FESTA ASTANA AD ANDORRA: TAPPA A LANDA, ROJA AD ARU
Il secondo e il terzo del Giro d’Italia tornano protagonisti nella tappa regina della Vuelta: il basco si impone a Cortals d’Encamp al termine di una lunghissima fuga, il sardo stacca tutti gli uomini di classifica sulla salita finale e si issa in vetta alla generale. Distacchi pesantissimi per Froome e Quintana. La nuova generale vede Aru in testa con 27’’ su Rodriguez e 30’’ su Dumoulin, ancora pienamente in corsa.
Malgrado oltre 90 km di andatura quasi cicloturistica, il temuto tappone andorrano ha assolto il suo compito: la classifica generale, ancora cortissima alla partenza, ha finalmente assunto una fisionomia chiara, e Tom Dumoulin si è finalmente mostrato umano, pur limitando abbastanza i danni da continuare a spaventare in vista della cronometro di Burgos. Ai 2100 metri di Cortals d’Encamp, l’olandese si è visto sfilare per la seconda volta la maglia rossa, questa volta per mano di Fabio Aru. Per la sesta volta negli ultimi due anni, tra Giro e Vuelta, il sardo ha saputo staccare nel finale tutti gli uomini di classifica; e se nelle precedenti occasioni c’era sempre stato chi aveva ipotizzato (a volte a ragione) che a favorirlo fosse stato il marcamento tra gli altri favoriti, questa volta nessuno potrà negare che si sia tratto di una mera questione di gambe.
Sarebbe stata per Aru la terza vittoria in carriera alla Vuelta, non fosse stato per Mikel Landa, compagno di squadra mandato in avanscoperta forse con funzione di testa di ponte, ma capace di resistere al ritorno del capitano sull’ascesa finale, unico fra i diciannove coraggiosi della prima ora (con lui Fraile, Sicard, Oliveira, Atapuma, Coppel, Poljanski, Moreno, Montaguti, Boswell, Losada, Plaza, Howson, Hardy, Verona, Erviti, Bennett, Gonçalves e Cherel). Quando il capitano è rimasto solo, a 6 km dall’arrivo, la logica di squadra avrebbe voluto uno stop all’azione del basco, ma è plausibile che, dopo il precedente del Giro d’Italia, in ammiraglia sia mancato il coraggio di imporre di nuovo un simile ordine di scuderia.
Le intenzioni bellicose della formazione kazaka sono risultate evidenti sin dalle battute iniziali, quando sulla Collada de Beixalis, prima delle sei asperità in programma, un trenino azzurro ha scremato il gruppo ad una quarantina di unità , forse istigato anche dalla notizia della caduta di Chris Froome dopo pochi chilometri. Dopo il rientro del britannico, sulle prime rampe del Coll d’Ordino, la Astana ha tuttavia ceduto il comando delle operazioni al Team Sky, che per due colli e mezzo si è accontentata del passo imposto da Christian Knees.
Si è dovuta attendere la metà della quarta e più dura ascesa, il Coll de la Gallina, perché a qualcuno sorgesse il dubbio che l’andatura eccessivamente conservativa del trenino nero servisse a mascherare le difficoltà del leader; e quando gli Astana sono tornati a dettare il ritmo, sono bastate quattro pedalate al traino di Dario Cataldo perché il re del Tour si arrendesse.
Sbarazzatisi del pericolo britannico, gli uomini di Aru non si sono fermati, insistendo con un ritmo che ha scremato a sole diciotto unità un gruppo pressoché intatto appena pochi chilometri prima. Il primo attacco eccellente, però, è arrivato soltanto nella successiva discesa, quando a muoversi sono stati Valverde e Rodriguez, che questa tappa l’ha sostanzialmente disegnata, in compagnia di Dani Moreno. I tre sono stati attesi da Losada ed Erviti, ancora poco più avanti, ma ancora l’infaticabile Cataldo ha provveduto a riportare sotto Aru ai piedi dell’Alto de la Comella, penultima scalata. Dumoulin, Chaves, Pozzovivo e Nieve, rimasti ancora più indietro in discesa, hanno invece dovuto penare qualche chilometro in più, completando il ricongiungimento soltanto dopo metà salita.
Mentre Froome pagava ormai cinque minuti, una quindicina di corridori si sono così ritrovati insieme ai piedi della salita finale, staccati di due minuti circa da Landa, sbarazzatosi dei compagni di viaggio sulle prime rampe. Più o meno nello stesso punto si è mosso allora Aru, il cui primo affondo è già servito a mettere a nudo le prevedibili difficoltà di Dumoulin e Chaves, 1° e 3° della generale, quelle meno preventivate di Valverde, e quelle del tutto inattese di Nairo Quintana. I soli Moreno e Rodriguez hanno retto l’urto, approfittando per qualche centinaio di metri del traino del sardo, prima che Purito spedisse il suo uomo di fiducia a scandire il passo.
Mentre riprendeva fiato alle spalle dei due spagnoli, Aru ha così avuto modo di perdere non il margine acquisito nei confronti dei più immediati inseguitori, in breve ridottisi ai soli Majka e Nieve, capaci di staccare a loro volta Valverde prima e Quintana poi, risucchiati dal gruppo maglia rossa. A 6 km circa dal termine, quindi, è stata la volta del secondo ed ultimo scatto, sapientemente perso dalla solita regia spagnola: il duo Katusha non ha saputo replicare, senza poi riuscire a riacciuffare la sagoma azzurra se non dopo il traguardo.
Il divario tra Landa e Aru è andato via via assottigliandosi, ma mai in misura tale da far pensare ad un ricongiungimento, preso atto che il basco non aveva alcuna intenzione di attendere il capitano. Sul traguardo, il gap si è assestato a 1’22’’: appena una quarantina di secondi in meno rispetto ad inizio salita, a testimonianza della giornata di grazia di Landa.
Mentre Aru allungava sugli inseguitori e saltava via via gli altri superstiti della fuga, il solo timore era che Purito, che meglio di tutti conosce i colli andorrani, stesse tenendo per il finale qualche cartuccia: ipotesi apparsa sempre meno plausibile con il passare dei chilometri, e definitivamente fugata dalla difficoltà di Rodriguez nel tenere la ruota del compagno all’ultimo chilometro. Moreno è così andato a cogliere il quarto posto – alle spalle anche dell’ottimo Boswell, altro fuggitivo -, a 1’57’’ dal vincitore, con Purito quinto a 1’59’’. Majka e Nieve sono quasi tornati sulla coppia nel finale, chiudendo a 2’10’’. Dumoulin, ancora una volta abile a non cadere nella tentazione di rispondere agli scatti più secchi, ha contenuto il passivo al di là di ogni possibile previsione pre-Vuelta, tagliando il traguardo a 2’59’’, preceduto da Chaves, ma davanti di pochi secondi a Valverde (3’04’’). Per Quintana, invece, è arrivata la più inopinata delle crisi: 4’19’’ il suo ritardo, al termine della frazione che sulla carta doveva essere più di ogni altra cucita sulle sue caratteristiche.
Dopo aver provato – sia pur per un solo giorno – l’ebbrezza della maglia rosa, Aru può ora assaporare anche quella della roja, alla luce di una generale che lo vede ora leader con 27’’ su Purito e 30’’ su Dumoulin. Majka è quarto a 1’28’’, davanti a Chaves ad un solo secondo. Seguono Valverde (1’52’’), Moreno (1’54’’) e Nieve (1’58’’), mentre per trovare finalmente Quintana bisogna scendere fino al 9° posto e ai suoi 3’04’’ di distacco. Volendo concedere al colombiano ancora qualche chance, la rosa dei pretendenti al podio si ferma qui, visto che il 10°, Meintjes è già ad oltre quattro minuti, a sua volta con un primo di margine su Pozzovivo, 11°. Froome, giunto a 8’41’’ da Landa, è ora 16°, a 7’30’’.
A guastare una giornata nel complesso spettacolare, sia pur solo per l’ultima ora e mezzo, ha provveduto la notizia dell’ennesimo incidente fra moto e corridore. Il malcapitato è stato questa volta Sergio Paulinho, il cui incontro troppo ravvicinato con una moto della TVE si è risolto in 17 punti di sutura, con annessa visita in ospedale, oltre all’inevitabile ritiro. Oleg Tinkov, di suo poco incline alla pacatezza e molto portato ai cinguettii polemici (durante la tappa aveva già punzecchiato più volte Froome e il Team Sky), nonché già scottato dal caso Sagan e in perenne contenzioso con Aso per la questione dei diritti televisivi, ha prontamente minacciato il ritiro in blocco della squadra dalla Vuelta e il boicottaggio di tutte le gare ASO (tra cui il Tour). Resteranno probabilmente sparate senza seguito, ma Mauro Vegni potrebbe aver già drizzato le orecchie.
Matteo Novarini
ORDINE D’ARRIVO
1 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 4:34:54
2 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:01:22
3 Ian Boswell (USA) Team Sky 0:01:40
4 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:01:57
5 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:01:59
6 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:02:10
7 Mikel Nieve (Spa) Team Sky
8 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge 0:02:59
9 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Alpecin
10 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team 0:03:02
11 Nelson Oliveira (Por) Lampre-Merida 0:03:04
12 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
13 Rodolfo Torres (Col) Colombia 0:04:19
14 Nairo Quintana (Col) Movistar Team
15 Joseph Lloyd Dombrowski (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
16 Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team
17 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka
18 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:04:25
19 Fabrice Jeandesboz (Fra) Team Europcar 0:04:32
20 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 0:05:25
21 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:05:56
22 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:06:40
23 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:07:18
24 Stéphane Rossetto (Fra) Cofidis, Solutions Credits
25 Kenny Elissonde (Fra) FDJ.fr
26 Bart De Clercq (Bel) Lotto Soudal 0:07:51
27 David Arroyo (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:07:58
28 Larry Warbasse (USA) IAM Cycling
29 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:08:03
30 Andre Cardoso (Por) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:08:05
31 Angel Madrazo Ruiz (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:08:27
32 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:08:41
33 Yohan Bagot (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:09:18
34 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo 0:09:23
35 Daniel Navarro (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:09:26
36 Maxime Bouet (Fra) Etixx – Quick-Step
37 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:09:32
38 Jay McCarthy (Aus) Tinkoff-Saxo 0:10:24
39 Ricardo Vilela (Por) Caja Rural-Seguros RGA 0:11:29
40 Arnaud Courteille (Fra) FDJ.fr 0:11:55
41 Jerome Coppel (Fra) IAM Cycling
42 Alex Cano (Col) Colombia 0:12:07
43 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 0:12:09
44 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team
45 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:13:11
46 Benjamin King (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:13:22
47 George Bennett (NZl) Team LottoNL-Jumbo
48 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 0:13:41
49 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal 0:13:57
50 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky 0:14:17
CLASSIFICA GENERALE
1 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 43:12:19
2 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:00:27
3 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Alpecin 0:00:30
4 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:01:28
5 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge 0:01:29
6 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:01:52
7 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:01:54
8 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:01:58
9 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:03:07
10 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 0:04:15
11 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:05:19
12 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:06:41
13 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 0:06:42
14 Fabrice Jeandesboz (Fra) Team Europcar 0:07:29
15 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:07:30
16 Bart De Clercq (Bel) Lotto Soudal 0:09:50
17 Andre Cardoso (Por) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:10:19
18 Stéphane Rossetto (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:10:49
19 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:11:07
20 Kenny Elissonde (Fra) FDJ.fr 0:11:34
21 Daniel Navarro (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:12:04
22 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 0:13:03
23 David Arroyo (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:15:56
24 Maxime Bouet (Fra) Etixx – Quick-Step 0:20:44
25 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:22:07
26 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team 0:22:08
27 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:23:47
28 George Bennett (NZl) Team LottoNL-Jumbo 0:25:05
29 Sergio Luis Henao (Col) Team Sky 0:25:51
30 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:26:10
31 Haimar Zubeldia (Spa) Trek Factory Racing 0:27:28
32 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 0:28:28
33 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:28:58
34 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team 0:29:37
35 Rodolfo Torres (Col) Colombia 0:32:55
36 José Gonçalves (Por) Caja Rural-Seguros RGA 0:33:21
37 Nelson Oliveira (Por) Lampre-Merida 0:33:24
38 Jerome Coppel (Fra) IAM Cycling 0:36:30
39 Riccardo Zoidl (Aut) Trek Factory Racing 0:39:06
40 Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team 0:46:22
41 Lawson Craddock (USA) Team Giant-Alpecin 0:49:27
42 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:51:28
43 Ricardo Vilela (Por) Caja Rural-Seguros RGA 0:52:26
44 Joseph Lloyd Dombrowski (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:54:44
45 Tiago Machado (Por) Team Katusha 0:56:48
46 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo 0:58:19
47 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 1:01:10
48 Larry Warbasse (USA) IAM Cycling 1:01:50
49 Ruben Plaza Molina (Spa) Lampre-Merida 1:03:42
50 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 1:04:03

Mikel Landa completa la sua impresa (foto Tim de Waele/TDWSport.com)