LA PERFEZIONE DELL’INGEGNERE

aprile 28, 2010
Categoria: News

L’ingegner Pinotti si aggiudica il prologo di apertura del Tour de Romandie precedendo la rivelazione Sagan di appena 1”, Rooy e Rogers, primo dei grandi nomi, di 3”. Tutti gli altri parecchio indietro consderata la lunghezza della corsa, ancora male Basso che non ritrova la gamba a cronometro.

Foto copertina: la grinta di Pinotti nell’affrontare il prologo di Porrentruy (foto Keystone)

Quando la gare sono di appena 4 km ogni errore rischia di diventare un ostacolo insormontabile. Se aggiungiamo poi che l’elenco partenti presenta diversa corridori in lizza per la prima maglia di leader l’unico modo per aggiudicarsi una gara rischia di essere una corsa perfetta.

E come ogni ingegnere che si rispetti il nostro Pinotti ha inscenato una gara senza sbavature, una precisione impreziosita da quel distacco di appena 92 centesimi. A piazzarsi alle spalle del campione italiano è lo slovacco della Liquigas Sagan, ormai non più nuovo a questi piazzamenti di spessore che, però, sorprendono sempre di più vista la grande competitività che distingue il corridore in maglia verde fin da inizio stagione.

Niente da fare per il resto della ciurma guidata da Rooy e Rogers insieme a 3” e che, tutto sommato. salvano la baracca. Un po’ più deludenti i risultati di Kreuziger (6”), Valverde (7”), Menchov e Karpets (10”), mentre, per continuare su termini marinareschi, a naufragare in quel di Porrentruy è Ivan Basso che ogni giorno di più dimostra di non riuscire a ritrovare quella gamba e quella condizione che lo rendevano uno dei migliori contro tempo nel periodo pre-squalifica: il corridore varesino colleziona ben 16” di ritardo in appena 4 km. E’ un’enormità prendere 4” al km se vuoi competere con i migliori.

Il campione italiano contro il tempo corona così un periodo abbastanza felice per lui dopo i risultati ottenuti alla Vuelta al Pais Vasco, ma soprattutto corona un periodo di di cinque anni in cui, a fronte di ottimi risultati ottenuti all’interno della penisola, corrispondevano piazzamenti meno importanti all’estero.

Il corridore di Lovere si candida così per un piazzamento sul podio (risultato già ottenuto col terzo posto del 2008) con un pensierino rivolto alla vittoria finale non così impossibile come l’albo d’oro lo farebbe apparire. Alla fine della corsa manca ancora una cronometro di media lunghezza abbastanza favorevole all’ingegnere italiano che potrebbe guadagnare ulteriori secondi sui big da poter gestire in quelle poche tappe davvero impegnative presenti lungo il percorso, considerando anche che molti dei nomi importanti non vorranno spremersi a tutta per puntare di più sul Giro d’Italia che inizia fra meno di un mese, mentre il campione italiano non disdegnerebbe per nulla un prestigiosissimo primo posto in terra elvetica anche a discapito di una vittoria di tappa in terra italica.

Andrea Mastrangelo

Pinotti in giallo: è italiano il primo leader del Tour de Romandie 2010 (foto AFP)

Pinotti in giallo: è italiano il primo leader del Tour de Romandie 2010 (foto AFP)

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