SERPA, CHE SERPE! AL COLOMBIANO IL TROFEO LAIGUEGLIA
Una tattica attendista premia il ciclista colombiano della Lampre – Merida, abile a sfruttare il lavoro del tedesco Sinkewitz e capace di infilarlo sul traguardo di Alassio. Terzo Andrea Pasqualon che regola a 12 secondi il gruppo degli inseguitori, incapace di raggiungere il duo di testa nel tratto pianeggiante del finale di corsa, caratterizzata da una fuga iniziale a quattro.
La 51° Edizione del Trofeo Laigueglia torna a parlare straniero. Dopo Ignatiev nel 2007, la vittoria aveva arriso per sei volte di fila a ciclisti italiani. Oggi Josè Serpa, colombiano della Lampre – Merida, coglie una vittoria che sottolinea la forza della sua squadra, avente ai nastri di partenza anche Cunego e Ulissi. Un percorso leggermente modificato, quello del 2014, a causa delle copiose piogge di qualche tempo fa che hanno imposto la chiusura del tratto della Via Aurelia in corrispondenza di Capo Mele. La corsa era stata resa comunque impegnativa dalla doppia scalata della Cima Paravenna, del Passo Balestrino, del Testico e dell’ascesa finale di Capo Santa Croce prima degli ultimi dieci km pianeggianti verso Laigueglia. E la corsa, dopo le prime schermaglie, aveva assunto una fisionomia ben precisa già dopo una ventina di chilometri, con la formazione di una fuga composta da Simone Petilli (Area Zero), Songezo Jim (MTN Qhubeka), Robinson Eduardo Chalapud (Colombia) e Christophe Laborie (Bretagne-Séché Environnement) che prendeva slancio tra la prima scalata della cima Paravenna e il passo del Balestrino. Il vantaggio massimo del gruppo di testa arrivava a essere di sette minuti, ma dietro Lampre – Merida e Neri Sottoli-Yellow Fluo erano in testa al gruppo a controllare la situazione. La fuga perdeva l’apporto di Songezo Jim lungo la salita di Colla Micheri e i fuggitivi venivano ripresi definitivamente a 48 km dall’arrivo. Una nuova azione era quindi messa in atto da Matteo Rabottini (Neri Sottoli-Yellow Fluo), dal tedesco Patrick Sinkewitz (Meridiana Kamen) e dal colombiano José Serpa (Lampre-Merida) lungo la seconda scalata della Cima Paravenna. Rabottini, però, non riusciva a mantenere il ritmo degli altri due, mentre dietro il gruppo si frazionava in diversi tronconi. Lungo la discesa Sinkewitz e Serpa costruivano le basi per il loro arrivo indisturbato sul traguardo di Laigueglia, poiché accumulavano un vantaggio che si aggirava sul minuto e dieci secondi. A una ventina di chilometri dall’arrivo e con il gruppo inseguitore ridotto a poco più di venti unità , veniva in aiuto del duo di testa anche una situazione meteo favorevole, poiché il vento, seppur leggermente contrario, non era così ‘cattivo’ da far perdere loro troppo terreno; la buona condizione sul passo – soprattutto del tedesco, spesso davanti a tirare – favoriva specialmente Serpa il quale si limitava a dare cambi brevi, mentre la rincorsa del gruppo vedeva soprattutto Cannondale e Vini Sottoli a darsi il cambio in un disperato tentativo di inseguimento. La coppia in testa transitava sotto il triangolo rosso dell’ultimo km con una trentina di secondi di vantaggio sul gruppo. Era ormai un discorso tra loro due: Sinkewitz cercava così di anticipare Serpa a meno duecento metri dall’arrivo, dopo l’ultima curva a destra, confidando in una volata lunga, ma il colombiano non si faceva sorprendere e passava il tedesco ai meno trenta, andando a vincere in scioltezza il primo Trofeo Laigueglia della sua carriera. Sinkewitz però non ci stava ed esibiva un plateale gesto di disapprovazione con un doppio pollice verso all’indirizzo del colombiano (i due, poi, faranno pace sul podio). La volata del gruppetto, a dodici secondi, era vinta da Andrea Pasqualon che bruciava per un nonnulla Sonny Colbrelly; Quinto, sempre presente in questo genere di corse, Diego Ulissi, in una top ten che vedeva la presenza di altri cinque italiani (nell’ordine Villella, Montaguti, Marcato, Rabottini e Pellizotti). I prossimi appuntamenti, nel calendario italiano, sono adesso concentrati ad inizio Marzo, quando GP di Camaiore, Strade Bianche e Roma Maxima saranno degli ottimi banchi di prova prima della Tirreno Adriatico e della Milano-Sanremo.
Giuseppe Scarfone

La volata contestata di Serpa sul traguardo di Laigueglia (foto Bettini)