SOTRES: ARU CONTRO IL MURO. CHILOMETRO (QUASI) ROSSO PER PURITO

settembre 7, 2015
Categoria: News

Ancora una volta l’azione si riduce a pochi minuti sull’erta finale, unica significativa di tutta la tappa. I distacchi risicati in classifica generale, però, fan sobbalzare per qualunque piccolo ribaltamento o scossone.

Un chilometro. A tanto si riduce la quindicesima tappa della Vuelta. E dire che la salita conclusiva, unica seria asperità di giornata, presentava rampe impegnative per più tratti della sua dozzina di chilometri complessivi. Attendismi e timori, però, la fan da padrone, e così si arriva tutti assieme, o quasi, in “zona Purito”: il re del chilometro verticale, proiettato in pieno nel suo territorio, è semplicemente perfetto e lascia agli altri le briciole. Briciole come il misero secondo grazie a cui Aru difende la maglia rossa di leader: e, cinicamente, Purito sottolinea come, per un secondo, rinuncia volentieri alle responsabilità implicate dalla maglia. Tanto i conti si fanno a Madrid.
La fuga del giorno parte faticosamente, e non riceve mai un vero via libera: la Movistar manterrà il guinzaglio ben teso, facendo presagire ambizioni dei propri alfieri. Nota di merito per l’ultimo superstite dell’evasione, Haimar Zubeldia: noto per strappare ottime classifiche generali al Tour senza mai farsi vedere, navigando sotto il pelo dell’acqua in scia al gruppetto dei migliori o poco dietro, oggi invece si ritaglia un ruolo di protagonista, una giornata in prima fila.
Zubeldia è un onestissimo scalatore ma oggi l’abbiamo visto reduce da una giornata al vento (la fuga era ridotta, giusto un pugno di atleti), oltretutto con nelle gambe le fatiche richieste dal farla partire, quella benedetta fuga: il distacco tra lui e il gruppo è un ottimo termometro del ritmo di gara.
Ecco dunque che possiamo asserire senza tema di smentita che quando l’Astana subentra alla Movistar in corrispondenza delle prime rampe dell’Alto de Sotres, a una dozzina di km dalla meta, il passo non si fa propriamente vertiginoso. Il buon Zubeldia ha un minutino di capitale, e sul minuto si resta per un bel pezzo. I kazaki patiscono chiaramente un deficit di truppe: Sánchez dovrà lavorare nei 5 km di falsopiani e mangia-e-bevi che dividono in due blocchi separati l’ascesa, Landa non ha intenzione di fare la pedina tattica, Rosa è destinato alla scrematura decisiva, è chiaro che col solo Cataldo non si può pigiare troppo sull’acceleratore, stante che né Zeits né Vanotti hanno grande propensione per la salita.
Visto l’andazzo, e visto che Dumoulin staziona stabilmente a fondo gruppo, Quintana prova l’allungo a oltre 10 km dalla conclusione: un test, più che altro, un suggerimento arguto ad eventuali altri capitani coraggiosi, non certo una vera missione solitaria (se non come kamikaze o testa di ponte): eccessivo lo svantaggio di un singolo contro il gruppo nel lungo tratto “di transizione”, se dietro rimangono uomini importanti con interesse a far lavorare la squadra. L’Astana, comunque, non lascia il minimo spazio, marcando subito il colombiano a uomo con Luis León Sánchez, e alzando pure leggermente il ritmo del gruppo con Cataldo.
Raggiunta la sezione pedalabile, la situazione si protrae identica, con Sánchez che, forse provato dalla marcatura su Quintana, scandisce una marcia sostenuta ma non soffocante; ed è di nuovo la Movistar a manifestare la propria preoccupazione (che Dumoulin non ceda) e le proprie speranze (che Aru non sia in gran giornata), stavolta non con l’azione diretta di un capitano ma chiedendo a Visconti di tirare il collo al gruppo dei migliori. Il siciliano esegue alla grandissima, con una bella prova di forza che mette in fila per uno quel che resta del peloton – invero almeno una trentina di atleti. Adesso sì che la crisi investe il piccolo fondo di Zubeldia, una vera e propria emorragia di secondi. Dumoulin, che contava di risalire il gruppo in questa fase, si trova spiazzato, e la scalata verso la testa della corsa somiglia sempre di più ad un’arrampicata su un muro ghiacciato o a una nuotata controcorrente. Quando Visconti è esausto siamo in vista dell’inasprimento finale, ed entra in campo Rosa.
L’accelerazione del piemontese è di quelle che fanno male, e poco dopo aver passato il cartello dei – 3km, Dumoulin molla il colpo. Zubeldia è ormai nel mirino, e a breve verrà saltato.
Quello dell’olandese, tuttavia, non è un crac secco: Dumoulin dimostra ancora una volta il proprio sangue freddo e la capacità da vero cronoman di salire forte e regolare del suo passo. Il percorso l’aiuta, dato che sui muri non si può nemmeno dire che stando a ruota dei migliori si risparmi chissà che cosa. La mossa è anzi, chissà se volontariamente, foriera di un eccellente sviluppo tattico per il coriaceo Tom: davanti scema l’ansia di dover sganciare l’olandese, si dà per assodato che ormai sia fuori dai radar e dai giochi (quante volte abbiamo visto fare questo errore con Froome?), cosicché la velocità crolla bruscamente, lasciando spazio a un gioco di attese, di sguardi, di cincischiamenti in attesa che qualcun altro si esponga per primo in modo da saltargli a ruota e fiocinarlo. Più che alla classifica generale, si pensa alla tappa. E Tom si avvicina…
C’è un timido tentativo di Nieve, un fitto parlottio tra Quintana e Valverde, un Aru assai legnoso (si sa che il sardo non è intollerante solo al glutine ma anche alle pendenze oltre il 10-12%, almeno fino a questo punto della sua carriera professionistica). Null’altro. Incredibilmente, è Majka, nemmeno uno dei primissimi in classifica, a rendersi conto per primo della minaccia implicita in questa situazione, con lo spazio per infliggere distacchi al cronoman olandese di attimo in attimo più risicato: il polacco piazza un gregario in testa al gruppetto perché, quantomeno, non si finisca tutti in surplace!
Ma quando il contakm segna la fatidica distanza dei -1100m all’arrivo, scatta l’ora del Purito. Joaquim Rodríguez apre il gas, e con un’infinita progressione in piedi sui pedali trasforma in voragini quei drittoni al 20%. Quintana prova a tenerlo, ma è un’illusione di breve durata. Aru si contorce penzolando ora da un lato ora dall’altro della bici, la bocca trasformata in una sorta di buco nero a caccia di ossigeno, e sembra poter mantenere un distacco limitato. Con lui c’è Majka. Solo un chilometro, è vero, ma un chilometro che non finisce mai. In questo chilometro c’è il sogno rosso di Purito mentre segna rosso profondo il bilancio energetico di tutti gli avversari.
Aru paga carissimo il supplizio di Tantalo impostogli dallo scalatore catalano: sembra lì a pochi metri, quasi potresti toccare la sua ruota posteriore, e quando, di rado, lo vedi sedersi, credi che con uno scatto più a fondo potresti agguantarlo. Ma non c’è verso: Purito si rialza e di nuovo le distanze si dilatano. In vista del traguardo Aru si pianta decisamente: Majka è anch’egli in seria difficoltà ma mantiene la seconda piazza, mentre il sardo viene passato da Dani Moreno e Quintana in rapida rimonta. Invece alle sue spalle, ma di un nonnulla, incombe l’ombra di Landa (nullo il lavoro odierno per il team, speriamo che almeno tra domani e la tappa di Madrid il basco si distolga dalla sua ira funesta e conceda un ultimo sprazzo di professionalità al team).
Mezzo minuto in più su Dumoulin per Fabio Aru, che mantiene la tabella di marcia se domani, come auspicabile, potrà mettere tra sé e l’olandese almeno un minuto intero, alla luce della maggior durezza della tappa che coronerà il trittico cantabro-asturiano. Ma avere Joaquim Rodríguez a un solo secondo non è rassicurante, anche perché l’arrivo di domani parla ancora di muri vertiginosi. Sarà il caso di indirizzare altrimenti la corsa prima, se Aru ha ambizioni di vittoria finale, per bagnare le polveri al sigaro esplosivo: in caso contrario, potrebbe di nuovo scoccare l’ora di Purito.
Certo, può essere di conforto all’italiano la peculiare abilità del suo avversario nel perdere Giro e Vuelta per manciate di secondi o per episodi piu unici che rari (e non parliamo del Mondiale)… un motivo però che, sotto sotto, ci spingerebbe a tifare per Joaquim, che non avrà molte altre occasioni in carriera.
Domani sarà anche da capire come si muoverà la Movistar: alla maniera del Tour, tutelando ancora una volta Valverde, oppure supportando una possibile azione ad ampio raggio di Quintana? Tra i favoriti Nairo è il più attardato, colpito da un virus febbrile e stomacale che solo l’altroieri l’ha spinto molto vicino al piede a terra e al ritiro, in una tappa peraltro piuttosto facile. C’è però da dire che, ora che sta un po’ meglio, si dell’unico, tra gli uomini di classifica rimasti in gara, con una certa conduetudine per le mosse da lontano, quelle che possono ribaltare il tavolo.

Gabriele Bugada

ORDINE D’ARRIVO

1 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha 4:33:31
2 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:00:12
3 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:00:14
4 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team 0:00:15
5 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
6 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:00:18
7 Jhoan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge 0:00:20
8 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:00:24
9 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:00:29
10 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:41
11 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka
12 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Alpecin 0:00:51
13 Bart De Clercq (Bel) Lotto Soudal 0:01:04
14 Kenny Elissonde (Fra) FDJ.fr 0:01:15
15 Fabrice Jeandesboz (Fra) Team Europcar 0:01:22
16 Sergio Luis Henao Montoya (Col) Team Sky 0:01:31
17 Ian Boswell (USA) Team Sky 0:01:36
18 Andre Fernando S. Martins Cardoso (Por) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
19 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 0:01:56
20 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:02:01
21 Alex Cano Ardila (Col) Colombia 0:02:16
22 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo 0:02:18
23 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:02:36
24 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:02:47
25 Stéphane Rossetto (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:02:49
26 Carlos Verona Quintanilla (Spa) Etixx – Quick-Step 0:03:08
27 Jesper Hansen (Den) Tinkoff-Saxo 0:03:28
28 Angel Madrazo Ruiz (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:03:39
29 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:03:41
30 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team 0:04:05
31 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team
32 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 0:04:15
33 Rodolfo Andres Torres Agudelo (Col) Colombia 0:05:26
34 Lawrence Warbasse (USA) IAM Cycling
35 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:05:54
36 Maxime Bouet (Fra) Etixx – Quick-Step
37 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
38 Ricardo Vilela (Por) Caja Rural-Seguros RGA 0:06:39
39 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 0:06:50
40 Luis Leon Sanchez Gil (Spa) Astana Pro Team 0:06:55
41 Nelson Filipe Santos Simoes Oliveira (Por) Lampre-Merida 0:07:06
42 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits
43 Lawson Craddock (USA) Team Giant-Alpecin 0:07:39
44 Dominique Rollin (Can) Cofidis, Solutions Credits 0:08:46
45 Natnael Berhane (Eri) MTN – Qhubeka 0:08:49
46 Tiago Machado (Por) Team Katusha 0:10:31
47 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha
48 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
49 Ramirez Chacon Brayan Stiven (Col) Colombia 0:10:52
50 José Gonçalves (Por) Caja Rural-Seguros RGA 0:10:55

CLASSIFICA GENERALE

1 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 61:53:56
2 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha 0:00:01
3 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:01:24
4 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Alpecin 0:01:25
5 Jhoan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge 0:01:34
6 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:02:08
7 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:02:19
8 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:02:25
9 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team 0:03:00
10 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 0:05:07
11 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:05:50
12 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:06:00
13 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 0:06:10
14 Fabrice Jeandesboz (Fra) Team Europcar 0:09:18
15 Kenny Elissonde (Fra) FDJ.fr 0:09:48
16 Bart De Clercq (Bel) Lotto Soudal 0:11:52
17 Andre Fernando S. Martins Cardoso (Por) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:13:03
18 Stéphane Rossetto (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:14:40
19 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:16:57
20 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:23:28
21 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 0:24:22
22 Sergio Luis Henao Montoya (Col) Team Sky 0:24:42
23 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:26:50
24 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team 0:27:15
25 Maxime Bouet (Fra) Etixx – Quick-Step 0:29:28
26 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:29:59
27 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 0:34:11
28 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:35:16
29 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:39:17
30 Nelson Filipe Santos Simoes Oliveira (Por) Lampre-Merida 0:40:14
31 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:40:22
32 Luis Leon Sanchez Gil (Spa) Astana Pro Team 0:42:19
33 Rodolfo Andres Torres Agudelo (Col) Colombia 0:43:58
34 Lawson Craddock (USA) Team Giant-Alpecin 0:58:07
35 George Bennett (NZl) Team LottoNL-Jumbo 0:58:28
36 Carlos Verona Quintanilla (Spa) Etixx – Quick-Step 1:00:31
37 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo 1:00:48
38 José Gonçalves (Por) Caja Rural-Seguros RGA 1:00:57
39 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 1:01:52
40 Jerome Coppel (Fra) IAM Cycling 1:02:21
41 Ricardo Vilela (Por) Caja Rural-Seguros RGA 1:05:18
42 Riccardo Zoidl (Aut) Trek Factory Racing 1:10:42
43 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 1:11:55
44 Tiago Machado (Por) Team Katusha 1:13:21
45 Jesper Hansen (Den) Tinkoff-Saxo 1:13:58
46 Lawrence Warbasse (USA) IAM Cycling 1:14:23
47 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha 1:14:35
48 Jose Joaquin Rojas Gil (Spa) Movistar Team 1:15:07
49 Joseph Lloyd Dombrowski (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 1:16:50
50 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Soudal 1:17:15

Purito a pochi passi dal successo sul traguardo di Sotres (Getty Images Sport)

''Purito'' a pochi passi dal successo sul traguardo di Sotres (Getty Images Sport)

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