JAPAN CUP: A NATHAN HAAS L’ULTIMO ATTO STAGIONALE
L’australiano della Garmin-Sharp si impone per la seconda volta nella corsa giapponese, a tre anni di distanza dalla prima. Bruciati allo sprint Boasson Hagen e Bole. Buone prove da parte di Valerio Conti (6°), Davide Formolo (7°) e un redivivo Moreno Moser, raggiunto all’ultimo chilometro e 8° al traguardo.
Collocata in chiusura di calendario, come da tradizione, la Japan Cup 2014 ha sorriso a Nathan Haas, già capace di imporsi a Utsunomiya già tre anni fa. Se allora a piegarsi era stato un lotto di avversari di livello modesto e in top 10, oltre a quella australiana, figuravano soltanto bandiere italiane e giapponesi (sul podio i padroni di casa Nishitani e Sano, 4° Cunego), quella di oggi è stata però una vittoria ben più nobile. Subito alle spalle del 25enne di Brisbane si è piazzato Edvald Boasson Hagen, che ha coronato il annus horribilis mancando per un soffio l’appuntamento con quello che sarebbe stato il primo (e necessariamente ultimo) successo stagionale; a completare il podio è stato Grega Bole, che di vittorie in stagione ne ha invece raccolte quattro, sia pur in corse di seconda e terza fascia (le ultime due proprio in asia, tra Corea e Cina). Certo, l’espressione “finire in crescendo” non è stata coniata pensando alla scelta di collocare la Japan Cup al termine dell’annata ciclistica, ma il livello della competizione è stato senza dubbio più che decoroso.
Se non altro, in una stagione nel complesso molto scadente per il ciclismo italiano (speriamo che gli exploit di Nibali e Aru non portino a rivedere al rialzo bilanci che, in fatto di movimento, sono in profondo rosso, anche se sarà con ogni probabilità così), la Japan Cup ha offerto qualche nota lieta ai nostri colori. Il migliore degli azzurri è stato il più giovane, Valerio Conti: una settimana dopo la prima vittoria da professionista, al GP Beghelli, il romano ha chiuso oggi al 6° posto, preceduto anche dal danese Michael Valgren Andersen e da Julian Arredondo, e appena davanti al secondo italiano, Davide Formolo.
Più ancora delle buone prove dei due giovanissimi, già messisi in luce in questa stagione, anche in contesti di ben altro prestigio (Formolo in particolare), ci preme segnalare la prestazione incoraggiante di Moreno Moser, piazzatosi 8°, in chiusura del gruppetto di testa sganciatosi all’ultimo passaggio sull’ascesa di Kogashi, ma dopo aver visto sfumare all’ultimo chilometro un tentativo di anticipare la volata. Il fatto di rallegrarsi per un 8° posto alla Japan Cup testimonia quanto il trentino stia faticando a rispettare le attese create con il suo splendido 2012 e il buon avvio di 2013, ma, in un 2014 tremendo, quella di oggi rappresenta una delle poche giornate vissute da protagonista.
Da notare la prestazione sorprendentemente sottotono di un Daniel Martin forse scarico dopo il successo al Lombardia e il 2° posto (con vittoria di tappa) al Giro di Pechino. L’irlandese non è andato al di là di un 12° posto, a 38’’ dal vincitore.
Matteo Novarini

Il podio della Japan Cup 2014 (foto tdwsport)