IL TOUR NON SI ACCENDE NEMMENO AD ANDORRA

luglio 10, 2016
Categoria: News

Il tappone pirenaico è andato a Tom Dumoulin, in fuga dal Port de la Bonaigua, davanti ai compagni di fuga Rui Costa e Majka. Tra gli uomini di classifica, l’azione si è concentrata perlopiù nella prima salita, quando Contador è partito all’attacco, seguito da Valverde. Neutralizzati i due spagnoli, il Team Sky ha di nuovo controllato facilmente la corsa, mai impensierito da un Quintana mai uscito dalla scia della maglia gialla. Male Aru, che ha limitato i danni solo grazie ad un eccellente Nibali.

Dopo oltre una settimana di attesa, la nona tappa del Tour de France ha finalmente regalato un’ora di corsa avvincente fra gli uomini di classifica. Sfortunatamente, si è trattato della prima, coincisa con parte della salita e la discesa del Port de la Bonaigua, prima delle cinque ascese in programma. Il merito, come quasi sempre è avvenuto alla Grande Boucle negli ultimi anni, è stato di Alberto Contador, che a dispetto degli acciacchi è partito all’attacco a 174 km dal traguardo, pilotato da Robert Kiserlovski fuori da un gruppo dal quale si erano già sganciati altri 44 elementi. Nella scia del madrileno si sono portati Henao, ovviamente non intenzionato a fornire collaborazione, e Valverde, che potendo contare su Anacona, Herrada e i due Izagirre, già in fuga, ha deciso di contribuire all’azione del connazionale.
Henao ha ben presto ricevuto dall’ammiraglia l’ordine di rialzarsi, mentre Valverde e Contador, già orfano di un Kiserlovski in condizione deficitaria, ma comunque forte di Majka e Sagan nel gruppone di testa, andavano a ricongiungersi con la coda di quest’ultimo. Il gruppo pagava a quel punto una cinquantina di secondi, ed era trainato da un Team Sky in apparenza non troppo smanioso di ricucire, ma comunque già privo di elementi importanti come Landa, rimasto attardato.
La prospettiva di una giornata campale, ipotizzabile dopo un simile avvio, ha però cominciato a sfumare poco più tardi, quando, sull’accelerazione impressa in testa dagli uomini della Movistar, Contador ha perso le ruote degli altri battistrada. Visibilmente sofferente in volto, il fuoriclasse di Pinto è stato in breve riassorbito dal plotone, rischiando di perdere contatto già sulle ultime rampe della salita.
Valverde e compagni hanno provato ad alimentare il tentativo, arrivando ad acquisire un vantaggio di oltre 2 minuti in fondo alla discesa, ma la Sky, lucida nell’attendere il rientro da dietro degli elementi staccati, inclusi passisti formidabili come Stannard e Kiryenka, ha rapidamente dimezzato il divario, favorita dalla collaborazione quasi inesistente trovata dalla Movistar. Valverde si è così lasciato sfilare, rientrando nei ranghi, e gli uomini rimasti in avanscoperta (Anacona, Herrada, Rosa, L. L. Sanchez, Majka, Sagan, Vuillermoz, Bennett, Frank, Clement, Coppel, Berhane, Dumoulin, Pinot, Rui Costa, Grmay, De Gendt, Gallopin, Edet e Navarro) hanno così ottenuto il via libera.
Il vantaggio dei battistrada è salito fino a sfondare la barriera dei 10 minuti, mentre, in coda al gruppo, si chiudeva mestamente il Tour di Contador, salito in ammiraglia poco prima di metà percorso. Più tardi si sarebbe appreso che lo spagnolo è partito oggi con qualche linea di febbre, andata a sommarsi ai postumi delle cadute delle prime due tappe.
Nulla ha quindi scosso la corsa fino al Col de Beixalis, quando il drappello di testa ha iniziato a perdere pezzi. In gruppo, invece, nessuno ha osato scalfire la tranquillità del trenino nero della Sky, pilotato ad un’andatura piuttosto placida da Mikel Landa.
La lotta per la vittoria di tappa si è risolta di fatto nel tratto di falsopiano ascendente che precedeva la scalata verso Arcalis, quando in una girandola di scatti e controscatti si è sganciato dai compagni d’avventura Tom Dumoulin. L’olandese si è presentato ai piedi dell’ultima asperità con un vantaggio ancora contenuto, intorno ai 40’’, ma ha trovato davanti a sé pendenze non eccessive e costanti, ideali per le sue caratteristiche, e ha avuto modo di salire come predilige, assestandosi sul suo passo, mentre dietro infuriava la bagarre. Rui Costa è riuscito ad andarsene a due riprese, venendo nella seconda occasione raggiunto dal solo Majka, sbarazzatosi da ultimo di Thibaut Pinot. Nemmeno l’inferiorità numerica ha però frenato Dumoulin, rifattosi dell’amara uscita di scena del Giro e dalla prematura uscita di classifica al Tour con questo assolo, conclusosi mentre sulla corsa si abbatteva una pioggia torrenziale.
Nel mentre, la corazzata Sky iniziava finalmente a perdere pezzi, fino a quando, intorno a metà salita, è stato proprio l’ultimo vagone del treno, Henao, a portare il primo scatto. Daniel Martin ha chiuso ed è ripartito, prima che Richie Porte si producesse in una rarissima offensiva. Per vedere un attacco davvero convinto, però, si è dovuto attendere l’affondo di Chris Froome, al quale soltanto Nairo Quintana ha replicato con prontezza. Porte ha ricucito in un secondo momento, prima che una fase di stallo portasse ad un nuovo ricompattamento.
Il susseguirsi di scatti più o meno decisi ha via via selezionato i cinque uomini più forti di giornata: gli attesi Froome e Quintana, il sempre imprevedibile Porte e i sorprendenti Daniel Martin e Adam Yates. L’irlandese, nell’ultimo chilometro, ha sofferto, ma nessuno ha voluto approfittarne.
Il quintetto è giunto a 6’35’’ dal vincitore (Martin e Porte hanno accusato 2’’ nei metri finali), con Quintana sempre impegnato a studiare a fondo i dettagli della ruota posteriore di Froome. Il colombiano, che lo scorso anno perse un Tour alla sua portata aspettando l’ultimo giorno utile per attaccare a fondo, sembra aver deciso di sfidare la sorte e di replicare la stessa condotta di gara. La seconda settimana, con la prima cronometro e una tappa del Ventoux analoga a quella in cui tre anni fa Froome tramortì gli avversari, rischia di presentargli un salato e meritatissimo conto.
La scarsa intraprendenza degli uomini di classifica, ed in particolare dello scalatore più atteso, è stata una manna per un Fabio Aru in enorme difficoltà già alle prime accelerazioni. Buon per il sardo che ad assisterlo ci fosse un Vincenzo Nibali improvvisamente risorto, che lo ha aiutato a contenere il distacco a 1’ esatto dalla maglia gialla, dando anzi l’impressione di potersi potenzialmente mantenere anche ben più avanti in classifica. Segnali incoraggianti, dunque, per l’avventura olimpica della nazionale di Davide Cassani, che dovrebbe ruotare intorno al siciliano, ma che difficilmente consoleranno la Astana per l’inopinata défaillance del suo leader.
Il Tour si presenta così al primo giorno di riposo, in programma per domani, con una classifica ancora cortissima, in cui il 13° (proprio Aru) è separato dalla maglia gialla – ovviamente sempre sulle spalle di Froome – da 1’23’’ appena. Nel mezzo Yates, Martin, Quintana, Rodriguez, Bardet, Mollema, Henao, Meintjes, Valverde, Van Garderen e Kreuziger, sulla carta tutti perfettamente in corsa per qualsiasi obiettivo. Malgrado l’attendismo generale abbia appiattito i valori, però, il Tour ha già trovato due chiari favoriti. Quintana, negli ultimi due giorni, è parso a chi scrive il più convincente in salita; ma è Froome, tra i due, a possedere l’attitudine normalmente necessaria per vestire di giallo a Parigi.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO
1 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Alpecin 5:16:24
2 Rui Costa (Por) Lampre – Merida 0:00:38
3 Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team
4 Daniel Navarro (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:01:39
5 Winner Anacona (Col) Movistar Team 0:01:57
6 Thibaut Pinot (Fra) FDJ 0:02:30
7 George Bennett (NZl) Team LottoNl-Jumbo 0:02:48
8 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team 0:02:52
9 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:03:44
10 Adam Yates (GBr) Orica-BikeExchange 0:06:35
11 Christopher Froome (GBr) Team Sky
12 Nairo Quintana (Col) Movistar Team
13 Richie Porte (Aus) BMC Racing Team 0:06:37
14 Daniel Martin (Irl) Etixx – Quick-Step
15 Jesus Herrada (Spa) Movistar Team
16 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:06:56
17 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
18 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
19 Louis Meintjes (RSA) Lampre – Merida
20 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha
21 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:07:13
22 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff Team 0:07:17
23 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
24 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale
25 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:07:24
26 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:07:35
27 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
28 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin
29 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data 0:08:27
30 Frank Schleck (Lux) Trek-Segafredo 0:08:41

CLASSIFICA GENERALE
1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 44:36:03
2 Adam Yates (GBr) Orica-BikeExchange 0:00:16
3 Daniel Martin (Irl) Etixx – Quick-Step 0:00:19
4 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:00:23
5 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:00:37
6 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:44
7 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
8 Sergio Henao (Col) Team Sky
9 Louis Meintjes (RSA) Lampre – Merida 0:00:55
10 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:01:01
11 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
12 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff Team 0:01:16
13 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:01:23
14 Richie Porte (Aus) BMC Racing Team 0:02:10
15 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:02:51
16 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:03:20
17 Pierre Rolland (Fra) Cannondale-Drapac 0:04:01
18 Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ 0:05:22
19 Wilco Kelderman (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:05:28
20 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Team Katusha 0:05:33
21 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:07:30
22 Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Argon 18 0:08:48
23 Frank Schleck (Lux) Trek-Segafredo 0:11:20
24 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:12:00
25 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:12:13
26 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:15:30
27 Thibaut Pinot (Fra) FDJ 0:15:39
28 Eduardo Sepulveda (Arg) Fortuneo – Vital Concept 0:16:57
29 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:19:44
30 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:20:50

Tom Dumoulin giunge in solitaria sul traguardo di Arcalis (foto Getty Images Sport)

Tom Dumoulin giunge in solitaria sul traguardo di Arcalis (foto Getty Images Sport)

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