RISOUL, ADDIO ALLE ALPI: LA CORSA È UNA LOTTA, NIBALI UNA ROCCIA

luglio 20, 2014
Categoria: News

Il tappone alpino prospetta una gara di ardua gestione: partenza all’insù, molto dislivello in non troppi km, poca pianura per controllare. Scappa una fuga di lusso, scoppiano risse (reali o metaforiche) in gruppo, ma Nibali rimane imperturbabile.

Partenza al fulmicotone su un dentello presso Grenoble, e nei primi falsopiani verso Bourg-D’Oisans. Nonostante la strada tutt’altro che pianeggiante la prima mezzora di corsa vola ai 47 km/h di media. Aria alpina d’alta quota, non proprio fresca ma più frizzante di ieri, aria di tappone con lunghe salite piuttosto pedalabili, insomma aria di fuga con tutte le finestre spalancate da un padrone benigno. Ma quando da quella finestra così invitante vogliono scappare tutti, la corsa diventa una ressa da discoteca. E infatti la prima azione a prendere margine include ben quaranta atleti, tra cui… Vincenzo Nibali. Niente sorprese, niente maxifughe, questo il messaggio della maglia gialla: se sperate di pizzicarmi distratto non avete capito con chi avete a che fare. Quando la gara diventa mischia, le doti da corridore da classiche del siciliano vengono a galla, e non capiterà tanto facilmente di trovarlo incastrato in qualche retrovia.

Alla fine se ne vanno in diciassette, e la qualità dell’assortimento è altissima: i due “capitani” subentrati in Tinkoff, benché entrambi fuori classifica (Roche e Majka) e i due che nelle stesse condizioni ha la Sky (Thomas e Nieve), stante la definitiva debacle di Porte. Altre presenze notevoli sono quella della coppia Liquigas con De Marchi, ancora una volta combattivo fino allo stremo, e Sagan, che lascia qualche dubbio sulla sensatezza di estenuarsi oggi e non provare invece a scommettere su una vittoria della più adeguata tappa di domani. Il vivace Serpa per la Lampre (bandiera bianca ufficiale sui sogni di classifica generale per Rui Costa, nal mandare in caccia di tappe un fedele gregario da salita?), il promettente Yates, Riblon in cerca della forma dell’anno passato, e altri. Su tutti, Purito Rodriguez, voglioso di riprendersi a pieno titolo, e non solo in prestito, la maglia a pois.

Sembrerebbe fatta, con cotanta classe in avanscoperta, ma l’Astana non scioglie completamente le riserve e le briglie, così il distacco non lievita. Il vero problema è poi l’intervento di altri team, come la NetApp che difende la decima piazza di König collaborando in zona Lauteret, e poi la Ag2R che prende di mira l’Izoard per mettere in difficoltà Pinot, nello scontro franchicida tra giovani promesse.

Frattanto, Sagan si prende il traguardo intermedio, e Joaquim Rodriguez i due Gpm, scavalcando Nibali ma vedendosi tallonato, tanto sui passi come in classifica, da un Majka sempre meno scontento di essere stato coscritto per il Tour, con il Giro nelle gambe (chiamata di emergenza a causa dei problemi di Kreuziger, il polacco se ne uscì con un “sono stanco morto, certo che la squadra a farmi fare altre settimane proprio non mi vuole bene!”).

Il forcing dell’Ag2R sull’Izoard trova una ragion d’essere in un bell’attacco collettivo in discesa, sperando di cogliere in castagna Pinot nel terreno a lui meno congeniale. Pinot, in effetti, fa l’elastico, ma non molla. Sono però energie fisiche e mentali assai preziose che se ne vanno. Le schermaglie stavolta lasciano appiedati diversi capitani, da Van den Broeck a Van Garderen, mentre Nibali, attentissimo, e su un terreno a lui tutt’altro che sgradito, non si smuove dalle prime posizioni. Il gruppetto dei big è in questo momento ridotto a 14 unità. C’è Fuglsang , mentre Scarponi traballa in affanno e rientra con qualche attimo di ritardo (con Pinot e Mollema). Entrambi i luogotenenti Astana, però, cederanno sulle primissime rampe dell’ultima ascesa.

Salita poco meno lunga di quella di ieri, ma più pedalabile: il ricongiungimento operato dalle truppe BMC e Lotto ha rinfoltito i ranghi e se partisse qualche azione pericolosa Nibali potrebbe essere allo scoperto, paradossalmente proprio per la minor selettività del terreno. Qui, tuttavia, si coglie forse il senso del colpo assestato seccamente ieri: il timore di fungere da trampolino per un Vincenzo così dominante pervade probabilmente i pensieri di molti.

In testa alla corsa, a un minutino scarso, si avvia la giostra degli allunghi e dei controallunghi: prima va De Marchi, poi Serpa, poi Majka, poi Rodriguez. Partono, si raggiungono, si superano, e dagli e ridagli al crivello, alla fine ne vien fuori in solitaria l’uomo più in forma: è Majka, che nonostante tante belle e convincenti prestazioni nei Grandi Giri, soprattutto per un atleta così giovane, non aveva ancora vinto una corsa come professionista. Oggi è la sua giornata: profondendo uno sforzo estremo, con i lineamenti distorti dalla fatica (proprio lui che al Giro era apparso imperturbabile nelle buone quanto nelle cattive giornate), difende il suo vantaggio e taglia per primo il traguardo.

Dietro, ai -5km dal traguardo, si muove Rolland, poi parte Peraud. Nibali ci pensa un attimo, quindi decide: quando il gruppo transita ai meno quattro, scivola via incontrastato con la leggerezza e facilità che ha sempre contraddistinto i suoi attacchi finora, scorrendo su per la salita come il suo totem dall’idrodinamica letale. Proprio come uno squalo sembra non potersi fermare, questo Nibali, “gli scappa la gamba”, e quasi – pur con lo spirito di tifoseria che sentiamo verso di lui – ci spaventa l’idea che possa lanciarsi a collezionare un’altra tappa. Non aggiungerebbe molto al suo sovrano controllo della corsa, e anzi se l’Astana scricchiola le alleanze serviranno parecchio.

Per fortuna, Vincenzo oggi non vuole strafare. Non passeggia certo, dietro c’è gente da distanziare, e – come ribadito in conferenza stampa – la tappa Majka se l’è sudata con pieno e grandissimo merito. Ma quando Peraud, ripreso, gli si piazza a ruota, Nibali non dà segno di volersene disfare, benché il francese sia in classifica. Chiede perfino un po’ di collaborazione… comprensibilmente negata. È così che Majka approda al suo primo traguardo da vincente, ed è così esausto da non riuscire neppure a esultare. Poco male, avrà altre occasioni in futuro, questo è indubbio.

Nibali, come accennato, è meno cannibale, ma quando Peraud accenna a scattargli in faccia, con una “valverdata” antologica, non c’è altro da fare che rimetterlo al suo posto, tanto più che il transalpino è pure in classifica!

La corsa, così lineare davanti, è furibonda dietro. Valverde tentenna, e tutti gli danno addosso. Pinot e Bardet che poco fraternamente si scannano (il secondo cercando di vendicarsi del primo per ieri) giungono a un mezzo minuto da Nibali; subito dietro di loro un generosissimo Van Garderen, che ha tirato da solo il gruppo dei migliori per gran parte dell’ascesa. Quindi onesti comprimari, come Schleck e Ten Dam, poi König che pian pianino risale la generale giustificando gli sforzi del team. Il resto, a cominciare da Valverde, a un minuto o più da Nibali, con Mollema che incassa un duro colpo e Van den Broeck e Rui Costa che crollano quasi allo sbando.

Il Tour esce dalle Alpi sconquassato, ma nelle mani di un tiranno: che, forse, ora può iniziare a gestire la corsa da “despota illuminato”.

Gabriele Bugada

ORDINE D’ARRIVO

1 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 5:08:27
2 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:00:24
3 Jean-Christophe Péraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:26
4 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:00:50
5 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
6 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:00:54
7 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:01:01
8 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling 0:01:07
9 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura 0:01:20
10 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:01:24
11 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing
12 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar
13 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:02:18
14 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:02:34
15 John Gadret (Fra) Movistar Team 0:02:37
16 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling 0:02:40
17 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 0:02:44
18 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr 0:03:09
19 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha
20 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:03:20
21 Simon Yates (GBr) Orica Greenedge 0:03:25
22 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling 0:03:31
23 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:03:57
24 Rui Alberto Costa (Por) Lampre – Merida 0:04:46
25 Tony Gallopin (Fra) Lotto-Belisol 0:04:59
26 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol
27 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:05:16
28 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 0:06:17
29 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:06:37
30 Mikel Nieve Iturralde (Spa) Team Sky
31 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:06:52
32 Alessandro De Marchi (Ita) Cannondale 0:06:55
33 José Serpa (Col) Lampre – Merida 0:07:08
34 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team
35 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:07:30
36 Benjamin King (USA) Garmin – Sharp 0:08:55
37 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:09:07
38 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:10:13
39 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team 0:10:18
40 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
41 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team
42 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano
43 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team
44 Jesus Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:10:27
45 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma-Quick Step 0:10:57
46 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma-Quick Step
47 Jérôme Pineau (Fra) IAM Cycling
48 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 0:11:36
49 José Joaquin Rojas Gil (Spa) Movistar Team 0:12:48
50 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:12:59

CLASSIFICA GENERALE

1 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 61:52:54
2 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:04:37
3 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:04:50
4 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:05:06
5 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:05:49
6 Jean-Christophe Péraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:08
7 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling 0:08:33
8 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura 0:09:32
9 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling 0:10:01
10 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:10:48
11 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol 0:11:02
12 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:11:10
13 Rui Alberto Costa (Por) Lampre – Merida 0:12:57
14 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:14:37
15 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:16:03
16 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:19:12
17 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma-Quick Step 0:19:24
18 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:20:18
19 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:21:00
20 Mikel Nieve Iturralde (Spa) Team Sky 0:21:04
21 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling 0:22:30
22 Christopher Horner (USA) Lampre – Merida 0:23:59
23 John Gadret (Fra) Movistar Team 0:32:55
24 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:39:12
25 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 0:41:28
26 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team 0:45:33
27 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:48:00
28 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma-Quick Step 0:49:03
29 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:50:17
30 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano 0:52:08
31 Tony Gallopin (Fra) Lotto-Belisol 0:52:10
32 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:53:05
33 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 1:06:28
34 Bram Tankink (Ned) Belkin Pro Cycling 1:08:30
35 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr 1:11:33
36 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 1:11:34
37 Tony Martin (Ger) Omega Pharma-Quick Step 1:14:09
38 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 1:16:59
39 José Joaquin Rojas Gil (Spa) Movistar Team 1:19:49
40 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 1:22:19
41 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 1:24:26
42 Michal Golas (Pol) Omega Pharma-Quick Step 1:25:19
43 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 1:25:27
44 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 1:25:51
45 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 1:27:22
46 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 1:28:23
47 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 1:29:36
48 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo 1:31:52
49 Paul Voss (Ger) Team Netapp-Endura 1:32:09
50 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 1:33:50

Majka vince il tappone di Risoul (foto Bettini)

Majka vince il tappone di Risoul (foto Bettini)

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