BARDET CI PROVA, NIBALI C’È. BOASSON HAGEN CENTRA IL BIS

febbraio 20, 2016
Categoria: News

Come previsto Romain Bardet ha tentato di annullare i 15 secondi che lo separano in classifica generale da Vincenzo Nibali dopo l’arrivo in salita di ieri. L’affondo è arrivato puntuale sull’ultima ascesa verso il Gran Premio della Montagna di Bousher Al Amerat, ma Nibali non ha mostrato il minimo segno di cedimento e non ha vuto alcuna difficoltà nel far capire a Bardet che oggi non sarebbe stato possibile distanziarlo. Dopo il ricongiugimento generale in discesa, è ancora Boasson Hagen, in ottimo stato di forma, a conquistare allo sprint la vittoria di tappa

Dopo la tappa di ieri, il quadro emerso non lasciava adito a dubbi. Nibali e Bardet sono gli uomini più in forma in questo momento, con il siciliano che è apparso comunque nettamente superiore al francese. Ieri, quando il corridore transalpino ha allungato, Nibali non ha avuto alcuna difficoltà nel rispondere subito, mentre, quando ha accelerato il siciliano, Bardet ha dovuto mollare il colpo ipso facto. Tuttavia, nonostante tale evidenza, alla partenza della tappa di oggi erano solo 15 i secondi che separavno i due avversari in classifica generale. Era, quindi, più che scontato che, nonostante la superiorità di Nibali al momento attuale, Bardet avrebbe provato a sorprenderlo, magari sperando anche in un pizzico di fortuna.
Bardet in effetti ci ha provato e bisogna dargli merito per aver comunque tentato di attaccare la maglia rossa, ma la reazione di Nibali ha messo subito le cose in chiaro in quanto lo “Squalo” ha risposto con una brillantezza che non ha lasciato adito a dubbi.
Una volta ristabilite le gerarchie e terminata la bagarre, il ricongiungimento generale ha portato ad un arrivo allo sprint che l’ottimo Boasson Hagen, in stato di forma ottimale, è riuscito ad aggiudicarsi, bissando così il successo già ottenuto nella seconda tappa.
Anche oggi i tentativi di fuga sono cominciati subito dopo la partenza ma, a differenza di ieri, il primo tentativo è stato quello che ha poi caratterizzato gran parte della corsa. Si sono mossi subito Hugo Houle (Ag2r La Mondiale), Jacques Janse Van Rensburg (Dimension Data) e Pieter Weening (Team Roompot – Oranje Peloton), mentre il gruppo, condotto dagli uomini del leader, ha mantenuto una andatura regolare che ha consentito ai battistrada di raggiungere un vantaggio attorno ai 6 primi. La situazione è cambiata quando in testa al gruppo si sono portati gli uomini della Lampre che hanno iniziato a far salire l’andatura gradualmente, permettendo al gruppo di riavvicinarsi progressivamente ai battistrada. Il cambio di andatura, però, non è tale da provocare un riavvicinamento rapido e così i fuggitivi, all’attacco della prima ascesa al GPM di Bousher Al Amerat, da scalare tre volte, avevano ancora un discreto margine da amministrare. Riprova del fatto che il ritmo degli uomini in avanscoperta fosse buono la offrirà Houle, il quale non riesce a stare con i proprio compagni di fuga ed è costretto a staccarsi. Il canadese, tuttavia, non vuole rialzarsi e prosegue in solitaria con il proprio passo finchè, durante la seconda ascesa non viene raggiunto e staccato da Bob Jungels (Etixx – QuickStep) e Daniel Oss (BMC), nel frettampo evasi dal gruppo. Il plotone comunque ha progressivamente alzato i ritmi, tanto che l’azione di Jungels ed Oss non sortisce gli effetti sperati ed al comando rimangono solo i due fuggitivi della prima ora. Sull’ultima ascesa verso il Bousher Al Amerat scoppia la bagarre tra i big, con Bardet che prova un allungo deciso senza però riuscire a soprendere neppure per un secondo un attento Vincenzo Nibali, che salta sulla ruota del transalpino con una facilità disarmante, portandosi dietro George Bennett (LottoNL – Jumbo), mentre il vantaggio dei due al comando continua a scendere inesorabilmente. Anche Greg Van Avermaet (BMC) e Daniel Martin (Etixx – QuickStep) provano a lanciarsi all’attacco senza successo, mentre è nel corso della discesa che si infrangono definitivamente i sogni della coppia di testa, raggiunta da un gruppo che, nel frattempo, si andava ricompattando, dopo che il tentativo di Bardet lo aveva un po’ sfilacciato.
Giusto il tempo di riorganizzare le idee ed è già il momento di lanciare la volata che Boasson Hagen riesce a conquistare senza nemmeno troppe difficoltà, mettendosi dietro Va Avermant ed un ottimo Marco Canola. Anche il quarto ed il quinto posto sono andati all’Italia con Simone Ponzi e Gianluca Brambilla.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Edvald Boasson Hagen (Not) Dimension Data 3:05:32
2 Greg van Avermaet (Bel) BMC
3 Marco Canola (Ita) UnitedHealthcare
4 Simone Ponzi (Ita) CCC Sprandi
5 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx-QuickStep
6 Gerald Ciolek (Ger) Stölting Service Group
7 Sven Erik Bystrom (Nor) Katusha
8 Adam Phelan (Aus) Drapac Professional Cycling
9 Marco Marcato (Ita) Wanty-Groupe Gobert
10 Nathan Haas (Aus) Dimension Data

CLASSIFICA GENERALE

1 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 19:24:07
2 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:15
3 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:00:24
4 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Alpecin 0:00:40
5 Rui Costa (Por) Lampre – Merida 0:00:54
6 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data 0:01:06
7 Brendan Canty (Aus) Drapac Professional Cycling 0:01:31
8 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:01:38
9 Merhawi Kudus (Eri) Dimension Data 0:01:41
10 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 0:01:59

Norvegia ancora sugli scudi nelle corse dArabia: ora arriva il bis di Boasson Hagen sulle strade dellOman (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Norvegia ancora sugli scudi nelle corse d'Arabia: ora arriva il bis di Boasson Hagen sulle strade dellOman (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

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