CLASSE 1971 SUL TRAGUARDO DI LISSONE

settembre 17, 2015
Categoria: News

Davide Rebellin ha vinto a 44 anni suonati l’edizione 2015 della Coppa Agostoni, classica che apre il trittico Lombardo. Il corridore della CCC Sprandi ha battuto in volata Vincenzo Nibali che si era fatto promotore di un tentativo da lontano, dopo aver fatto lavorare la squadra per riprendere la fuga iniziale. Il veronese non ha perso la ruota del siciliano né sulla salita, né quando lo “Squalo” ha tentato un attacco ai – 3 ed è riuscito poi a batterlo in volata.

Il nome di Davide Rebellin ricorda sempre i tempi di Pantani e di Tonkov, i ragazzacci del 70. Rebellin è solo di un anno più giovane, è professionista dal 92 e, dopo ventitrè anni di attività agonistica impreziosita da prestigiose vittorie, ha ancora voglia di combattere in testa alla corsa. Oggi è stato straordinario per come ha interpretato la corsa: con l’esperienza del vecchio del gruppo, ma con la voglia e la grinta di un giovanissimo.
Nibali, che pure ha voglia di riscatto dopo la squalifica alla Vuelta, non ha potuto nulla contro il coriaceo quarantaquattrenne sempreverde.
La corsa è partita dalla Villa Reale di Monza e subito c’è stata bagarre per portare via alla fuga. Il tentativo riesce dopo circa 20 Km di allunghi a Gianfranco Zilioli (Androni – Sidermec), Lukas Postlberger (Bora – Argon 18), Miguel Benito (Caja Rural – Seguros RGA), Mattia Pozzo (NIPPO – Vini Fantini), Davide Ballerini (Unieuro Willier – Trevigiani) e Giacomo Tomio (Roth – Skoda), quasi subito raggiunti da Stefan Schumacher (CCC Sprandi Polkowice) e Rafael Andriato (Southeast). Anche Felix Baron Castillo (Colombia) e Michele Gazzara (MG.KVis – Vega) tentano di agganciare la fuga, ma non riescono ad accordarsi e spendono inutilmente preziose energie. Postelberg, finito a terra insieme ad altri tre compagni di fuga nella prima discesa da Lissolo, accusa un problema meccanico, perde le ruote dei battistrada e a quel punto si rialza, lasciandosi riassorbire dal gruppo tirato dall’Astana di Nibali.
La squadra del campione d’Italia inizia ad alzare i ritmi quando il vantaggio dei fuggitivi comincia ad assumere proporzioni non gradite; così, quando il gap arriva a 5 minuti, l’accelerazione in testa al gruppo provoca il rapido sgretolarsi del tesoretto temporale accumulato dai fuggitivi, fino alla definitiva capitolazione del tentativo. Proprio in concomitanza con il riassorbimento dell’ultimo strenuo resistente, Zilioli, Vincenzo Nibali e Michele Scarponi lanciano insieme l’attacco seguiti prontamente da Davide Rebellin. In prima battuta Marco Tizza (Team Idea) e Gianni Moscon (Nazionale Italiana) provano senza successo a riportarsi sugli attaccanti, tentativo che riesce ad Mauro Finetto (Southeast) ed Enrico Gasparotto (Wanty – Groupe Gobert), ma anche il loro momento dura poco dato che, sulla seconda salita a Lissolo, sono costretti ad alzare bandiera bianca.
Terminate le salite il gruppo inizia a rimontare, ma in realtà un vero scossone arriva ai – 15, con la Lampre che si porta in testa a tirare. Forse è un po’ troppo tardi perchè, quando ormai il gruppo vede gli attaccanti, questi ultimi aumentano a loro volta il ritmo, riuscendo a conservare un seppur esiguo margine di vantaggio. Ai meno tre, Nibali prova il colpo da finisseur, ma la sua azione provoca solo il distacco del compagno di squadra Scarponi che poteva essere utile in una volata, mentre Rebellin resta incollato alla ruota del siciliano, riuscendo a batterlo in volata.
Finalmente un’edizione emozionante e combattuta per una prestigiosa corsa che negli ultimi anni aveva mostrato segni di declino

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Davide Rebellin (Ita) CCC Sprandi Polkowice 5:04:28
2 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
3 Niccolò Bonifazio (Ita) Lampre – Merida
4 Giacomo Nizzolo (Ita) Nazionale Italiana
5 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani – Csf
6 Andrea Pasqualon (Ita) Roth – Skoda
7 Simone Ponzi (Ita) Southeast
8 Maciej Paterski (Pol) CCC Sprandi Polkowice
9 Enrico Gasparotto (Ita) Wanty – Groupe Gobert
10 Antonino Parrinello (Ita) D’Amico Bottecchia
11 Marco Marcato (Ita) Wanty – Groupe Gobert
12 Marco Tizza (Ita) Team Idea 2010 ASD
13 Serge Pauwels (Bel) MTN – Qhubeka
14 Sergey Nikolaev (Rus) Rusvelo
15 Marco Tecchio (Ita) Unieuro Wilier
16 Daniel Martinez (Col) Colombia
17 Simone Petilli (Ita) Unieuro Wilier
18 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli – Sidermec
19 Gregor Muhlberger (Aut) Bora – Argon 18
20 Mauro Finetto (Ita) Southeast
21 Ghebremedhin Kudus (Eri) MTN – Qhubeka
22 Luca Chirico (Ita) Bardiani – Csf
23 Ildar Arslanov (Rus) Rusvelo
24 Jonathan Hivert (Fra) Bretagne – Seche Environnement
25 Antonio Molina (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
26 Leonardo Basso (Ita) Nazionale Italiana
27 Emanuel Buchmann (Ger) Bora – Argon 18
28 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli – Sidermec
29 Edward Ravasi (Ita) Lampre – Merida
30 Matteo Busato (Ita) Southeast 0:00:07
31 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:00:09
32 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani – Csf 0:00:21
33 Gianni Moscon (Ita) Nazionale Italiana 0:00:34
34 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team

A 44 anni suonati Rebellin vince una delle più prestigiose semiclassiche del calendario italiano, la Coppa Agostoni (foto Bettini)

A 44 anni suonati Rebellin vince una delle più prestigiose semiclassiche del calendario italiano, la Coppa Agostoni (foto Bettini)

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