TOUR 2011: SE IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO

gennaio 26, 2010
Categoria: News

Presentato il “Grand Départ” dell’edizione 2011 del Tour de France. Si partirà sabato 2 luglio dalla Vandea, con start sullo spettacolare Passage du Gois e finale in lieva ascesa per la prima frazione, sul Mont des Alouettes. Cronosquadre a Les Essarts e poi probabile navigazione verso i lidi del nord. Nel frattempo notizie da sollucchero sono giunte dall’arco alpino…

Foto di copertina: il Passage du Gois all’alba (http://www.metrophotochallenge.com)

Se il buongiorno si vede dal mattino, allora anche l’edizione del Tour che si celebrerà nel 2011, il cui “Grand Départ” è stato annunciato stamattina a Les Herbiers, presenterà un tracciato che farà luccicare gli occhi agli irriducibili estimatori delle salite. Infatti, non era mai successo che la prima frazione della Grand Boucle finisse in vetta a un monte. Certo i 220 metri scarsi del Mont des Alouettes, storica elevazione della Vandea, fanno sorridere (e con essi anche i 3 Km al 3,7% dell’ascesa) ma se questa particolare coincidenza ispirasse agli organizzatori un’edizione montanara, gli scalatori avranno di che fregarsi le mani e, in effetti, le prime anticipazioni che arrivano dall’arco alpino fanno ben sperare.
L’ufficialità per ora riguarda solo le prime giornate d’un Tour che per la quarta volta scatterà dalla storica regione della Vandea. La notizia girava nell’ambiente già da parecchio tempo poiché le ultime tre partenze erano rigorosamente avvenute con scadenza sesennale: nel 1993 e nel 1999 prologo a Le Puy du Fou (sede della presentazione ufficiale delle squadre l’anno prossimo), nel 2005 cronometro lunga sull’isola di Noirmoutier. Per una sorta di “sillogismo temporale” si era ipotizzato che anche nel 2011 il Tour sarebbe scattato da quei lidi e così sarà.
Il quartiertappa sarà aperto mercoledì 29 giugno a Les Herbiers e il sabato successivo, 2 luglio, la prima frazione prenderà il via ricalcando le rotte del 2005: nei primi chilometri della tappa d’apertura si ripercorreranno le strade dell’isola di Noirmoutier, trasferendosi da Fromentine (frazione di La Barre-de-Monts) al famigerato Passage du Gois, al cui imbocco si transiterà sotto il “chilometro 0”. Una partenza a effetto, dunque, quella riservata ai partecipanti al Tour che, a gruppo compatto, dovranno pedalare su quella viscida stradina in pavè che è possibile percorrere solo per poche ore il giorno, quando non è sommersa dalla marea. Una soluzione adottata dagli organizzatori nella speranza che sul Gois non accada l’ecatombe del 1999, la maxi caduta di gruppo che costò ben 6 minuti di ritardo allo svizzero Alex Zülle: un evento che influì non poco sullo svolgimento del primo Tour di Armstrong, se si pensa che Zülle alla fine si piazzò secondo a 7’37”.
Come dicevamo, questa tappa terminerà sul “monte delle allodole” al termine d’un tracciato vallonato di 180 Km, caratterizzato dal traguardo posto in cima a una breve e facile rampetta, com’era successo anche a Plumelec nella prima frazione del Tour 2008, pure partito senza compiere il classico prologo. L’indomani si disputerà a Les Essarts la prima frazione importante, una cronometro a squadre atipica per gli standar della Grand Boucle: si gareggerà su di un circuito pianeggiante di 23 Km, una distanza che era solita nei Tour degli anni ’60-’70, prima che gli organizzatori sposassero la filosofia di chilometraggi “monstre”.
Il mattino del 4 luglio il Tour lascerà la Vandea muovendo da Olonne-sur-Mer e poi… entriamo nel campo dei “rumeurs”. La lista dei municipi che hanno avanzato la propria candidatura per accogliere una tappa è già lunga e, considerando la collocazione geografica dei comuni presenti, vien subito da pensare che il tracciato del Tour andrà verso nord, verso il dipartimento delle Deux-Sèvres, verso Chateaulin, Avranches, Lisieux e Le Mans, che già aveva richiesto il Tour per il 2010, proponendo d’effettuare una cronometro sul circuito motoristico Bugatti.
Latitano le notizie dai Pirenei che, considerato il disegno del prossimo Tour, dovrebbe essere affrontati prima delle Alpi, dove si stapperà lo champagne per celebrare un altro anniversario: dopo il centenario del Tourmalet, nel 2011 si festeggerà quello della prima scalata del Galibier, che le anticipazioni danno per probabile in una tappa con partenza dall’Italia e arrivo a Serre Chevalier, dopo aver scalato il Moncenisio. Stando alle voci quella sarà soltanto la terza frazione d’un poker di tappe che sarà inaugurato dall’arrivo in salita a Risoul (a settembre sede di tappa al Tour de l’Avenir; prove generali di Grand Boucle?); a seguire la tappa in Italia (Pinerolo? Finestre?) e poi, dopo Serre Chevalier, il mitico approdo dell’Alpe d’Huez, che a giugno 2010 accoglierà per la prima volta nella storia una tappa del Criterium del Delfinato (corsa, tra l’altro, recentemente passata di mano e acquistata proprio da ASO, l’ente organizzatore del Tour de France).
Forse l’alba di quel mattino è già spuntata….

Mauro Facoltosi

La planimetria del Grand Départ 2011 (www.letour.fr)

La planimetria del Grand Départ 2011 (www.letour.fr)

Comments

One Response to “TOUR 2011: SE IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO”

Trackbacks

Check out what others are saying about this post...
  1. [...] Per approfondire consulta la fonte:  TOUR 2011: SE IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO : Il Ciclismo [...]



Commenta la notizia