TRA VENTO, VOLATE E CADUTE LA SPUNTA KRISTOFF

febbraio 9, 2016
Categoria: News

Nella seconda tappa del Tour of Qatar, uno sprint convulso, tra vento e cadute, premia la potenza di Alexander Kristoff (Team Katusha) che resiste al ritorno di Mark Cavendish (Team Dimension Data) ed ottiene così la prima vittoria stagionale. Il britannico resta in maglia oro davanti al norvegese ma domani la cronometro al Lusail potrebbe apportare qualche cambiamento in classifica generale.

Le fasi iniziali della seconda tappa del Tour of Qatar 2016 – un circuito di 135 km con ripetuti passaggi sulle strade che a ottobre ospiteranno i mondiali di ciclismo – erano caratterizzate da una serrata lotta per portare via la fuga di giornata. In quattro riuscivano ad evadere dal gruppo dopo circa una decina di chilometri. Erano Lieuwe Westra (Team Astana), Preben Van Hecke (Topsport Vlaanderen – Baloise), Gedminas Bagdonas (AG2R La Mondiale) e Brian Van Goethem (Roompot Oranje Peloton). Il gruppo inizialmente lasciava fare e dopo circa 25 km dalla partenza il vantaggio della fuga era di circa un minuto e mezzo. In testa al gruppo inseguitore si alternavano uomini della Tinkoff, della Dimension Data e della Katusha per impedire alla fuga di avvantaggiarsi troppo, anche perché il solito vento dal deserto rappresentava una concreta minaccia all’inseguimento. Il gruppo piombava sulla fuga poco prima del passaggio al primo sprint intermedio, i cui abbuoni temporali facevano gola ai velocisti. Kristoff (Team Katusha) batteva così Edvald Boasson Hagen (Team Dimension Data) e Viacheslav Kuznetsov (Team Katusha) mentre non partecipava allo sprint Mark Cavendish, rimasto attardato nelle retrovie. Sull’abbrivio del primo traguardo volante si formava in testa un gruppo di una ventina di ciclisti, che comprendeva tutti gli uomini di classifica eccetto Cavendish. In particolare nel gruppo di testa Sam Bennett (Bora Argon) poteva contare sulla presenza di quattro compagni di squadra che, infatti, si alternavano davanti insieme agli uomini Katusha e BMC per mantenere un’andatura costante. A circa 70 km dall’arrivo, all’entrata nel circuito mondiale di Doha da percorrere quattro volte, il vantaggio del gruppo di testa su quello della maglia oro era di 50 secondi. Tra i palazzoni della capitale del Qatar il vento era meno fastidioso, ma il numero delle rotonde e degli spartitraffico era sensibilmente aumentato. A meno 62 km dall’arrivo il gruppo inseguitore riprendeva quello di testa, anche se poco prima avevano tentato l’assolo il campione belga Van Hecke insieme a Mike Teunissen (Lotto NL Jumbo) e Gatis Smukulis (Team Astana). Ai meno 50 la testa della corsa, dalla quale si era staccato Teunissen, manteneva una trentina di secondi di vantaggio sul gruppo principale. Team Dimension Data e Team Katusha conducevano l’inseguimento, anche in vista del secondo traguardo intermedio. Ai meno 35 il duo di testa aveva un vantaggio di 55 secondi sul gruppo. Il secondo sprint intermedio era appannaggio di Van Hecke su Smukulis mentre in terza posizione si posizionava Edvald Boasson Hagen. Il gruppo procedeva nell’inseguimento della coppia al comando e riusciva ad annullare la fuga ai meno 18, dopo un disperato tentativo di Smukulis che provava l’azione personale lasciandosi alle spalle il compagno Van Hecke. La Katusha al gran completo manteneva un’andatura molto sostenuta e trainava il capitano Krisoff, desideroso di un’immediata rivincita su Cavendish. La volata generale trovava un imprevisto ostacolo a circa 500 m dal traguardo, quando uno spartitraffico non correttamente segnalato veniva preso in pieno da una decina di ciclisti nel gruppo lanciato, provocando un’inevitabile caduta in cui veniva coinvolto anche Andrea Guardini (Team Astana), ieri terzo. La volata dei superstiti era lanciata da Kristoff che, nonostante il vento in faccia, resisteva al ritorno di Cavendish e otteneva la prima vittoria stagionale. Al terzo posto si classificava il belga Roy Jans (Wanty Groupe Gobert). Greg Van Avermaet (Team BMC) chiudeva al quarto posto mentre Andrea Palini (Team Skydive Dubai) era sesto dietro Edvald Boasson Hagen (Team Dimension Data) e primo degli italiani. In classifica generale Cavendish è sempre primo ma con soli 5 secondi di vantaggio su Kristoff mentre Sacha Modolo è terzo a 14 secondi. Domani la terza tappa prevede una cronometro individuale di 11 km all’esterno del circuito motoristico del Lusail, alle porte di Doha. Saranno chiamati all’appello i cronoman del gruppo, anche se anche alcuni velocisti potranno dire la loro, a maggior ragione se si considera la lotta per la classifica generale, che a nostro avviso non dovrebbe essere stravolta completamente nelle prime posizioni.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha 3:11:26
2 Mark Cavendish (GBr) Dimension Data
3 Roy Jans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
4 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
5 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data
6 Andrea Palini (Ita) Skydive Dubai
7 Sacha Modolo (Ita) Lampre – Merida
8 Andre Looij (Ned) Roompot – Oranje Peloton
9 Tomasz Kiendys (Pol) CCC Sprandi Polkowice
10 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Team Katusha

CLASSIFICA GENERALE

1 Mark Cavendish (GBr) Dimension Data 6:39:51
2 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha 0:00:05
3 Sacha Modolo (Ita) Lampre – Merida 0:00:14
4 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data 0:00:18
5 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Team Katusha
6 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:00:20
7 Arnaud Gerard (Fra) Funvic-Vital Concept 0:00:21
8 Sven Erik Bystr¿m (Nor) Team Katusha
9 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team
10 Michael Schar (Swi) BMC Racing Team

La volata a ranghi ridotti, causa caduta, che ha deciso la seconda tappa del Tour of Qatar (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

La volata a ranghi ridotti, causa caduta, che ha deciso la seconda tappa del Tour of Qatar (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

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