentato di recuperare posizioni (senza compagni di squadra al fianco), il danno era ormai fatto.
Non appena radiocorsa ha diramato la composizione del drappello formatosi al comando, lo scenario è parso subito grigio per il keniano bianco. Contador e Quintana potevano infatti contare su due uomini a testa (Rovny e Trofimov per il primo, Castroviejo e Fernandez per il secondo), e anche gli altri compagni di viaggio avevano valide ragioni per collaborare all’azione: chi per andare in caccia di GPM (Fraile ed Elissonde), chi per risalire la classifica (De la Cruz e Formolo, assistiti rispettivamente da Brambilla e Moser), chi per puntare alla tappa (Mamykin e Felline, sulla carta non l’uomo più adatto al percorso odierno, ma che nel finale avrebbe più che giustificato le proprie ambizioni).
Al suo fianco, Froome trovava inoltre due soli compagni di squadra, Puccio e Lopez Garcia. Tutti gli altri – incluso Konig, quinto in generale alla partenza – erano addirittura più indietro, in un terzo gruppo che sarebbe di lì a poco naufragato. Per fortuna di Froome, né Chaves né Yates, il terzo e il quarto in classifica, erano stati pronti ad inserirsi nella fuga, costringendo così la Orica a dare man forte alla sparuta pattuglia in nero.
Il distacco è tuttavia salito, lentamente ma costantemente, fino a metà percorso circa, quando ha toccato un picco di 3 minuti. La Sky, a quel punto, aveva perso per strada Puccio, messo fuori causa da un’improvvisa accelerazione della stessa Movistar, volta ad isolare Froome. La Orica iniziava a dare segni di cedimento, Contador era secondo nella generale virtuale, e la situazione pareva poter precipitare definitivamente per i favoriti rimasti nel gruppo principale, ormai sul punto di dover entrare in azione in prima persona a 60 km circa dal traguardo.
A gettare un salvagente a Froome, Chaves e Yates ha però provveduto la Astana, evidentemente preoccupata per il possibile attacco alla nona piazza di Scarponi da parte di De la Cruz e Formolo; una mossa che ha fatto e farà discutere. Gridare allo scandalo ci pare eccessivo, visto che i kazaki stavano pur sempre difendendo una posizione in classifica; d’altro canto, dispiace constatare come sull’ammiraglia Astana si sia deciso di correre per preservare un piazzamento – peraltro discreto ma non eccezionale – anziché giocare d’azzardo come altri hanno fatto oggi, sperando che qualche favorito saltasse per raccogliere un bottino più consistente. Più che con Scarponi e compagni o con chi li dirige via radio, forse, sarebbe però il caso di prendersela soprattutto con chi rende tanto appetibile e prezioso un 9° posto in classifica generale, per mezzo degli sciagurati punteggi UCI.
Il lavoro di Cataldo, Vanotti e Zeits ha permesso al gruppo Froome di riportarsi a 2’40’’ circa dai battistrada, prima che, nell’ultima parte della seconda ascesa di giornata, l’Alto de Cotefablo, una violenta tirata di Adam Yates riportasse il margine addirittura sotto la soglia dei 2’.
L’inevitabile selezione prodotta dal forcing del britannico ha però quasi vanificato il guadagno, giacché, giunti in fondo alla discesa, gli inseguitori hanno dovuto attendere il rientro dei gregari in difficoltà, consentendo a Quintana e compagni di riportare il divario intorno ai 2’ e mezzo. Zeits e Luis Leon Sanchez hanno limato ancora una trentina di secondi, prima che la pedalabile salita finale raggiungesse le prime rampe degne di nota, consegnando definitivamente il testimone ai capitani.
In testa, dopo che il gruppetto aveva già perso per sfinimento Fernandez, Castroviejo, Trofimov e Moser, Quintana è stato costretto a prendere in mano la situazione in solitaria, senza più ricevere collaborazione nemmeno da Contador. Dietro, Froome ha invece cominciato a denunciare le proprie difficoltà, portandosi sì in testa, ma ad un’andatura non abbastanza alta da scoraggiare una serie di scatti, inaugurata da Valverde e proseguita, fra gli altri, da Chaves e Scarponi.
Uno dopo l’altro, i battistrada hanno iniziato a perdere la ruota di Quintana, incluso Contador, a 2 km circa dal termine. Il solo Brambilla ha tenuto, seguendo come un’ombra lo scatenato colombiano; e quando i due sono giunti sulla breve retta d’arrivo, dove le pendenze tornavano ad addolcirsi, era ormai chiaro che nulla avrebbe potuto levare al nativo di Bellano la soddisfazione del secondo successo stagionale in una grande corsa a tappe, dopo quella di Arezzo al Giro. Quintana ha tagliato il traguardo 3’’ più tardi, mentre Contador, esausto, ha chiuso a 34’’, dovendo subire il sorpasso di un grande Felline (3° a 25’’) e quelli di Elissonde (4° a 28’’ e sempre più saldamente leader della classifica degli scalatori) e De la Cruz (5° a 31’’).
Il primo dei non-fuggitivi è stato Esteban Chaves, 9° a 1’53’’, alla seconda prestazione convincente in fila. Uno Scarponi in netta ripresa rispetto a ieri è arrivato 6’’ dopo, contribuendo perlomeno a smorzare le polemiche sull’operato della sua formazione. Froome ha pagato alla fine 2’40’’, e il sogno di diventare il primo corridore dal 1998 a conquistare due Grandi Giri consecutivi sembra destinato a sfumare di nuovo.
La nuova generale vede infatti il britannico ancora secondo, ma con un passivo di 3’37’’ da Quintana, e con le sagome di Chaves e Contador che si avvicinano minacciose, distanti ora solo 20 e 25 secondi rispettivamente. L’unico altro pretendente al podio sembra poter essere Simon Yates, che pur pagando le fatiche di ieri e il lavoro di gregariato svolto oggi ha comunque chiuso poco dietro Froome, ed è 5° a 5’07’’.
Konig, brillantissimo ieri, è invece arrivato, in compagnia di altri 93 corridori, a 54 minuti dal vincitore, ossia 22 minuti oltre il tempo massimo. Per quanto la tappa sia stata indubbiamente tirata ed impegnativa, è chiaro che un distacco tanto colossale si può spiegare soltanto pensando che il gruppone, forte delle proprie dimensioni, se la sia presa comoda, conoscendo la riluttanza delle giurie ad estromettere simili moltitudini di corridori. E i ritardatari hanno ovviamente avuto ragione, ottenendo una clemenza non sempre riservata, invece, a chi manca di poco il taglio dopo aver fatto di tutto per salvarsi.

Matteo Novarini

CLASSIFICA DI TAPPA
1 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 2:54:30
2 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:00:03
3 Fabio Felline (Ita) Trek-Segafredo 0:00:25
4 Kenny Elissonde (Fra) FDJ 0:00:28
5 David De La Cruz (Spa) Etixx – Quick-Step 0:00:31
6 Alberto Contador (Spa) Tinkoff Team 0:00:34
7 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Drapac 0:00:53
8 Matvey Mamykin (Rus) Team Katusha 0:01:16
9 Esteban Chaves (Col) Orica-BikeExchange 0:01:53
10 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:01:59

CLASSIFICA GENERALE
1 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 61:36:07
2 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:03:37
3 Esteban Chaves (Col) Orica-BikeExchange 0:03:57
4 Alberto Contador (Spa) Tinkoff Team 0:04:02
5 Simon Yates (GBr) Orica-BikeExchange 0:05:07
6 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:06:12
7 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Drapac 0:06:43
8 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Drapac 0:07:17
9 David De La Cruz (Spa) Etixx – Quick-Step 0:07:23
10 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:07:39

Gianluca Brambilla batte tutti sul traguardo di Aramón Formigal (Tim De Waele/TDWSport.com)

Gianluca Brambilla batte tutti sul traguardo di Aramón Formigal (Tim De Waele/TDWSport.com)

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