CABRACADABRA VALVERDE. TRIS E VITTORIA SEMPRE PIU’ VICINA
Il murciano non fa sconti nella seconda tappa della Vuelta a AndalucÃa e conquista la sua terza vittoria su tre nella breve corsa spagnola con uno scatto bruciante con cui anticipa Luis Leon Sanchez e Navarro. Quarta posizione per Scarponi, primo degli italiani anche in classifica generale (9°). La bagarre si scatena lungo la salita finale al Santuario della Vergine della Sierra di Cabra con il gruppo che raggiunge gli ultimi superstiti della fuga iniziale composta da sette ciclisti. Ci prova la SKY con tutti gli uomini a disposizione per Porte, ma l’australiano dovrà accontentarsi del quinto posto.
La seconda tappa della Vuelta a AndalucÃa conferma l’ottimo stato di forma di Alejandro Valverde. Il capitano e uomo simbolo della Movistar vince anche oggi dimostrando, dopo prologo a cronometro e arrivo da finisseur nella breve ma ripidissima ascesa nella tappa di ieri, di saperci fare anche in una salita più impegnativa, lunga e dalle pendenze costanti come quella che ha portato al santuario della Vergine della Sierra di Cabra, dove era posto l’arrivo. I 197 km della tappa di oggi hanno ricalcato più o meno fedelmente lo stesso copione già visto in quella di ieri, con un gruppetto di fugaioli agevolmente controllato dalle squadre dei primi in classifica generale. Dopo una quindicina di chilometri riuscivano a staccarsi in sette, Samoilau (CCC), Zeits (Astana), Simón (Ecuador), Irizar (Trek), Geschke (Giant-Shimano), Wellens (Lotto-Belisol) e Zingle (Cofidis). Il massimo vantaggio della fuga si aggirava intorno ai cinque minuti dopo circa 60 km, con il gruppo che iniziava a prendere le misure e dava una prima accelerazione lungo i due GPM di terza categoria dell’Alto de Carcabuey e dell’Alto de Mojon, quando mancavano una novantina di chilometri all’arrivo. Su entrambi i GPM il primo a transitare era Geschke, buon passista tedesco che già si era fatto notare con un nono posto nel prologo iniziale a cronometro. A 50 km dall’arrivo la Movistar decideva di imprimere alla corsa un ritmo più sostenuto, in previsione della bagarre che si sarebbe scatenata sull’ascesa finale. A inizio salita il vantaggio dei sette in testa si era ridotto a soltanto 20 secondi sul gruppo, tirato adesso con decisione anche dalla SKY. Tutti e sette i suoi uomini si mettevano in testa a tirare, in particolare con Wiggins, in versione gregario di lusso per Richie Porte. L’azione della squadra inglese riduceva sensibilmente il gruppo ad una quindicina di unità e Thomas, ai meno due, restava l’ultimo uomo per Porte. Uno sprint ristretto si stagliava all’orizzonte: un invito a nozze per Valverde che, dopo gli ultimi attacchi di Simon e Navarro, si produceva in uno sprint irresistibile sbaragliando la concorrenza. Al secondo posto, a un secondo, si piazzava Luis Leon Sanchez, che ha ritrovato nuovi stimoli alla Caja Rural; terzo posto per Navarro mentre un redivivo Scarponi faceva sua la quarta posizione. Il ciclista dell’Astana è il primo degli italiani in classifica generale, in ottava posizione, poiché purtroppo dobbiamo registrare l’uscita di scena di Davide Rebellin. Valverde, invece, conduce con venti secondi di vantaggio su Richie Porte, mentre L.L. Sanchez è terzo a 22 secondi. Domani la penultima tappa, la Sanlúcar la Mayor – Sevilla di circa 183 km, prevede due facili GPM di terza categoria a metà percorso e si tratterà di una tappa da fughe o da volata di gruppo. Siamo curiosi di vedere, nel secondo caso, se Valverde riuscirà a combinare qualcosa, in una Vuelta a AndalucÃa che sembra avere quest’anno un unico dominatore.
Giuseppe Scarfone

Un'incontenibile Valverde fa suo anche il tappone del Giro dell'Andalusia (foto Fran Reyes)