E ALLA FARRAPONA IL ”PISTOLERO” SPARÃ’ UN COLPO DI CANNONE
Molto probabilmente passerà alla storia come la tappa decisiva della Vuelta 2014. Di certo era la più dura, con i suoi 5 colli da scalare e 3800 metri di dislivello da superare e questi numeri sono stati avvalorati dagli esiti di questa frazione, che ha visto in azione nei chilometri conclusivi i due nomi più ”gloriosi” del gruppo, il britannico Froome e lo spagnolo Contador. Ed è stato proprio quest’ultimo l’autore della stilettata decisiva, non il suo solito colpo da ”Pistolero”, ma una vera e propria cannonata, che lo ha portato a tagliare il traguardo della Farrapona con 15” su Froome e vantaggi più consistenti sugli altri rivali di classifica. Difficilmente, ora, la sua leadership potrà essere messa in discussione.
Ci si aspettava battaglia nella frazione odierna della Vuelta. E battaglia è stata. Ci si aspettavano distacchi tra i corridori di classifica. E distacchi ci sono stati. Ci si aspettava venissero fuori corridori di fondo. E sono venuti fuori. Non ha deluso le attese la sedicesima tappa, da San Martin del Rey Aurelio a La Farrapona, ed ha sicuramente appassionato un bel numero tifosi. Complice finalmente un’altimetria degna di un grande giro (si afftontavano cinque colli per 3.800 metri di dislivello), con poco respiro e grande agonismo, sin dalle prime battute.
La tappa, come spesso negli ultimi giorni, è partita velocissima, con tentativi e controffensive per formare la fuga di giornata, visto che nessuna squadra (soprattutto qulle dei pretendenti alla classifica generale) vuole commettere l’errore tattico di rimanere esclusa da una fuga troppo pericolosa. E’ stato così che sull’Alto de La Colladona si sono portati all’attacco nientemeno che Alberto Contador, Chris Froome e Alejandro Valverde. Indizio, questo, che oggi si sarebbe fatto sul serio. Questa fuga di lusso è stata comunque ripresa dal gruppo, tirato dalla Katusha di Rodriguez, e alla fine a sganciarsi definitivamente sono stati in 12: Dennis, Ten Dam, Sánchez, Kennaugh, Rovny, De Marchi, Sicard, Le Bon, Poels, Brambilla, Cunego e Bilbao.
Con la fuga che ha guadagnato un vantaggio di 7 minuti, è stata ancora la Katusha a prendere le redini del gruppo e ad imporre un ritmo discretamente elevato già sulla seconda salita di giornata, l’Alto Del Cordal. Il primo a farne le spese è stato Rigoberto Uran, evidentemente non al meglio in questa Vuelta. Con l’aiuto della squadra il colombiano è riuscito a rientrare in discesa, ma la sua giornata no culminerà con un distacco di quasi sedici minuti all’arrivo. Il vantaggio della fuga è andato lentamente ma inesorabilmente assottigliandosi, con anche la Sky che aveva preso a tirare il gruppo principale. Sul quarto colle di giornata, il Puerto de San Lorenzo, dalla fuga si sono avantaggiati De Marchi (Cannondale), e la coppia della Omega formata da Brambilla e Poels. Il trio è risucito a prendere il largo e quindi ad approcciare la salita finale con un vantaggio di circa due minuti sul gruppo. Trio che è subito diventato un duo, però, visto che una macchina della giuria si è avvicinata a Brambilla e gli ha notificato in diretta televisiva la sua espulsione dalla corsa. La decisione, alquanto eclatante, era stata causata da un diverbio avvenuto tra l’italiano e Rovny della Tinkoff sulla precedente salita, diverbio degenerato presto in un vero e proprio incontro di boxe tra i due corridori, i quali, per citare Oleg Tinkov, non hanno fortunatamente dovuto vedersela con Nacer Bouhanni. Purtroppo per entrambi, l’eccesso di agonismo è finito con l’espulsione dalla corsa.
Lungo la salita finale ai Lagos de Somiedo è stata la Sky a mettersi in testa al gruppo, formando il classico treno visto nei giorni migliori dei Tour de France dominati. Evidentemente Chris Froome si sentiva molto competitivo oggi. E lo ha dimostrato a 5 km dall’arrivo quando, spostatosi il suo ultimo vagone Nieve, si è prodotto in una letale accelerazione, la prima veramente decisiva di questa Vuelta. Letale per tutti, ma non per Alberto Contador, che, danzando sui pedali dietro al britannico, gli si è appicciato alla ruota e non l’ha più mollata. Il gap scavato dai capitani della Sky e della Tinkoff è stato subito molto profondo. I più immediati inseguitori, la coppia di “scattisti” formata da Valverde e Rodriguez, hanno quasi subito accusato un ritardo di 30″. A 6 chilometri dall’arrivo Froome e Contador hanno ripreso De Marchi, per poi staccarlo poco dopo. Fabio Aru ha fatto l’elastico dietro alla coppia Valverde-Rodriguez, faticando un pò a rientrare sugli spagnoli, mentre dietro gli altri uomini di classifica procedevano distanziati.
Là davanti Chris Froome ha continuato a menare duro, con lo sguardo spesso fisso sul computer e la mano a sistemare l’auricolare, ma qualche rara volta anche girandosi ad osservare il rivale spagnolo, un gesto che per il kenyano bianco probabilmente appartiene ad un ciclismo di altri tempi. La prestazione di Froome è stata notevole, ma alla portata di Alberto Contador, che a 1 chilometro dall’arrivo ha scalato un paio di rapporti e ha fatto un’accelerazione veramente micidiale ed emozionante, perfetta nella scelta del tempo e nell’esecuzione. Questo scatto ha proiettato il Pistolero direttamente sulla linea d’arrivo, dove, insieme all’immancabile colpo di pistola, ha messo una pietra decisiva per la conquista di questa Vuelta. A 15″ secondi è giunto Chris Froome, bravissimo ma battuto in questa “rivincita” dei ritirati eccellenti del Tour De France.
La vera sorpresa è stata trovare al terzo posto non Valverde & Company, bensì un immenso Alessandro De Marchi, che nel frattempo non si era demoralizzato per aver visto sfumare la vittoria di tappa, ma si era gestito in maniera eccellente, salvando un podio di tappa e confermandosi come un gran lottatore, oltre che un notevole scalatore.
A 55″ secondi è giunto Valverde, a 59″ Rodriguez, che vede così allontanarsi non solo la testa della classifica, ma anche il podio finale. A 1′06″ Fabio Aru, un pò in affanno, ma sempre da applaudire. Dietro il sardo gli altri uomini di classifica, con distacchi piuttosto importanti.
La tappa, dunque, non ha tradito le attese e probabilmente rimarrà come quella decisiva di questa Vuelta. La leadership di Contador sarà molto difficile da mettere in discussione, soprattutto se il Pistolero avrà una gamba come quella mostrata oggi. L’unico punto debole potrebbe essere la squadra, forse la più debole tra i “top team”, ma è altrettanto vero che il terreno a disposizione per inventare imboscate non è molto. il cammino per Santiago de Compostela, da oggi, è in lieve discesa per il Pistolero di Madrid.
Francesco Bertone
Mario Prato
ORDINE D’ARRIVO
1 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 4:53:35
2 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:00:15
3 Alessandro De Marchi (Ita) Cannondale 0:00:50
4 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:00:55
5 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha 0:00:59
6 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:01:06
7 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:01:12
8 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:01:22
9 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:01:43
10 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:01:48
11 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:01:51
12 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:02:00
13 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:02:11
14 Damiano Caruso (Ita) Cannondale
15 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:02:32
16 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 0:02:56
17 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo
18 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:03:06
19 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team 0:03:11
20 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:03:27
21 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:03:51
22 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:04:45
23 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 0:04:51
24 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:05:22
25 Gorka Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:05:44
26 Bart De Clercq (Bel) Lotto Belisol 0:05:57
27 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:06:37
28 Yannick Martinez (Fra) Team Europcar
29 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:08:36
30 Johan Le Bon (Fra) FDJ.fr
31 Andrew Talansky (USA) Garmin Sharp 0:09:16
32 Damiano Cunego (Ita) Lampre-Merida 0:09:28
33 Adam Yates (GBr) Orica Greenedge 0:10:33
34 Andrey Amador Bakkazakova (CRc) Movistar Team 0:10:57
35 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:11:43
36 Peter Kennaugh (GBr) Team Sky 0:14:34
37 Philip Deignan (Irl) Team Sky
38 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:14:57
39 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits
40 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
41 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team
42 Guillaume Levarlet (Fra) Cofidis, Solutions Credits
43 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo
44 Daniel Teklehaimanot (Eri) MTN – Qhubeka
45 Jose Rodolfo Serpa Perez (Col) Lampre-Merida
46 André Cardoso (Por) Garmin Sharp
47 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
48 Maxime Mederel (Fra) Team Europcar
49 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:15:29
50 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:15:46
CLASSIFICA GENERALE
1 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 63:25:00
2 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:01:36
3 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:01:39
4 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha 0:02:29
5 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:03:38
6 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:06:17
7 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:06:43
8 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:06:55
9 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:08:37
10 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:09:10
11 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:09:24
12 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:11:52
13 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:13:16
14 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:17:16
15 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:17:54
16 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:18:53
17 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:19:59
18 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 0:20:34
19 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:21:58
20 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:22:48
21 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:28:53
22 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team 0:30:52
23 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:35:44
24 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:40:22
25 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:41:32
26 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo 0:41:41
27 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:45:09
28 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo 0:45:32
29 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:50:48
30 Jhoan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica Greenedge 0:52:22
31 André Cardoso (Por) Garmin Sharp 0:52:30
32 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:52:37
33 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:53:14
34 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo 1:03:29
35 Gorka Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 1:04:59
36 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 1:10:33
37 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 1:12:15
38 Andrey Amador Bakkazakova (CRc) Movistar Team 1:12:39
39 Jerome Coppel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 1:15:33
40 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team 1:15:43
41 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 1:17:18
42 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 1:18:41
43 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 1:18:44
44 Philip Deignan (Irl) Team Sky 1:20:41
45 Bart De Clercq (Bel) Lotto Belisol 1:21:31
46 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team 1:22:02
47 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 1:23:02
48 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 1:25:19
49 Maxime Mederel (Fra) Team Europcar 1:28:23
50 Adam Hansen (Aus) Lotto Belisol 1:28:34

Contador al traguardo dei Lagos di Somiedo, al termine di quella che si annuncia come la tappa decisiva della Vuelta 2014 (foto Bettini)