VUELTA, DOMINIO TOP FIVE
L’ultima tappa in linea di questa edizione della Vuelta Espana rispecchia perfettamente quelli che sono stati sinora i valori in campo e propone un ordine di arrivo identico rispetto a quello della classifica generale quanto ai primi cinque. Sono stati loro i protagonisti della corsa che hanno infiammato gli arrivi più ardui ed hanno scavato un solco considerevole rispetto agli altri uomini di classifica. Froome, in costante crescendo, sembra essersi assicurato il secondo posto, mentre Valverde ha legittimato il suo podio con la buona difesa di oggi. Contador, dal canto suo, ha confermato, una volta di più, di non avere rivali in salita.
La Vuelta in una tappa. Sì perchè la tappa di oggi si può definire come una conferma di tutto ciò che abbiamo visto nelle fasi salienti di questo Giro di Spagna: il dominio incontrastato di Contador che stacca gli avversari sulle salite più dure; un Froome che sta tornando ad altissimi livelli ed ha scalzato Valverde dal secondo posto, con una seconda parte di Vuelta sempre all’attacco; Valverde che ha sfruttato il vantaggio accumulato nella prime tappe per mantenere il terzo posto ed infine ”Purito” ed Aru – il primo a fine carriera, il secondo solo all’inizio – che hanno cercato di tenere botta e si sono comunque fatti vedere sempre nelle prime posizioni quando la strada si impennava sotto le ruote.
La tappa di oggi era una sorta di redde rationem, un tappone di montagna con tante salite delle quali l’ultima con pendenze terribili che arrivano a toccare il 18%. In realtà , i chilometri cruciali erano gli ultimi trenta, mentre le prime salite, infatti, sebbene tutte intorno a quota 1000 metri sul livello del mare, erano a dire la verità molto facile ed infatti non hanno creato particolari problemi con una fuga sempre sotto controllo. Al contrario le ultime due salite, concentrate appunto negli ultimi trenta chilometri, rappresentavano le maggiori difficoltà del tracciato odierno.
La corsa è partita subito forte, con moltissime accelerazioni che hanno addirittura causato, a un certo punto, un frazionamento del gruppo prontamente ricucito dai corridori rimasti attardati.
Dopo una trentina di chilometri si forma la fuga di giornata, che vede protagonisti Przemyslaw Niemiec (Lampre-Merida), Jérôme Coppel (Cofidis) e Maxime Médérel (Europcar), sui quali sopraggiunge in un secondo momento Wouter Poels (OmegaPharma-QuickStep). In un primo tempo, in testa al gruppo, si pongono gli uomini della Caja Rural in quanto Niemec potrebbe essere pericoloso per la maglia di leader della montagna; tuttavia, il ritmo non è elevato e la fuga guadagna rapidamente minuti, fino a toccare un vantaggio massimo di oltre 8 primi. Sul primo GPM passa in testa Poels, facendo definitivamente tramontare la possibilità aritmetica per Niemec di sfilare la maglia a pois a Sanchez. Questa circostanza provocherà un cambiamento della situazione in gruppo, poiché la Caja Rural perde l’interesse a condurre le operazioni. In testa al gruppo si pongono ora gli uomini di Chris Froome, che ricevono aiuto anche dagli Astana di Fabio Aru, ma sono comunque i britannici ad imporre un ritmo che provoca la progressiva riduzione del vantaggio dei fuggitivi, la cui azione sembra quindi destinata inevitabilmente alla capitolazione. In particolare, è sulla penultima salita di giornata, abbastanza dura, che il ritmo della Sky si fa davvero elevato, tanto da ridurre lo svantaggio a poco più di un minuto. Nel corso della discesa ed in un successivo tratto in contropendenza rilanciano l’azione in testa alla corsa Coppel e Niemec, con quest’ultimo che riesce a staccare il francese sulle prime rampe della salita conclusiva, mentre il gruppo si avvicina a forte velocità e con sempre meno elementi a comporlo. Lo scalatore della Lampre viene ripreso quando in testa al gruppo prova a forzare Philip Deignan, nel tentativo, riuscito, di selezionare ulteriormente il gruppo per preparare l’attacco del capitano.
Tuttavia, tra gli uomini di classifica è ”Purito” Rodriguez, alla caccia del podio, a rompere gli indugi ai 9 chilometri dalla conclusione, con una accelerazione non particolarmente convinta che ha, però, acquistato speranze in conseguenza del fatto che nessuno del gruppetto principale abbia accennato una minima risposta. Lo spagnolo prosegue quindi nella sua azione solitaria in testa alla corsa, riuscendo a guadagnare un margine che arriva vicino ai trenta secondi. Valverde, però, non può permettersi di lasciar andare troppo avanti Rodriguez, che potrebbe soffiargli il podio, e si pone quindi all’inseguimento, forzando decisamente e staccando anche di qualche metro gli altri uomini di classifica, ridotti ormai a Contador, Aru e Froome. E’ proprio il britannico che, dopo il grosso lavoro fatto da Deignan, prende in mano le operazioni alzando decisamente il ritmo e riuscendo a riportarsi su Valverde, con Aru e Contador a ruota. Ai sei chilometri, invece, l’accelerazione di Chris Froome è un vero e proprio attacco di quelli che fanno male; il primo a cedere è il nostro Fabio Aru, che conferma comunque di essere ad alti livelli, mentre successivamente è costretto a staccarsi anche Alejandro Valverde. Nel frattempo Froome e Contador piombano come falchi su Rodriguez che cerca invano di accodarsi a due, che si involano verso il traguardo quando mancano quattro chilometri alla conclusione.
Nel tratto in falsopiano tra i meno tre e i meno due Froome va talmente forte da sembrare intenzionato a battere il record del chilometro lanciato e questo ennesimo cambio di ritmo fa aumentare vertiginosamente il vantaggio della coppia di testa su tutti gli altri. Contador rimane incollato al britannico e ne sfrutta il gran lavoro. Negli ultimi due chilometri, di nuovo duri, Froome tenta di rilanciare l’azione per staccare il compagno di avventura ma, proprio in un momento in cui il britannico tentava di riprendere fiato, Contador parte in contropiede con una delle sue accelerazioni, un’azione che non lasciano a Froome, evidentemente molto affaticato, la minima possibilità di replica.
Tappa e Vuelta a Contador, quindi, dato che la cronometro di domani è davvero troppo corta per poter incidere sulle posizioni d’alta classifica, ormai bene definite. Valverde, infatti, pagando un passivo di quasi un minuto da Contador e di oltre quaranta secondi da Froome, si trova ora a dover recuperare un minuto al keniano bianco per poter riconquistare il secondo posto, un distacco decisamente eccessivo, vieppiù pensando che Froome è in costante crescendo di condizione e non se la cava per niente male nelle prove contro il tempo.
I conti tornano, i valori sono quelli sinora emersi; per quanto visto sull’ultima salita possiamo rimpiangere, oltre all’uscita di scena di Nairo Quintana, la non perfetta condizione di forma iniziale di Chris Froome che, in caso contrario, avrebbe potuto duellare con Contador forse sino a domani. Lo spagnolo si conferma uno che quando si presenta ad un GT in forma difficilmente fallisce l’obbiettivo, mentre Rodriguez conferma di non avere la stoffa per vincere una grande corsa a tappe, troppo debole a cronometro e non in grado, come si è visto oggi, di portare a termine attacchi tali da consentirgli di colmare tale gap.
Valverde ha corso, tutto sommato, come ci si poteva aspettare, un’ottima prima parte abbastanza adatta alle sue caratteristiche e, dopo l’uscita di scena di Quintana, una strenua difesa sulle montagne che, però, non gli ha consentito di tenere dietro un Chris Froome nettamente superiore sulle grandi salite dell’ultima settimana. E’ un’altro atleta, Valverde, che, pur avendo vinto una Vuelta, non è attualmente ai livelli degli uomini che si giocano in questi anni la vittoria nelle grandi corse a tappe.
Prestazione molto positiva del nostro Fabio Aru che, dopo il podio al giro d’Italia, conquista un quinto posto impreziosito da due vittorie di tappa in una Vuelta popolata da grandissimi nomi e dimostra di essere tra i migliori uomini da corse a tappe, lasciando ben sperare per il futuro data la sua giovane età .
Né lui né ”Purito” hanno provato l’attacco a lunga gittata per cercare di dare uno scossone alla generale, probabilmente perché, dopo tre settimane di gara ed a fine stagione, le energie cominciano a scarseggiare.
Domani la crono non potrà più emettere verdetti; i primi della generale si limiteranno a non prendere rischi, gli spagnoli potranno festeggiare la vittoria del corridore di casa, probabilmente con un pizzico di amaro in bocca per aver visto sfumare la possibilità di un podio tutto spagnolo.
Benedetto Ciccarone
ORDINE D’ARRIVO
1 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 5:11:43
2 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:00:16
3 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:00:57
4 JoaquÃm RodrÃguez Oliver (Spa) Team Katusha 0:01:18
5 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:01:21
6 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:02:51
7 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 0:02:55
8 Samuel Sánchez Gonzalez (Spa) BMC Racing Team 0:02:58
9 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:03:15
10 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:03:20
11 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:03:22
12 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:03:26
13 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo 0:03:51
14 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team 0:05:21
15 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
16 Andre Fernando S Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp
17 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:05:34
18 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 0:05:40
19 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:06:04
20 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:07:27
21 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:07:43
22 Bart De Clercq (Bel) Lotto Belisol 0:08:27
23 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:08:31
24 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:08:51
25 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:09:24
26 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:10:28
27 Imanol Erviti Ollo (Spa) Movistar Team
28 Andrey Amador Bikkazakova (Crc) Movistar Team
29 Andrew Talansky (USA) Garmin Sharp 0:10:56
30 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo 0:11:04
31 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp
32 Maxime Medrel (Fra) Team Europcar 0:11:18
33 Carlos Verona Quintanilla (Spa) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:11:25
34 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits
35 Romain Hardy (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:11:28
36 Chris Anker Sørensen (Den) Tinkoff-Saxo
37 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 0:11:35
38 Daniel Teklehaimanot (Eri) MTN – Qhubeka
39 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 0:11:43
40 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:12:51
41 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:14:36
42 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:14:53
43 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha
44 Simon Clarke (Aus) Orica GreenEdge 0:15:16
45 Philip Deignan (Irl) Team Sky
46 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:15:18
47 Damiano Cunego (Ita) Lampre-Merida
48 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team
49 Guillaume Levarlet (Fra) Cofidis, Solutions Credits
50 Antonio Piedra Perez (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
CLASSIFICA GENERALE
1 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 81:12:13
2 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:01:37
3 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:02:35
4 JoaquÃm RodrÃguez Oliver (Spa) Team Katusha 0:03:57
5 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:04:46
6 Samuel Sánchez Gonzalez (Spa) BMC Racing Team 0:10:07
7 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:10:24
8 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:12:13
9 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:13:09
10 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:13:15
11 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:16:25
12 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:19:59
13 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:24:29
14 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 0:25:00
15 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:25:36
16 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:30:03
17 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:31:14
18 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team 0:37:22
19 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:41:51
20 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:52:04
21 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo 0:54:24
22 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:55:04
23 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo 0:57:23
24 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 1:04:53
25 Andre Fernando S Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp 1:06:56
26 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 1:10:59
27 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 1:11:08
28 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 1:11:31
29 Chris Anker Sørensen (Den) Tinkoff-Saxo 1:22:45
30 Andrey Amador Bikkazakova (Crc) Movistar Team 1:30:36
31 Jérôme Coppel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 1:33:44
32 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 1:36:40
33 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 1:37:15
34 Bart De Clercq (Bel) Lotto Belisol 1:41:05
35 Maxime Medrel (Fra) Team Europcar 1:41:15
36 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team 1:43:06
37 Gorka Izagirre Insausti (Spa) Movistar Team 1:43:45
38 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 1:47:00
39 Philip Deignan (Irl) Team Sky 1:48:42
40 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 1:50:20
41 Johan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge 1:51:22
42 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 1:54:03
43 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 1:57:14
44 Laurens ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team 1:58:00
45 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 1:58:55
46 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha 1:59:06
47 Daniel Teklehaimanot (Eri) MTN – Qhubeka 2:01:26
48 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 2:04:23
49 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 2:05:57
50 Guillaume Levarlet (Fra) Cofidis, Solutions Credits 2:06:24

Contador domina il tappone dell'Ancares: oramai la Vuelta è indiscutibilmente sua (foto Bettini)