ATTENTI ALL’OMLOOP! VINCE STANNARD, BELGI SCONFITTI, ITALIANI NON PERVENUTI
La stagione del pavè inizia nel migliore dei modi per il Team SKY, che consegna la corsa belga per la prima volta nelle mani della Gran Bretagna, grazie a Ian Stannard, abile a battere in una volata a due Greg Van Avermaet. La corsa, caratterizzata da una fuga di otto ciclisti, si decide negli ultimi 30 km dopo che attacchi e contrattacchi si sono alternati sotto la pioggia.
La stagione del ciclismo su strada inizia a entrare nel vivo, come ogni anno, tra la fine di Febbraio e l’inizio di Marzo. Ecco quindi che la Omloop Het Nieuwsblad, gloriosa corsa belga giunta alla sua 67° edizione, raccoglie il testimone da corse finora disputatesi in luoghi caldi ed assolati (Oceania, Sud America e Penisola arabica) e offre il consueto panorama dell’Europa Continentale con cielo plumbeo, vento, pioggia, freddo e fango. Ma è soprattutto il pavè, unito agli insidiosi muri delle strade belghe, a caratterizzare questo tipo di corse e a far tastare quasi con mano la loro durezza. Il detentore Luca Paolini partiva oggi col dorsale numero uno, ma già alla partenza di Gand i migliori ciclisti da classiche di un giorno erano lì pronti a sfidarsi per ottenere un buon risultato e migliorare la preparazione per corse ancora più prestigiose che verranno nel prossimo futuro. Tra questi, Tom Boonen era sicuramente tra i più attesi, anche perché il campione belga non ha mai vinto questa corsa e poteva contare su una Omega Pharma tutta per lui. Altri ciclisti da tenere d’occhio erano, tra gli altri, Vanmarcke, Hushovd, Van Avermaet, Chavanel, Boom, Roelandts, Langeveld, insomma tutta gente che ha già dimostrato di saperci fare coi muri e col pavè. La fuga di giornata riusciva a prendere quota dopo circa 20 km ed era composta da otto ciclisti: Cyril Lemoine (Cofidis), Frederik Veuchelen (Wanty), Stijn Steels (Topsport), Maciej Paterski (CCC), Christophe Laborie (Bretagne-Séché Environnement), Andreas Schillinger (Netapp), Aliaksandr Kuchynski (Katusha) e Ramon Sinkeldam (Giant Shimano). Il gruppo, controllato nelle posizioni di testa principalmente dalla Omega Pharma, lasciava fare e il vantaggio della fuga si stabilizzava intorno ai 3 minuti quando mancavano un centinaio di chilometri alla conclusione. In testa al gruppo si facevano vedere corridori di altre squadre anch’esse interessate a non far dilatare troppo il vantaggio della fuga. In particolare uomini della SKY, della Belkin e della FDK raggiungevano l’Omega in testa al gruppo per dare i cambi nel tentativo, ancora blando, di inseguimento. In seguito ad una caduta era costretto a ritirarsi il primo pesce grosso: si trattava di Thor Hushovd, vincitore della Omloop Het Nieuwsblad nel 2009. Infatti, doveva essere capitato qualcosa tra le fila della BMC poiché nel gruppo non si vedevano, almeno nelle posizioni avanzate, le maglie rosso nere. Nel frattempo l’azione del gruppo si faceva sempre più incisiva. Il pavè, unito alla pioggia che era iniziata a scendere, lieve ma costante, iniziava farsi sentire nelle ruote dei ciclisti e il ritmo imposto ora da FDJ e Belkin iniziava a spezzettare il gruppo. Luca Paolini doveva mettere il piede a terra per un veloce cambio di bicicletta, quando all’arrivo mancavano poco più di 60 km e il vantaggio della fuga era ormai sceso a poco meno di 2 minuti. Anche i muri – 10 in totale – che iniziavano a susseguirsi davano un ulteriore idea della durezza della corsa. Dopo il Kruisberg, ecco il Taaienberg ed ecco i primi veri attacchi del gruppo. Wynants, Stannard e Vanmarcke prendevano qualche metro di vantaggio sul gruppo principale. Si formava un secondo gruppetto comprendente, tra gli altri, Terpstra, Le Bon e Devenyns. Gli attacchi continuavano e il gruppo raggiungeva la fuga quando mancavano poco più di 50 km all’arrivo. Il ritmo imposto dalla Belkin e dall’Omega riduceva il gruppo ad una trentina di ciclisti ai meno 50, mentre altri attacchi – i più convinti di Chavanel, Boasson Hagen e di Van Avermaet – continuavano ad alternarsi in testa, in corrispondenza del transito sul Leberg. Sul successivo muro, il Molenberg, un attacco deciso di Démare, Boom, Boasson Hagen, Terpstra, Offredo, E. Garcia e Van Bilsen spezzettava ancora di più il gruppo di testa, con la BMC dietro a inseguire. La corsa era ormai entrata nel vivo con attacchi e contrattacchi sempre più frequenti. Ai meno 25 il gruppetto di testa era formato da soli tre uomini – Terpstra, Boasson Hagen e Boo – che avevano più di 40 secondi su ciò che restava del gruppo, tirato da BMC e Garmin. Boom doveva arrendersi a una foratura e dava via libera alla coppia Terpstra-Boasson Hagen che cercavano di resistere con le unghie e con i denti al ritorno del gruppo, adesso a poco più di 30 secondi. Ai meno 14 i due di testa venivano ripresi e iniziavano altri attacchi. Tra questi, si segnalava una sparata del generoso e sempre presente Van Avermaet, seguito Stannard. Era una coppia ben assortita che dava la sensazione di poter arrivare fino alla fine, mantenendo un vantaggio che pian piano cresceva. Alle loro spalle, infatti, la stanchezza si faceva sentire, poiché sia Boasson Hagen che Terpstra avevano già speso molte energie nel loro precedente tentativo di attacco e la pioggia, che non accennava a diminuire, rendeva la corsa sempre più dura. La volata tra il belga e l’inglese era il giusto epilogo e Stannard partiva lungo ai meno 300 mantenendo un vantaggio di circa mezza bici sul traguardo, battendo così Van Avermaet e consegnando alla Gran Bretagna la prima vittoria nella Omloop Het Nieuwsblad. A 24 secondi il gruppetto degli inseguitori era regolato in terza posizione da Boasson Hagen, che anticipava nell’ordine Vanmarcke e Terpstra. Una top five di tutto rispetto che comprendeva tre ciclisti belgi su cinque. Per la cronaca, il primo italiano era Kristian Sbaragli, addirittura 36°, mentre i 59 ritirati, tra cui Paolini, la dicono lunga su quanto sia stata dura questa corsa.
Antonio Scarfone
ORDINE D’ARRIVO
1 Ian Stannard (GBr) Team Sky 4:49:55
2 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
3 Edvald Boasson Hagen (Nor) Team Sky 0:00:24
4 Sep Vanmarcke (Bel) Belkin-Pro Cycling Team
5 Niki Terpstra (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
6 Jean-Pierre Drucker (Lux) Wanty – Groupe Gobert 0:01:34
7 Taylor Phinney (USA) BMC Racing Team
8 Dries Devenyns (Bel) Team Giant-Shimano
9 Egoitz Garcia Echeguibel (Spa) Cofidis, Solutions Credits
10 Arnaud Demare (Fra) Fdj.fr
11 Luke Rowe (GBr) Team Sky
12 Sebastian Langeveld (Ned) Garmin Sharp
13 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Belisol
14 Stijn Vandenbergh (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
15 Zico Waeytens (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
16 Jelle Wallays (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
17 Johan Le Bon (Fra) Fdj.fr 0:01:41
18 Lars Boom (Ned) Belkin-Pro Cycling Team
19 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:02:47
20 Yoann Offredo (Fra) Fdj.fr
21 Edward Theuns (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:03:43
22 Aliaksandr Kuchynski (Blr) Team Katusha
23 Christophe Laborie (Fra) Bretagne – Seche Environnement
24 Laurens De Vreese (Bel) Wanty – Groupe Gobert
25 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale
26 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
27 Gerald Ciolek (Ger) MTN – Qhubeka
28 Koen De Kort (Ned) Team Giant-Shimano 0:03:46
29 Zdenek Stybar (Cze) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
30 Maarten Wynants (Bel) Belkin-Pro Cycling Team
31 Gatis Smukulis (Lat) Team Katusha
32 Björn Leukemans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
33 Tom Boonen (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
34 Martin Reimer (Ger) MTN – Qhubeka 0:09:14
35 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Belisol
36 Kristian Sbaragli (Ita) MTN – Qhubeka
37 Tom Van Asbroeck (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
38 Stig Broeckx (Bel) Lotto Belisol
39 Pim Ligthart (Ned) Lotto Belisol
40 Clément Koretzky (Fra) Bretagne – Seche Environnement
41 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team
42 Jos Van Emden (Ned) Belkin-Pro Cycling Team
43 Kiryll Pozdnyakov (Rus) Rusvelo
44 Ignatas Konovalovas (Ltu) MTN – Qhubeka
45 Kenneth Van Bilsen (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
46 Martin Elmiger (Swi) IAM Cycling
47 Raymond Kreder (Ned) Garmin Sharp
48 Bert De Backer (Bel) Team Giant-Shimano
49 Maciej Paterski (Pol) CCC Polsat Polkowice
50 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Belisol

La grinta sui volti di Stannard e Van Avermaet, impegnati nello sprint decisivo (foto AFP)