TERREMOTO IN CLASSIFICA ALLA VIGILIA DELLE MONTAGNE

maggio 23, 2015
Categoria: News

Ci si aspettavano distacchi molto pesanti ed in effetti i minuti sono volati come accadeva nelle maxicrono degli anni 90. Oggi, però, non c’è più la lotta tra cronoman e scalatori, ma tra corridori completi, tra i quali questo tipo di esercizio causa ancora distacchi molto pesanti. Kiryienka conquista la tappa, grazie anche alle diverse condizioni del vento nella prima parte, mentre Contador dà spettacolo, andando regolare nella prima parte e fortissimo nella seconda. Aru ha provato a difendersi, ma la distanza, la pioggia e l’esperienza dello spagnolo hanno fatto pendere la bilancia dalla parte di quest’ultimo.

Tra gli appassionati si è discusso molto di questa tappa a cronometro. Una prova contro il tempo atipica per gli ultimi anni, il chilometraggio è quello delle cronometro del Tour de France degli anni 90, nelle quali volavano minuti tra cronoman e scalatori. Le condizioni sono cambiate, ma i distacchi sono sempre quelli. In un ciclismo nel quale si lotta sempre più nell’ordine dei secondi piuttosto che dei minuti, questa tappa ha scavato solchi che a molti sembrano incolmabili tra i primi della classifica generale. Le migliori prestazioni nella cronometro di oggi sono state offerte da Kiryienka e Contador, il primo già vincitore di tappe di montagna al Giro ed il secondo fortissimo scalatore. Non è più la lotta degli specialisti contro gli scalatori, ma una lotta tra uomini completi, tra i quali spesso la differenze vengono fuori in questo tipo particolare di esercizio. Una cronometro durissima nella quale era fondamentale sapersi gestire per evitare di arrivare in debito nella seconda parte, in cui erano presenti tratti in salita anche impegnativi. In tappe come quella di oggi l’esperienza poteva essere la discriminante tra corridori ugualmente forti e, in effetti, Kiryienka e Contador, che non sono proprio dei ragazzini, hanno saputo gestire al meglio il tracciato in relazione alle loro caratteristiche. Porte e Uran hanno deluso entrambi: due corridori che alla vigilia erano accreditati tra i favoriti per la vittoria di tappa hanno, invece, pagato un prezzo molto alto. Porte si è lasciato prendere più dallo sconforto per le disavventure degli ultimi giorni piuttosto che dalla rabbia e dalla voglia di riscatto, mentre Rigoberto Uran, che nella seconda parte è andato meglio, ha da un lato pagato una condizione che migliora troppo lentamente, dall’altro una prima parte completamente pianeggiante, non certo l’ideale per lui che è uno specialista delle crono miste. Fabio Aru ha ceduto tre minuti a Contador ma, nel complesso, la prova del sardo è stato più o meno come si poteva prevedere. Complessivamente positiva se si raffronta con i tempi di Uran e Porte, abbastanza negativa se si raffronta con il “Pistolero”. Va comunque notato che lo spagnolo ha offerto una prestazione di livello davvero superlativo, specialmente nella seconda parte. Il fortissimo corridore iberico aggrediva le salite con una agilità ed una facilità soprendente dopo tanti chilometri faccia al vento, mentre Fabio Aru ha pagato un po’ lo sforzo per perdere il minimo possibile nel tratto di pianura e un po’ la distanza che, per un giovane come lui, rappresentava una grande novità. Il leader della classifica dei giovani è arrivato sulle salite poste vicino al finale decisamente in debito e si è anche un po’ equivocato sui rapporti da utilizzare, andando ad insistere su un rapporto che appariva nettamente un macigno per le sue gambe. Negli ultimi dieci chilometri ha ceduto quasi un minuto ad Alberto Contador, un’enormità se si raffronta con il divario di appena dieci secondi maturato nei primi dieci chilometri, anche se in tutt’altre condizioni.
Vasil Kiryienka si è dovuto gestire in modo nettamente diverso da Contador, ma comunque perfetto per un uomo come lui, un duro, un uomo di fondo ed un corridore completo. Il bielorusso ha polverizzato tutti i rivali nella prima parte, sfruttando nei confronti degli uomini di classifica anche la situazione del vento e riuscendo, nella seconda parte, a gestire le difficoltà con la continuità e regolarità che lo contraddistinguono e che gli hanno permesso in passato di offrire prove egregie anche in montagna.
Chi ha offerto una ottima prova è stato Andrey Amador che si è classificato quindicesimo, perdendo solo 1′48″ da Kiryienka e 1′34″ da Contador. Il corridore costaricano aveva già in passato vinto alcune prova contro il tempo, ma non si era mai cimentato in una gara a cronometro così lunga. Ora il corridore della Movistar è terzo in classifica generale e chi non crede alla coincidenze ricorderà che nel 2012 Amador vinse al Giro d’Italia la tappa che si concludeva a Cervinia, meta di arrivo anche quest’anno, al termine di una tappa lunga e con molti chilometri di strada all’insù.
Uran, nonostante un anonimo ventitreesimo posto, si porta nella quarta piazza della generale e può ancora sperare di rientrare nel podio salvando così un Giro d’Italia che, dopo la prima settimana, sembrava stesse prendendo una brutta piega per il forte corridore colombiano.
Van den Broeck, grazie all’ottimo settimo posto ottenuto oggi, riesce ad inserirsi nella top five a soli 3 secondi da Uran e si inserisce anch’egli nella lotta per il podio. I compagni di squadra di Fabio Aru Meana e Cataldo, che fino a ieri erano molto vicini in generale, pagano dazio con lo spagnolo che viene superato da Contador circa a metà prova, mentre l’abruzzese, che è stato campione italiano della specialità nel 2012, chiude con un tempo più alto di Fabio Aru. Ora i due scudieri del sardo si trovano in sesta e settima posizione con un ritardo di poco inferiore ai 5 minuti da Alberto Contador.
L’atteso terremoto c’è stato con una prova resa ancor più insidiosa dalla pioggia che ha continuato a cadere copiosa sulla corsa e si ha la sensazione che questa tappa abbia chiuso i giochi, almeno per quanto riguarda il discorso vittoria finale.
Tuttavia, questo Giro ci ha insegnato, ancor una volta, che in questo sport, fino all’ultima pedalata, le insidie possono stravolgere completamente l’andamento di una corsa. Una giornata di crisi, magari complice il freddo in montagna, una crisi di zuccheri su una salita impegnativa ed un qualunque imprevisto possono rimescolare tutto.
Tecnicamente ci si trova in una situazione simile a quelle che si vivevano negli anni 90 con un corridore che strapazzava un po’ tutti a crono prima delle montagne e poi cercava di controllare gli attacchi che gli venivano portati dagli scalatori che dovevano recuperare terreno. Questa volta, però, in rosa c’è un certo Alberto Contador che in salita non ha nulla da temere dagli altri.
A questo punto, bisognerà vedere se i suoi avversari si accontenteranno di correre per il secondo posto, magari cercando la vittoria in una tappa di montagna, o se, invece, prenderanno il coraggio a due mani e cercheranno di far saltare il banco, attaccando da lontano. Il terreno per provare c’è, tutte le salite più dure sono poste come penultime nel disegno delle tappe di montagna e questo può essere un incentivo a tentare una azione da lontano. Manca, però, un vero tappone con salite dure dall’inizio alla fine in cui cercare di stremare il capoclassifica e tentare di fargli saltare i nervi che in tappe molto dure sono spesso più importanti delle gambe. Questo anche perchè tra una cronometro di 60 Km ed una di 40/45 c’è una differenza che va molto al di là dei 15/20 Km. Dopo il 45° chilometro le differenze aumentano in modo abissale in quanto la stanchezza e il modo di gestire la gara fanno saltare tutti gli schemi anche a livello nervoso, con i corridori che stremati cominciano ad assumere posizioni non ideali ed a commettere errori.
Certo è che chi vuol vincere il Giro deve non solo inventarsi una grande azione da lontano, ma anche avere la fortuna di cogliere Contador in una giornata non al top. Se oggi lo spagnolo avesse forzato un po’ troppo, potremmo magari già domani assistere ad una bella sfida.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky 1:17:52
2 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team 0:00:12
3 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 0:00:14
4 Patrick Gretsch (Ger) AG2R La Mondiale 0:00:23
5 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:01:09
6 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:01:17
7 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Soudal 0:01:25
8 Fabio Felline (Ita) TrekRacing 0:01:26
9 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Alpecin 0:01:27
10 Luke Durbridge (Aus) Orica GreenEdge 0:01:36
11 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:01:41
12 Kristof Vandewalle (Bel) TrekRacing
13 Leopold Konig (Cze) Team Sky 0:01:44
14 Stef Clement (Ned) IAM Cycling 0:01:45
15 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:01:48
16 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:01:58
17 Ion Izagirre (Spa) Movistar Team 0:02:08
18 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:02:16
19 Chad Haga (USA) Team Giant-Alpecin 0:02:28
20 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:02:37
21 Nikolay Mihaylov (Bul) CCC Sprandi Polkowice 0:02:40
22 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling 0:02:43
23 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 0:02:45
24 Alexander Porsev (Rus) Team Katusha 0:02:47
25 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:02:49
26 Christopher Juul Jensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:02:52
27 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff-Saxo 0:02:53
28 Maarten Tjallingii (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:02:59
29 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:03:01
30 Pavel Kochetkov (Rus) Team Katusha 0:03:08
31 Davide Malacarne (Ita) Astana Pro Team 0:03:12
32 Michael Hepburn (Aus) Orica GreenEdge 0:03:13
33 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:03:17
34 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team 0:03:18
35 Maxim Belkov (Rus) Team Katusha 0:03:22
36 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida 0:03:27
37 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:03:32
38 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team 0:03:34
39 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 0:03:42
40 Rick Flens (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:03:45
41 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale
42 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
43 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:03:52
44 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF 0:03:54
45 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team 0:03:56
46 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:03:57
47 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr 0:04:00
48 Marek Rutkiewicz (Pol) CCC Sprandi Polkowice 0:04:09
49 Elia Viviani (Ita) Team Sky 0:04:12
50 Giacomo Berlato (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:04:13

CLASSIFICA GENERALE

1 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 55:39:00
2 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:02:28
3 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:03:36
4 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 0:04:14
5 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Soudal 0:04:17
6 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team 0:04:50
7 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:04:55
8 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:04:56
9 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:04:57
10 Leopold Konig (Cze) Team Sky 0:05:35
11 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:06:01
12 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:06:04
13 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:07:01
14 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:07:47
15 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:08:05
16 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr 0:08:13
17 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:08:52
18 Ion Izagirre (Spa) Movistar Team 0:08:55
19 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:09:05
20 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 0:10:52
21 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:11:03
22 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:11:21
23 Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team 0:12:45
24 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:15:51
25 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:20:05
26 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team 0:23:31
27 Carlos Betancur (Col) AG2R La Mondiale 0:25:01
28 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team 0:33:28
29 Andre Cardoso (Por) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:38:00
30 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:38:01
31 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling 0:38:47
32 Pavel Kochetkov (Rus) Team Katusha 0:42:07
33 Stef Clement (Ned) IAM Cycling 0:42:19
34 Benat Intxausti (Spa) Movistar Team 0:42:27
35 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 0:48:27
36 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:50:03
37 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF 0:50:31
38 Jonathan Monsalve (Ven) Southeast Pro Cycling 0:51:56
39 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge 0:52:14
40 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:54:01
41 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli 0:54:22
42 Jan Polanc (Slo) Lampre-Merida 0:55:21
43 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida 1:01:26
44 Mauro Finetto (Ita) Southeast Pro Cycling 1:02:33
45 Fabio Felline (Ita) TrekRacing
46 Branislau Samoilau (Blr) CCC Sprandi Polkowice 1:05:27
47 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 1:06:06
48 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha 1:06:09
49 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 1:07:17
50 Simon Clarke (Aus) Orica GreenEdge 1:07:34

Contador vola tra i vigneti del Prosecco (foto Bettini)

Contador ''vola'' tra i vigneti del Prosecco (foto Bettini)

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