IMBOSCATA ALLA ALPUJARRA: SCAMPA LA FUGA, ARU ALLUNGA

agosto 29, 2015
Categoria: News

Tappa prototipo di questa Vuelta dal percorso scipito: una lunga peregrinazione fino all’isolata salita finale, dove un’alternanza di ritmo e stasi mantiene il gruppo corposo fino all’ultimo paio di chilometri. La notizia del giorno è il cedimento di Froome.

C’è un corridore allampanato, abile scalatore anche se soggetto a qualche battuta a vuoto quando il gioco si fa duro, con un’accelerazione bruciante che nel breve apre varchi e manda in fuorigiri chi prova a tenergli la ruota. Un corridore che dà il meglio di sé quando le tappe si concretizzano in una singola salita finale, preferibilmente di una buona lunghezza e impegno ma, se possibile, senza rampe eccessivamente impervie – diciamo intorno al 7-8%. Pericolosissimo anche su salite più brevi, intorno ai 5 km complessivi, ma viceversa ancora incerto nei tapponi, in special modo quando il ritmo si alza prima della salita finale. Un corridore che in genere ama il caldo e che ha un feeling particolare, come prevedibile per quanto detto fin qui, con la Vuelta a España.
Si direbbe l’identikit di Chris Froome – con qualche strategica omissione, ovviamente – però è di Fabio Aru che stiamo parlando. Certamente le differenze tra i due sono notevoli, a cominciare dal palmarés e continuando poi con lo stile di pedalata quasi agli antipodi, benché nell’uno e nell’altro caso esso sia peculiare, molto personale, e, diciamo così, non certo all’insegna della compostezza (il fuorisella del sardo, comunque, rimane decisamente più bello a vedersi che le frullate albioniche). Aru, poi, non è un gran cronoman, anche se lo scorso inverno ha fatto dei passi avanti, ma ha il suo forte nel recupero quando si raschia il fondo della terza settimana: il viceversa vale per Froome, almeno nel suo stato ottimale (la Vuelta 2014 vissuta in crescendo si spiega soprattutto con un inizio della competizione a corto di forma).
Alcuni fra i pochi spunti della tappa odierna ce li offrono loro due, Fabio e Froome, entrambi attesi, visto il tracciato, a una prova della verità che offrisse una stima del punto di rodaggio dei rispettivi motori. La differenza che li separerà è di una trentina di secondi, con il gruppetto dei migliori di mezzo: il giovane sardo è colui che anticipa i rivali, mentre l’inglese è costretto ad arrancare. Tutto però si svolge in uno scenario ristretto e affollato, con oltre trenta corridori che arrivano assieme all’ultimo paio di km di gara.
L’emozione maggiore, oggi, è forse quella legata alla fuga: già, perché se nel gruppo la situazione appare a lungo congelata, in testa alla corsa, invece, l’ultima salita si traduce in una vera e propria lotta all’arma bianca, a suon di attacchi e contrattacchi. I cinque uomini che avevano preso un vantaggio abbastanza abnorme di oltre dieci minuti erano Lindeman del Team Lotto olandese, Txurruka al suo ultimo anno in Caja Rural, Cousin dell’Europcar (qui è proprio il team ad essere a fine corsa), il bielorusso Koshevoy della Lampre e Quintero, del Team Colombia. Il colombiano sarà il primo a cedere, il bielorusso il primo ad attaccare. Txurruka è il favorito, Cousin l’uomo più in palla. La lotta sembra doversi ridurre a loro due, ma la responsabilità affossa Txurruka, costretto a chiudere sul primo rush del corridore bielorusso, il quale, ben lungi dallo scoppiare, si dimostra molto più tenace di quanto non ci si potesse aspettare, pur tra smorfie indicibili. Mentre il basco scivola irrimediabilmente indietro, provato dalla fatica di tener cucito il drappello, un terzo incomodo, dapprima staccato, compare dando di spalle e stantuffando: è l’olandese che, sornione, va ad affiancare l’irruento bielorusso e il cocciuto francese. La girandola di allunghi e inseguimenti si arena verso l’ultimo km, quando con la stanchezza che ormai sgocciola perfino dalle orecchie, i tre zigzagano stremati: Cousin sta per cozzare con Koshevoy, perde l’equilibrio, casca: nonostante a tutta prima si pensi a un contatto con una moto, il transalpino confesserà a fine gara di aver fatto tutto da solo. Lindeman coglie l’attimo e vola alla meta, mentre la tensione sale per un distacco sempre più ridotto dal gruppo dei migliori: Aru riuscirà addirittura ad entrare terzo al traguardo, con tanto di abbuono, mangiandosi tutti i coraggiosi di giornata tranne, appunto, l’olandese e Koshevoy.
Vittoria preziosissima per il Team Jumbo – Lotto NL che, alle prese con un budget ridotto, stenta a raggranellare successi nel World Tour, a dispetto delle splendide Bianchi che hanno in dotazione.
Il distacco tra gruppo e fuga è un ottimo metro per valutare l’andamento di questa tappa: sonnolentissimo in una prima fase, a riprova, forse, di una forma non eccelsa di Froome, che è solito usare la tanta pianura di queste tappe tagliate a sua misura per cuocere a fuoco Sky gli avversari pesi piuma. Quando la fuga ha accumulato un margine faraonico, sono gli Astana ad attivarsi, dando prova di buone sensazioni nel seno del team. In vista della salita sarà infine la Movistar a prendere le redini della corsa, imponendo un ritmo martellante che fa temere un replay de La Pierre-Sant-Martin. Adesso sì che il distacco dei fuggitivi precipita, mentre gli Sky provano a mettere il naso fuori per pura pretattica o onor di firma. Una svolta importante si ha dopo la prima fase di ascesa, quando i Movistar sono ridotti ai due capitani scortati da Visconti: è Valverde a comandare platealmente una sosta, proprio in vista del lungo falsopiano che divide in due capitoli separati la salita finale. I fuggitivi riprendono fiato e probabilmente anche quegli uomini di classifica che cominciavano a notare il mal di gambe. Avremmo visto un arrivo quasi in volata – per la gioia dello stesso Valverde, magari – se non fosse stata ancora l’Astana a innestare una rinnovata progressione, con Luis León Sanchez prima, poi con Cataldo e infine con l’ottimo Rosa. Il blocco “del Giro” si dimostra ben più affidabile e affiatato che non quello affibbiato a Nibali per il Tour (Taaramae si è già venduto ad altri lidi, per fare un esempio!). La certezza di arrivare, per la fuga, traballa di nuovo, e alla fine, come detto, sarà questione di poco. Se guardiamo in prospettiva alle tre settimane, il problema, per l’Astana, è l’assenza maturata fin troppo presto di due uomini pesanti come Nibali e Tiralongo. Se la Movistar torna a sottomettersi ai diktat di Valverde come al Tour, sarà dura infierire su avversari del livello di Froome. La battuta a vuoto odierna potrebbe essere la premessa logica di una corsa difficile per il capitano Sky, del tutto naturale vista la stanchezza accumulata: in questo senso, il termine di paragone non è la Vuelta 2014, dato che nel Tour di quell’anno l’inglese non si era certo spremuto granché, bensì la Vuelta 2012, dove Chris era reduce da una corsa francese dominata ma tutta in prima fila, tradottasi in una Vuelta opaca e in calando. Questo Froome è però maturato molto tecnicamente, rispetto a tre anni fa, e non approfittare delle sue débâcle potrebbe costare carissimo, anche perché quest’anno, in giro per la penisola iberica, non c’è più un certo Alberto Contador. L’indizio più minaccioso in casa Sky è forse il via libera dato, nonostante le difficoltà del capitano, a Roche e Nieve, arrivati davanti, coi migliori: gioco psicologico con la testa degli avversari, certezza di non poter perdere molto in meno di due km, o forse la solita spietata aritmetica e rigidità mentale che tanto hanno fatto vincere – e tanto hanno fatto perdere – alla formazione d’oltremanica?

Gabriele Bugada

ORDINE D’ARRIVO

1 Bert-Jan Lindeman (Ned) Team LottoNL-Jumbo 5:10:24
2 Maximiliano Richeze (Arg) Lampre-Merida 0:00:09
3 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:29
4 Jérôme Cousin (Fra) Team Europcar 0:00:34
5 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:00:36
6 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge
7 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
8 Nairo Quintana (Col) Movistar Team
9 Songezo Jim (RSA) MTN – Qhubeka
10 Nicolas Roche (Irl) Team Sky
11 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
12 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha
13 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
14 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Alpecin
15 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:00:45
16 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:00:51
17 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:01:03
18 Bart De Clercq (Bel) Lotto Soudal
19 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
20 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing
21 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
22 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
23 Fabrice Jeandesboz (Fra) Team Europcar 0:01:09
24 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
25 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 0:01:18
26 Riccardo Zoidl (Aut) Trek Factory Racing 0:01:21
27 Daniel Navarro (Spa) Cofidis, Solutions Credits
28 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:01:25
29 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:01:31
30 Kenny Elissonde (Fra) FDJ.fr 0:01:33
31 Andre Cardoso (Por) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
32 Ruben Plaza Molina (Spa) Lampre-Merida
33 Rodolfo Torres (Col) Colombia
34 Sergio Luis Henao (Col) Team Sky
35 George Bennett (NZl) Team LottoNL-Jumbo 0:01:39
36 Stéphane Rossetto (Fra) Cofidis, Solutions Credits
37 David Arroyo (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:01:48
38 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:02:00
39 Carlos Verona Quintanilla (Spa) Etixx – Quick-Step
40 Fabio Duarte (Col) Colombia 0:02:15
41 Maxime Bouet (Fra) Etixx – Quick-Step 0:02:43
42 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:03:06
43 Nelson Oliveira (Por) Lampre-Merida 0:03:40
44 Jerome Coppel (Fra) IAM Cycling
45 Jesper Hansen (Den) Tinkoff-Saxo 0:04:02
46 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team 0:04:20
47 Angel Madrazo Ruiz (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:04:46
48 Haimar Zubeldia (Spa) Trek Factory Racing 0:05:06
49 Carlos Quintero (Col) Colombia 0:05:14
50 Lawson Craddock (USA) Team Giant-Alpecin 0:05:40

CLASSIFICA GENERALE

1 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge 27:06:13
2 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Alpecin 0:00:10
3 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:00:33
4 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 0:00:36
5 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:00:49
6 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:00:56
7 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:00:57
8 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
9 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:01:18
10 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:01:19
11 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:01:21
12 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:01:22
13 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:01:29
14 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:01:39
15 Songezo Jim (RSA) MTN – Qhubeka 0:01:51
16 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:02:05
17 Sergio Luis Henao (Col) Team Sky 0:02:24
18 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 0:02:25
19 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:02:50
20 Andre Cardoso (Por) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:02:51
21 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:02:55
22 Daniel Navarro (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:03:01
23 Bart De Clercq (Bel) Lotto Soudal 0:03:10
24 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:03:25
25 Stéphane Rossetto (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:03:54
26 Fabrice Jeandesboz (Fra) Team Europcar 0:03:55
27 George Bennett (NZl) Team LottoNL-Jumbo 0:04:10
28 Rodolfo Torres (Col) Colombia 0:04:40
29 Kenny Elissonde (Fra) FDJ.fr 0:04:57
30 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:05:16
31 Maxime Bouet (Fra) Etixx – Quick-Step 0:05:27
32 Carlos Verona Quintanilla (Spa) Etixx – Quick-Step 0:06:26
33 Riccardo Zoidl (Aut) Trek Factory Racing 0:06:59
34 David Arroyo (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:07:38
35 Lawson Craddock (USA) Team Giant-Alpecin 0:08:31
36 Haimar Zubeldia (Spa) Trek Factory Racing 0:09:37
37 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team 0:11:59
38 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 0:12:51
39 Jérôme Cousin (Fra) Team Europcar 0:14:02
40 Nelson Oliveira (Por) Lampre-Merida 0:15:07
41 Ricardo Vilela (Por) Caja Rural-Seguros RGA 0:15:20
42 José Gonçalves (Por) Caja Rural-Seguros RGA 0:15:59
43 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:16:40
44 Jerome Coppel (Fra) IAM Cycling 0:16:47
45 Ruben Plaza Molina (Spa) Lampre-Merida 0:17:32
46 Pavel Kochetkov (Rus) Team Katusha 0:18:32
47 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:18:36
48 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:18:39
49 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:18:57
50 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Soudal 0:20:18

Lolandese Lindeman si impone in solitaria nella prima, vera tappa di montagna della Vuelta mentre, qualche km più dietro, Aru va allattacco e coglie Froome in crisi (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

L'olandese Lindeman si impone in solitaria nella prima, vera tappa di montagna della Vuelta mentre, qualche km più dietro, Aru va all'attacco e coglie Froome in crisi (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

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