TOP FIVE ALL’ATTACCO! LA SPUNTA ARU BRUCIANDO FROOME

settembre 11, 2014
Categoria: News

Chris Froome secondo all’arrivo di tappa e secondo in generale. Scavalcare Valverde rappresenta oggi per il keniano bianco il premio di consolazione. Fabio Aru conquista con autorità la frazione odierna, scatta deciso ai – 4, viene ripreso dopo poco da un Froome in netta crescita ma riesce prima a tenere sulle sfuriate del capitano del Team Sky e poi a sopravanzarlo poco prima del traguardo, andando così a bissare il successo conseguito nella frazione pirenaica

Il percorso proposto dagli organizzatori per la frazione odierna poteva essere definito piuttosto singolare, nel senso positivo del termine. I primi 130 Km di gara si snodavano, infatti, su strade costiere piuttosto tortuose ma sostanzialmente pianeggianti o comunque senza difficoltà altimetriche degne di nota. Nel finale, invece, il tracciato prevedeva la doppia ascesa al Monte Castrove, fondamentalmente una collina con i suoi 515 metri sul livello del mare, ma ciclisticamente una salita da non sottovalutare, sulla quale si aspettavano i big a darsi battaglia. Si trattava, infatti, di una ascesa con una pendenza media del 7% e punte al 15%; non si poteva definirla come un muro dato il chilometraggio contenuto ma non trascurabile: 6,5 Km.
In un simile quadro, la lotta per la vittoria di tappa poteva sembrare un discorso abbastanza aperto: certamente erano da inserire tra i favoriti i vari big che hanno dimostrato di essere forti in salita come Contador, Froome, Purito, Valverde e Aru. D’altro canto, non si potevano neppure trascurare uomini che, pur fuori classifica, si sono dimostrati battaglieri sulle strade di montagna, uomini come il nostro Caruso o come Anacona.
La maggiore insidia della prima parte era oggi rappresentata dalla possibilità di vento forte, mentre la seconda presentava la doppia ascesa in rapida successione.
La gara ha, comunque, avuto un andamento piuttosto tranquillo, con diversi tentativi di fuga che non hanno mai rappresentato una minaccia per la vittoria di tappa, poiché il gruppo non ha mai concesso un vantaggio interessante, andando a riprendere la prima fuga dopo soli 20 Km di gara. Più consistente il secondo tentativo di evasione che consentito a Luis Leon Sanchez, già leader della speciale classifica per gli scalatori, di incrementare ulteriormente il suo bottino, andando a scollinare in testa il Monte Castrove al termine della prima ascesa. Nel successivo tratto il tentativo si spegne definitivamente, Al traguardo volante con abbuoni posto ai – 8,5 Km accelera decisamente Chris Froome, alla caccia dell’abbuono che lo porterebbe al secondo posto, a pari tempo con Alejandro Valverde; viene preceduto proprio da un compagno di squadra del murciano, riuscendo comunque, in virtù del secondo posto, a rosicchiare 2 secondi agli avversari. I compagni di squadra del keniano bianco prendono decisamente in mano le operazioni, conducendo il gruppo fino alla prime rampe della salita finale, quando Le Mevel (Cofidis) decide di rompere gli indugi e partire all’attacco seguito da Sergio Paulinho (Tinkoff-Saxo) e Dmitry Kozontchuk (Katusha). Il tentativo di questi uomini si rivela effimero in quanto, ben presto, un cambio di ritmo degli uomini di classifica fa naufragare qualsiasi velleità dei tre di prendere il largo. Proprio al momento del ricongiungimento Warren Barguil (Giant-Shimano) parte in contropiede, ma anche questo tentativo dura poche centinaia di metri, in quanto il ritmo del gruppo dei migliori, condotto dai Katusha, è elevato e non permette a nessuno di conseguire un vantaggio gestibile. L’ultimo tentativo delle seconde linee vede protagonista Jérôme Coppel (Cofidis) che prova ai -5 all’arrivo, ma anche il francese è costretto in un batter d’occhio ad alzare bandiera bianca.
Poco dopo il cartello dei meno 4 prende forma l’attacco decisivo, quando dal gruppo dei migliori evade con una certa convinzione Fabio Aru, tanto che, approfittando di un momento in cui dietro si guardavano un po’ in volto, il sardo riesce subito a guadagnare una decina di secondi sul drappello della maglia rossa, ridotto ormai a poche unità. Accortosi della qualità dell’azione di Aru, Froome si produce in una delle sue proverbiali accelerazioni che lasciano sul posto Valverde e Purito, mentre Contador è sembrato abbastanza disinteressato ad una azione che, comunque, non poteva causargli alcun problema relativo al leaderato, mancando meno di 4 chilometri alla conclusione. Il ”Pistolero” si è quindi limitato a battezzare le ruote di Valverde e di ”Purito” Rodriguez; proprio il catalano, a circa un chilometro dal GPM, prova uno dei suoi micidiali scatti che ha come risultato quello di riportare il trio spagnolo a ridosso di Aru che, nel frattempo, era stato inesorabilmente raggiunto da un Froome che tentava di distanziare il più possibile Valverde.
Nonostante l’accelerazione davvero terribile di ”Purito”, a causa di palese mancanza di accordo tra di essi i tre spagnoli non riescono a chiudere su Froome e Aru, che si involano decisi verso il traguardo, posto circa un chilometro dopo il secondo scollinamento del Castrove. Allo sprint non c’è storia: già ai 200 metri Aru supera Froome che non sembra in vena di disputare la volata e conquista la seconda vittoria di tappa in questa Vuelta.
In classifica generale non cambia nulla, salvo il secondo posto che Froome conquista ai danni di Valverde con una azione che era nell’aria già dopo il primo scollinamento del Castrove, quando gli Sky si erano messi fare l’andatura. I distacchi al traguardo sono troppo contenuti rispetto a quelli della classifica per causare scossoni; il trio di casa paga 13 secondi più abbuoni a Froome ed Aru ed il vantaggio di Contador rimane molto buono. La sensazione era che il trio spagnolo potesse chiudere su Froome ed Aru; tuttavia, invece di organizzare l’inseguimento i tre connazionali si sono limitati a scattarsi nei denti l’un l’altro in modo insensato.
Considerando il chilometraggio limitato della crono conclusiva, si può affermare che solo una crisi di Contador nella tappa di montagna di sabato potrebbe portarlo giù dal gradino più alto del podio.
Gli ultimi quattro chilometri hanno visto i primi cinque della generale sfidarsi a viso aperto in un emozionante faccia a faccia. E’ apparso ancora una volta chiaro il crescendo di condizione di Chris Froome, che sembra ormai in grado di salire sul secondo gradino del podio a Santiago ai danni di Valverde, che non riesce a resistere alle accelerazioni del britannico. Per quel che riguarda le altre posizioni, invece, non cambia nulla anche perché gli attacchi così vicini al traguardo risultano radicalmente inidonei a mettere in discussione le posizioni d’onore, che si differenziano per scarti che superano il minuto. Nella terza settimana sarebbe legittimo attendersi che qualcuno dei protagonisti provi a giocarsi le proprie carte con un tentativo di più ampio respiro rispetto alle accelerazioni nel finale. Per chi avesse tali intenzioni rimane solo la tappa di montagna di sabato con diverse salite e con gli ultimi trenta chilometri davvero interessanti, che potrebbero anche riservare sorprese nel caso la corsa si dovesse accendere già sulla penultima asperità.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 3:47:17
2 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:00:01
3 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:00:13
4 Joaquím Rodríguez Oliver (Spa) Team Katusha
5 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo
6 Samuel Sánchez Gonzalez (Spa) BMC Racing Team 0:00:17
7 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:00:33
8 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:00:48
9 Damiano Caruso (Ita) Cannondale
10 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano
11 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka
12 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp
13 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team 0:01:12
14 Jérôme Coppel (Fra) Cofidis, Solutions Credits
15 Peio Bilbao (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
16 Romain Sicard (Fra) Team Europcar
17 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
18 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky
19 Maxime Medrel (Fra) Team Europcar 0:01:15
20 Jacques Janse van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 0:01:35
21 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:01:36
22 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo 0:02:04
23 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:02:24
24 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
25 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo 0:02:27
26 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:02:45
27 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:02:54
28 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:03:25
29 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:03:32
30 Chris Anker Sørensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:04:05
31 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 0:04:17
32 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha
33 Alessandro De Marchi (Ita) Cannondale 0:04:39
34 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 0:04:53
35 Bart De Clercq (Bel) Lotto Belisol
36 Andre Fernando S Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp
37 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team 0:05:49
38 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:39
39 Laurens ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:07:10
40 Andrey Amador Bikkazakova (Crc) Movistar Team
41 Gorka Izagirre Insausti (Spa) Movistar Team
42 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp
43 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:08:11
44 Dario Cataldo (Ita) Team Sky
45 Philip Deignan (Irl) Team Sky
46 Sergio Miguel Moreira Paulinho (Por) Tinkoff-Saxo
47 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 0:10:46
48 Jonathan Castroviejo Nicolas (Spa) Movistar Team
49 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha
50 Dmitry Kozontchouk (Rus) Team Katusha

CLASSIFICA GENERALE

1 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 71:38:37
2 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:01:19
3 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:01:32
4 Joaquím Rodríguez Oliver (Spa) Team Katusha 0:02:29
5 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:03:15
6 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:06:52
7 Samuel Sánchez Gonzalez (Spa) BMC Racing Team 0:06:59
8 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:09:12
9 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:09:44
10 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:09:45
11 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:12:49
12 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:14:15
13 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:18:15
14 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:20:05
15 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 0:21:55
16 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:22:10
17 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:22:33
18 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:30:16
19 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team 0:31:51
20 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:36:54
21 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:39:03
22 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:44:26
23 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo 0:46:09
24 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo 0:50:23
25 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:53:39
26 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:54:22
27 Andre Fernando S Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp 0:57:32
28 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 1:03:31
29 Chris Anker Sørensen (Den) Tinkoff-Saxo 1:08:54
30 Gorka Izagirre Insausti (Spa) Movistar Team 1:11:53
31 Johan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge 1:13:20
32 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 1:16:14
33 Jérôme Coppel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 1:16:54
34 Andrey Amador Bikkazakova (Crc) Movistar Team 1:19:58
35 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 1:20:12
36 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 1:21:47
37 Laurens ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team 1:27:17
38 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team 1:27:38
39 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 1:28:23
40 Bart De Clercq (Bel) Lotto Belisol 1:28:35
41 Maxime Medrel (Fra) Team Europcar 1:29:47
42 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 1:31:24
43 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 1:32:25
44 Philip Deignan (Irl) Team Sky 1:33:16
45 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 1:39:22
46 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 1:42:18
47 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 1:42:29
48 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha 1:43:38
49 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 1:46:05
50 Daniel Teklehaimanot (Eri) MTN – Qhubeka 1:47:28

Lurlo di Aru si eleva alto anche sul Monte Castrove (foto Bettini)

L'urlo di Aru si eleva alto anche sul Monte Castrove (foto Bettini)

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