TAPPA REGINA A GESINK; QUINTANA VS FROOME FINISCE IN PARITA’

settembre 3, 2016
Categoria: News

Sul Col d’Aubisque si impone il 30enne olandese, partito dopo una manciata di chilometri insieme ad altri 40 corridori. Regolati in volata Elissonde e Silin. Il primo degli uomini di classifica è Yates, quinto a 39’’, partito all’attacco sul Marie-Blanque. La maglia rossa rimane sulle spalle di Quintana, che non riesce però a staccare Froome, malgrado una raffica di attacchi sull’ascesa finale. Chaves e Konig approfittano del marcamento tra i due favoriti per avvicinarsi in classifica, salendo al terzo e al quinto posto rispettivamente. Crolla ed esce di classifica Valverde.

Dopo poco meno di 200 km e oltre 5000 metri di dislivello, la tappa regina della Vuelta 2016 ha incoronato Robert Gesink, al primo successo in carriera in una grande corsa a tappe, a dispetto dei cinque piazzamenti nella top 10 finale. Una vittoria sfiorata già ai Lagos de Covadonga, e che oggi, dopo oltre 160 km di fuga, sembrava sul punto di sfumare ancora, quando prima Kenny Elissonde e poi Egor Silin hanno rintuzzata l’attacco portato dall’olandese a 6 km e mezzo dal traguardo del Col d’Aubisque. Lo sprint non è propriamente il pezzo forte del repertorio di Gesink, che ha così saggiamente anticipato la volata lanciando una progressione ai 300 metri. I compagni d’avventura hanno ceduto uno dopo l’altro, e così l’eterna promessa del ciclismo orange ha spezzato un digiuno che durava dal 2013, quando si impose al Grand Prix de Québec.
Ci sono voluti una trentina di chilometri perché l’azione buona emergesse dalla prevedibile bagarre iniziale. Nell’andirivieni di scatti e controscatti, ad andarsene è stato un gruppo di 41 corridori, nel quale spiccava la presenza di tre uomini della Orica (Gerrans, Keukeleire e Nielsen) e soprattutto di altrettanti della Movistar: Fernandez, Rojas e Moreno. In particolare, l’inserimento di quest’ultimo, il meglio piazzato fra gli uomini di testa (12° a 5’38’’), era decisivo per scaricare l’onere del controllo della corsa sulle spalle del Team Sky, rappresentato invece dal solo Lopez Garcia.
Non appena il margine del battistrada ha superato i 4’, prima ancora di approcciare il Col d’Inharpu, prima ascesa di giornata, sono stati così Puccio, Golas e Knees a doversi incaricare di contenere il distacco, scandendo il passo (non proibitivo, ad onor del vero) per oltre metà percorso.
Il divario si è mantenuto tra i 4 e i 5 minuti salendo e scendendo prima dall’Inharpu e poi dal Soudet, prima di superare i 6’ ai piedi del Marie-Blanque, grazie all’azione decisa dei tre uomini Orica in testa. La Sky ha così dovuto chiamare in causa Boswell, il cui ritmo, benché più sostenuto rispetto a quello di chi lo aveva preceduto, non ha però impedito a Simon Yates, 7° stamane a 3’25’’, di infiammare la tappa.
Dopo un allungo preparatorio di Jack Haig, il britannico è infatti uscito dal gruppo all’inizio della sezione più impegnativa del Marie-Blanque, senza suscitare reazioni di sorta nel plotone, guadagnando con poche pedalate una ventina di secondi. Haig, non appena raggiunto, ha speso quel che rimaneva nel serbatoio per la causa del compagno, prima di farsi da parte a 1 km circa dalla vetta.
Mentre davanti la fuga si selezionava progressivamente, Yates andava a guadagnare un altro mezzo minuto circa negli ultimi scampoli di scalata. Giunto in cima, ormai con un minuto abbondante di margine sugli altri uomini di classifica, la magistrale strategia della Orica si completava, allorché il gemello di Adam si ricongiungeva con Keukeleire e Nielsen, e poco più tardi con Gerrans.
Nella discesa e nel successivo tratto di fondovalle, mentre il gruppo di testa si frazionava, il trenino verde e blu di Yates e compagni riusciva ad incrementare il margine fino a 1’ e mezzo, malgrado l’inseguimento in sinergia tra Movistar, Sky e Tinkoff, quest’ultima in difesa del piazzamento di Contador.
L’ultima salita ha visto un continuo rimescolamento di posizioni fra i battistrada, fino a quando Gesink, a 6 km e mezzo dal termine, è parso involarsi definitivamente. Elissonde e Silin, come si è detto, hanno invece provveduto a rendere incerta la lotta per la vittoria di tappa fino agli ultimi metri; senza nulla togliere al grande successo di Gesink, però, il clou della corsa si era spostato qualche centinaio di metri più in basso.
I colpi di scena – come è normale in tapponi vecchio stampo come quello odierno, che almeno per questo andrebbero preservati, a dispetto della tendenza ad accorciare le frazioni montane – sono iniziati prima ancora che nel gruppo dei migliori cominciassero gli scatti: Valverde ha improvvisamente perso contatto, provando a tener duro per qualche chilometro prima di cedere di schianto e pagare dieci minuti.
Il primo affondo da parte di uomo di classifica è arrivato ai -9, ed è stato direttamente Quintana a muoversi. Lo scatto, apparso più come un test che come un attacco convinto, è stato seguito da una lunga fase interlocutoria, della quale Samuel Sanchez ha approfittato per allungare, ignorato dagli altri big. La sortita dell’asturiano è durata 3 km circa, ossia finché Quintana ha attaccato una seconda volta, con ben altro piglio.
Il colombiano ha levato tutti di ruota, ed è rimasto solo per alcune centinaia di metri. Froome, dopo aver tentato di far chiudere il gap a Konig, è stato costretto ad agire in prima persona, portandosi dietro il solo Contador. Al ricompattamento fra i tre è seguita una nuova fase di stallo, della quale ha approfittato ancora Sanchez in un primo tempo, quindi anche i rientranti Chaves e Konig.
Ai -3 è stato Contador ad accelerare, ma il suo tentativo si sarebbe rivelato soltanto un ottimo assist per la nuova offensiva di Quintana. Il colombiano, seguito stavolta come un’ombra da Froome, ha passato di slancio il madrileno e ha tirato dritto; dopo aver rifiatato per qualche attimo, è partito di nuovo, e poi ancora. Froome, pur senza essere probabilmente quello del Tour, ha però dimostrato di non essere nemmeno quello dello scorso anno o del 2012, competitivo al vertice alla Vuelta solo per metà gara, e non ha più ceduto un metro al capoclassifica.
I 54’’ che separavano i duellanti alla partenza sono così rimasti invariati, mentre la classifica alle loro spalle è risultata rivoluzionata. Yates, che salendo con passo regolare ha conservato 1’08’’ sul duo anglo-colombiano, è salito al 4° posto, staccato di 2’17’’. Subito davanti e subito dietro si trovano Chaves, 3° a 2’01’’, e Konig, 5° a 2’38’’, che hanno beneficiato al massimo del marcamento tra Froome e Quintana. Contador scende al 6° posto (+3’28’’), cedendo altri 20’’ ai leader. Sanchez e Talansky risalgono tre posizioni, salendo in settima e ottava piazza, mentre Scarponi scende al nono posto di una top 10 chiusa da Moreno. Valverde, 19° ora ad oltre 10’, dovrà mettere da parte l’obiettivo dei tre piazzamenti nei 10 in altrettanti GT stagionali.

Matteo Novarini

CLASSIFICA DI TAPPA
1 Robert Gesink (Ned) Team LottoNl-Jumbo 5:43:24
2 Kenny Elissonde (Fra) FDJ 0:00:07
3 Egor Silin (Rus) Team Katusha 0:00:09
4 George Bennett (NZl) Team LottoNl-Jumbo 0:00:31
5 Simon Yates (GBr) Orica-BikeExchange 0:00:39
6 Haimar Zubeldia (Spa) Trek-Segafredo 0:00:49
7 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 0:01:11
8 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Drapac 0:01:14
9 Esteban Chaves (Col) Orica-BikeExchange
10 Leopold Konig (Cze) Team Sky 0:01:16
11 Pierre Rolland (Fra) Cannondale-Drapac 0:01:26
12 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:01:47
13 Christopher Froome (GBr) Team Sky
14 Lawrence Warbasse (USA) IAM Cycling 0:01:50
15 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
16 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:01:53
17 Romain Hardy (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:01:54
18 Daniel Moreno (Spa) Movistar Team 0:02:01
19 Alberto Contador (Spa) Tinkoff Team 0:02:07
20 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team 0:02:17
21 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Drapac 0:02:24
22 Sergio Pardilla (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:02:34
23 Pierre-Roger Latour (Fra) AG2R La Mondiale 0:02:50
24 Jean-Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:03:11
25 Peter Kennaugh (GBr) Team Sky 0:03:28
26 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:03:45
27 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:03:50
28 Luis Angel Mate (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:03:56
29 David De La Cruz (Spa) Etixx – Quick-Step 0:04:51
30 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team

CLASSIFICA GENERALE
1 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 58:41:40
2 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:00:54
3 Esteban Chaves (Col) Orica-BikeExchange 0:02:01
4 Simon Yates (GBr) Orica-BikeExchange 0:02:17
5 Leopold Konig (Cze) Team Sky 0:02:38
6 Alberto Contador (Spa) Tinkoff Team 0:03:28
7 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:03:59
8 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Drapac 0:04:30
9 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:05:37
10 Daniel Moreno (Spa) Movistar Team 0:05:52
11 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Drapac 0:06:21
12 George Bennett (NZl) Team LottoNl-Jumbo 0:06:37
13 Sergio Pardilla (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:06:42
14 David De La Cruz (Spa) Etixx – Quick-Step 0:06:49
15 Peter Kennaugh (GBr) Team Sky 0:08:11
16 Jean-Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:08:23
17 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team 0:08:52
18 Pierre-Roger Latour (Fra) AG2R La Mondiale 0:08:53
19 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:10:14
20 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:10:31
21 Egor Silin (Rus) Team Katusha 0:11:21
22 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:14:22
23 Darwin Atapuma (Col) BMC Racing Team 0:18:31
24 Kenny Elissonde (Fra) FDJ 0:19:26
25 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 0:20:00
26 Haimar Zubeldia (Spa) Trek-Segafredo 0:22:41
27 José Mendes (Por) Bora-Argon 18 0:23:06
28 Maxime Bouet (Fra) Etixx – Quick-Step 0:23:44
29 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 0:26:37
30 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 0:26:39

Robert Gesink esulta in cima allAubisque (foto Tim De Waele/TDWSport.com)

Robert Gesink esulta in cima all'Aubisque (foto Tim De Waele/TDWSport.com)

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