FINALMENTE QUINTANA

agosto 27, 2016
Categoria: News

Il colombiano ritrova il colpo di pedale dei giorni migliori sull’ascesa La Camperona, staccando tutti gli altri uomini di classifica e conquistando la vetta della generale, davanti a Valverde e Froome. Ottima difesa da parte di Contador, che cede 25’’ ed è il secondo dei favoriti al traguardo. Il successo di tappa va a Sergey Lagutin, che regola nelle ultime centinaia di metri gli altri superstiti della fuga della prima ora. Domani altro arrivo in salita, sull’Alto del Naranco.

Lo scatto atteso per tutto il Tour de France è finalmente arrivato, sia pure con un mese e mezzo di ritardo: a poco più di un chilometro dal traguardo di La Camperona, dopo aver lasciato sfogare Chris Froome, Nairo Quintana ha preso l’iniziativa; non con uno di quegli allunghi timidi prodotti in serie sul Mont Ventoux, con la testa già voltata all’indietro per controllare la posizione degli avversari, ma con un affondo deciso, col piglio di chi sa di avere una marcia in più e non ha bisogno di guardarsi attorno per rendersene conto. Froome, che per una volta ha sbagliato i conti e ha finito la benzina un chilometro troppo presto, non ha avuto la forza di replicare; tutti gli altri, già messi in croce dal forcing del keniano bianco, hanno potuto soltanto rimontare su quest’ultimo.
A conti fatti, l’azione di Quintana, ben preparata dalla Movistar con il lavoro del solito Ruben Fernandez, non ha prodotto distacchi clamorosi, come era inevitabile su un’ascesa che non permetteva alla bagarre di svilupparsi su più di 2 km e mezzo. In relazione alle caratteristiche della salita, però, i 25’’ rifilati a Contador, il più vicino degli avversari per la maglia rossa, possono essere considerati una chiara dimostrazione di superiorità.
Proprio l’ottima difesa del madrileno, in seria difficoltà lunedì scorso e reduce dalla caduta di ieri, è l’altra notizia di primo piano della giornata. I segnali incoraggianti, per la verità, erano iniziati già in mattinata, quando Contador, il cui rendimento è notoriamente proporzionale al livello di lamentele per eventuali acciacchi, ha dichiarato di avere passato una notte di sofferenza e di temere in seguito al capitombolo anche conseguenze muscolari, oltre alle evidenti sbucciature. Il campione di Pinto è stato il più pronto a rispondere a Froome, quando, dopo il classico inizio di scalata in sordina, con gli occhi incollati al display sul manubrio, il trionfatore del Tour è rientrato sugli altri big ed è passato all’attacco. Più di una volta lo spagnolo si è scottato tentando di resistere alle progressioni violentissime del britannico; ma le cattive abitudini, come insegna Mick Jagger, sono dure a morire, e Contador ci è cascato di nuovo, incollandosi alla ruota del rivale per una trentina di secondi prima di crollare di schianto, subendo anche il rientro da dietro di Chaves, Valverde e Pardilla.
Sembrava il prologo ad un altro schiaffo, ed invece il già tre volte vincitore della Vuelta (in altrettante partecipazioni) ha saputo reagire nei tremendi 500 metri finali, ristaccando il terzetto riportatosi su di lui e saltando anche un Froome in chiaro affanno.
Il distacco in classifica da Quintana, nuova maglia rossa, non è trascurabile (1’39’’), ma la tendenza sembra essere quella di una graduale crescita di condizione, e i tanti (anche troppi) arrivi in salita ancora in programma lasciano spazio più che sufficiente per pensare ad una rimonta.
Fra i due, nella nuova graduatoria generale, si collocano Valverde (+19’’), che con il suo secondo posto mette la Movistar in una situazione di pieno controllo della gara, ma che sta disputando il terzo GT ad alto livello della stagione; Froome (+27’’), che sembra però confermare le difficoltà a riproporsi al massimo nel secondo Grande Giro consecutivo; Chaves (+57’’), forse il più deludente quest’oggi, quando si presentava al via con i favori dei pronostici di molti; Konig (+1’16’’), la cui permanenza nei quartieri alti terminerà con ogni probabilità non appena Froome necessiterà del suo sacrificio; Atapuma (+1’36’’), in netto ritardo oggi e destinato a scivolare ben presto fuori dai 10. Non sembra dunque troppo ardito ipotizzare che il duello Quintana-Contador possa trasformarsi nel leitmotiv della Vuelta 2016.
A nessuno sarà sfuggito che non si è fatta sin qui menzione della vittoria di tappa; e l’ovvia ragione è che, come è ormai tradizione, anche oggi i grandi della classifica hanno scelto di disinteressarsene del tutto, permettendo alla fuga della prima ora (comprendente Waeytens, Serry, Domont, Lagutin, Restrepo, Smukulis, Van Rensburg, Cattaneo, Chetout, Thwaites e Quéméneur) di presentarsi a 35 km dal traguardo con un vantaggio superiore ai 10’. Malgrado le pendenze folli della salita conclusiva, il successo parziale è dunque diventato una questione fra i battistrada, malgrado un tardivo e non troppo deciso tentativo di recupero della BMC.
Il primo ad evadere dal drappello di testa, alle prime avvisaglie di salita, è stato Waeytens, riacciuffato pochi chilometri più avanti da Smukulis e Restrepo. Quest’ultimo ha insistito in solitaria, pagando però lo sforzo non appena si sono presentate le pendenze più aspre.
Serry, Lagutin e Domont sono passati in testa sotto il triangolo rosso dell’ultimo chilometro, incalzati però da Quéméneur e, poco più indietro, da Cattaneo. Lo stesso Quéméneur è partito non appena accodatosi, senza riuscire però a levarsi di ruota Domont e Lagutin. Ed è stato proprio quest’ultimo a risolvere la questione a proprio favore con un’accelerazione perentoria a 200 metri dalla conclusione, andando a precedere sul traguardo i due francesi e un buon Mattia Cattaneo.
La Vuelta ripartirà domani da Cistierna, per una frazione di media montagna che si concluderà ai 585 metri dell’Alto del Naranco, sopra Oviedo. L’ascesa finale, molto meno estrema rispetto a quelle predilette dalle ultime edizioni della Vuelta, potrebbe tuttavia istigare ad una corsa un po’ meno conservativa, soprattutto da parte delle tante squadre con ancora più di un corridore in classifica.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO
1 Sergey Lagutin (Rus) Team Katusha 4:09:30
2 Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:10
3 Perrig Quemeneur (Fra) Direct Energie 0:00:17
4 Mattia Cattaneo (Ita) Lampre – Merida 0:00:24
5 Pieter Serry (Bel) Etixx – Quick-Step 0:00:40
6 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 0:00:55
7 Scott Thwaites (GBr) Bora-Argon 18 0:01:11
8 Gatis Smukulis (Lat) Astana Pro Team 0:01:30
9 Jhonatan Restrepo (Col) Team Katusha
10 Loïc Chetout (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:01:44
11 Zico Waeytens (Bel) Team Giant-Alpecin 0:02:38
12 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:04:41
13 Alberto Contador (Spa) Tinkoff Team 0:05:06

CLASSIFICA GENERALE
1 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 29:55:54
2 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:00:19
3 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:00:27
4 Esteban Chaves (Col) Orica-BikeExchange 0:00:57
5 Leopold Konig (Cze) Team Sky 0:01:16
6 Alberto Contador (Spa) Tinkoff Team 0:01:39
7 Daniel Moreno (Spa) Movistar Team 0:01:44
8 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 0:01:46
9 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
10 Simon Yates (GBr) Orica-BikeExchange 0:01:47

Quintana allattacco sulla tremenda Camperona (foto EFE)

Quintana all'attacco sulla tremenda Camperona (foto EFE)

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