IL COLPO DEL FINISSEUR
Ottima vittoria di Adam Hansen in una tappa insidiosa e di difficile interpretazione. L’australiano riesce a leggere perfettamente la corsa e coglie il momento giusto per involarsi imprendibile verso il traguardo. Degenkolb riesce, invece, a regolare il gruppo dei migliori, ridotto a poche decine di unità a causa della ascesa all’Alto de Monte Faro, che non è stata però teatro di alcun attacco da parte degli uomini di classifica, che temevano probabilmente i 15 Km di discesa e pianura che dividevano il GPM dalla linea dell’arrivo.
La frazione odierna non poteva che vedere la vittoria dell’uomo più bravo a leggere la corsa, sia dal punto di vista del tracciato che da quello tattico da parte del gruppo e degli avversari. In effetti, il maggior problema della tappa di oggi era quello di individuare il momento più adatto per affondare il colpo decisivo, presentando il tracciato un finale alquanto nervoso. Se si eccettuano le due brevi salite collinari previste oggi, si può dire che il percorso era sostanzialmente pianeggiante. Tuttavia, se la salita dell’Alto de Monte de Groba era posta ad una ragguardevole distanza dall’arrivo, tanto da non destare alcuna preoccupazione, l’ultima ascesa di giornata terminava a soli 15 Km da traguardo e presentava rampe caratterizzate da pendenze in doppia cifra. Se per quel che riguarda la corsa dei big ci si potevano aspettare schermaglie, che invece non ci sono state, per il discorso vittoria di tappa ci si aspettava un confronto tra chi avrebbe cercato di anticipare gli altri, scollinando in testa (Alexey Lutsenko in forza Astana), e chi, invece, avrebbe cercato di recuperare nel tratto successivo. Adam Hansen è stato il vincitore di questa sorta di partita a scacchi, individuando esattamente il momento in cui, nel tratto pianeggiante, ripreso Lutsenko i componenti del gruppo hanno cominciato a guardarsi intorno; partendo fortissimo, ha così sorpreso tutti. La sparata potente di Hansen e la disorganizzazione del gruppo, fortemente ridotto dalla salita, hanno permesso all’australiano di conquistare la seconda vittoria personale in un grande Giro dopo il trionfo al Giro d’Italia 2013 nella difficile tappa di Pescara.
Il secondo posto di John Degenkolb non fa che confermare quanto sinora osservato, ossia che la tappa poteva esser aperta alla vittoria di qualsiasi tipo di atleta, un velocista capace di reggere sulle salite brevi come John Degenkolb, un finisseur come Adam Hansen, ma anche uno scalatore con uno scatto potente avrebbe potuto tentare di guadagnare un margine gestibile negli ultimi 15 Km che, comunque, presentavano anche qualche breve tratto in pendenza per rilanciare eventualmente l’azione.
Del resto, che Degenkolb nutrisse propositi bellicosi per la giornata odierna è apparso subito chiaro quando, dopo un inizio di gara piuttosto nervoso con diversi allunghi poco convincenti, si è formata la fuga di giornata, promossa da Laurent Mangel (FDJ.fr), Pim Ligthart (Lotto Belisol) e Wouter Poels (Omega Pharma – QuickStep). Sono stati, infatti, proprio gli uomini della Giant Shimano di Degenkolb a prendere in mano le operazioni in gruppo, per evitare che la fuga riuscisse a conquistare un vantaggio pericoloso, supportati in questo lavoro anche dagli Orica GreenEDGE di Matthews. L’inseguimento è stato perfettamente calcolato per riprendere gli attaccanti prima della ascesa finale ed infatti, ai meno venti, proprio ai piedi della salita, i fuggitivi sono costretti ad alzare bandiera bianca. Neppure il tempo di organizzarsi e, sulle prime rampe della salita, parte deciso il kazako ex campione del mondo under 23 Lutsenko, che riesce a staccare tutti ed a guadagnare una quindicina di secondi sul gruppo che, tirato dagli uomini di Chris Froome, scoraggia qualsiasi altro tentativo di allungo, come quello senza pretese di Guillaume Levarlet (Cofidis). L’elevato ritmo probabilmente toglie anche ai big la voglia di provare qualche allungo, per vedere se per caso qualcuno si trovasse in giornata negativa. La selezione avviene da dietro con corridori che si staccano metro dopo metro ed il gruppo che si assottiglia vistosamente sino allo scollinamento. Nel corso della discesa si lancia fortissimo Samuel Sanchez, che viene poi raggiunto, nel tratto pianeggiante, dagli uomini della Giant i quali, in pochi chilometri, riescono a chiudere su Lutsenko e, nel contempo, lavorano per portare Degenkolb allo sprint. Mentre la squadra tenta di organizzare il lavoro, su un breve strappo Peter Kennaugh (Sky) accelera con decisione, provocando grossi problemi in gruppo, con diversi corridori che perdono contatto. Dopo poco, però, il britannico desiste dalla sua azione ed il gruppo tenta di tirare il fiato. Proprio in quel momento Hansen capisce che è il momento giusto e scatta con grande potenza, senza che nessuno abbia la forza di reagire prontamente. Le squadre dei velocisti reduci sono ormai smembrate dalla progressione di Kennaugh e non riescono a ricucire su Hansen, che ha anche il tempo di chiudere la lampo della maglietta e di alzare le braccia con tutta calma sotto lo striscione dell’arrivo.
L’intelligenza tattica dimostrata oggi, unita alla tenacia che da sempre caratterizza Hansen, che nel 2012 e nel 2013 ha disputato e portato a termine tutti i tre grandi giri, ha permesso ad un ottimo corridore, che sinora aveva raccolto poche vittorie, di conquistare una bellissima tappa nel finale di una Vuelta molto difficile, sia per il percorso che per la straordinaria partecipazione dei big.
A proposito di grandi protagonisti, nessuno ha tentato la stoccata sull’ultima salita, che pure presentava alcuni passaggi in doppia cifra; probabilmente il tratto successivo di quindici chilometri è stato giudicato troppo favorevole ai recuperi ed i big hanno ritenuto di conservare le energie per il gran finale che prevede domani un tappa di montagna, con diverse salite e gli ultimi trenta chilometri molto difficili (con le ascese all’Alto de Folgeuiras de Aiguas di prima categoria ed ai 1665 metri del Puerto di Ancares di categoria “especial”), e domenica la tappa a cronometro conclusiva di Santiago de Compostela.
Benedetto Ciccarone
ORDINE D’ARRIVO
1 Adam Hansen (Aus) Lotto Belisol 4:21:58
2 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano 0:00:05
3 Filippo Pozzato (Ita) Lampre-Merida
4 Yannick Martinez (Fra) Team Europcar
5 Michael Matthews (Aus) Orica Greenedge
6 Geoffrey Soupe (Fra) FDJ.fr
7 Paul Martens (Ger) Belkin Pro Cycling Team
8 Jasper Stuyven (Bel) Trek Factory Racing
9 Romain Hardy (Fra) Cofidis, Solutions Credits
10 Damiano Caruso (Ita) Cannondale
11 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
12 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
13 Peio Bilbao (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
14 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha
15 Rinaldo Nocentini (Ita) AG2R La Mondiale
16 Jonathan Castroviejo Nicolas (Spa) Movistar Team
17 Guillaume Levarlet (Fra) Cofidis, Solutions Credits
18 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team
19 Vincent Jerome (Fra) Team Europcar
20 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
21 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
22 Philip Deignan (Irl) Team Sky
23 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp
24 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
25 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
26 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka
27 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits
28 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
29 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team
30 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano
31 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp
32 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team
33 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo
34 Andrey Amador Bakkazakova (CRc) Movistar Team
35 Christopher Froome (GBr) Team Sky
36 Romain Sicard (Fra) Team Europcar
37 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky
38 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo
39 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo
40 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
41 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha
42 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
43 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
44 Maxime Mederel (Fra) Team Europcar
45 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits
46 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
47 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
48 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team
49 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits
50 Luis Leon Sanchez Gil (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
CLASSIFICA GENERALE
1 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 76:00:40
2 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:01:19
3 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:01:32
4 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha 0:02:29
5 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:03:15
6 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:06:52
7 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:06:59
8 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:09:12
9 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:09:44
10 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:09:45
11 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:12:49
12 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:14:15
13 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:18:15
14 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:20:05
15 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 0:21:55
16 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:22:10
17 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:22:33
18 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:30:16
19 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team 0:31:51
20 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:39:03
21 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:44:26
22 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:44:33
23 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo 0:46:09
24 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo 0:50:23
25 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:53:39
26 André Cardoso (Por) Garmin Sharp 1:01:25
27 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 1:02:01
28 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 1:03:31
29 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo 1:11:07
30 Jerome Coppel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 1:16:54
31 Andrey Amador Bakkazakova (CRc) Movistar Team 1:19:58
32 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 1:21:47
33 Jhoan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica Greenedge 1:22:55
34 Gorka Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 1:25:23
35 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team 1:27:38
36 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 1:27:39
37 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 1:28:23
38 Maxime Mederel (Fra) Team Europcar 1:29:47
39 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 1:31:34
40 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 1:32:25
41 Bart De Clercq (Bel) Lotto Belisol 1:32:28
42 Philip Deignan (Irl) Team Sky 1:33:16
43 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 1:35:17
44 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team 1:36:52
45 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 1:42:18
46 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 1:42:29
47 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 1:43:15
48 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha 1:43:38
49 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 1:46:05
50 Adam Hansen (Aus) Lotto Belisol 1:49:17

Hansen all'attacco nel finale della 19a tappa (foto Tim de Waele/TDW Sport)