KRISTOFF ANTICIPA TUTTI, HOWARD È SECONDO MA DIVENTA LEADER
Nella seconda tappa del Tour of Oman Alexander Krisfoff (Katusha) si impone nello sprint finale anticipando l’australiano Leigh Howard (Orica-Greenedge) ed il belga Tom Boonen (Omega-Quick Step). Cambia la leadership in classifica generale con Howard che conquista la maglia rossa a discapito di Andrè Greipel.
Un’altra volata al Tour dell’Oman e un altro vincitore. Dopo la vittoria di Greipel di ieri, oggi tocca ad Alexander Kristoff entrare nell’elenco dei vincenti della stagione appena iniziata. Lui, corridore della Katusha dal 2012, è un velocista atipico, poco vincente ma costante, anche se l’anno scorso ha concluso la stagione con sette vittorie; tiene bene sulle salite anche abbastanza impegnative e questo lo porta ad essere un atleta davvero completo, non solo per le volate a ranghi compatti ma pure per le corse in linea stile Fiandre e Roubaix. Tuttavia, in uno scontro diretto con Greipel e Cavendish sette volte su dieci risulterebbe sconfitto ed è per questo che, resosi conto dei propri limiti, nella volata odierna ha provato ad anticipare tutti quanti con uno scatto potente a più di 200 metri dall’arrivo, riuscendo nell’impresa. Per quanto riguarda la tappa, questa seconda frazione, che partiva da Al Bustan per giungere dopo 139 chilometri in quel di Quriyat, prevedeva un percorso tutto sommato semplice con sì qualche saliscendi ma comunque posizionati lontano dal traguardo e per questo ininfluenti ai fini del risultato finale, che si sarebbe deciso ancora una volta con uno sprint di gruppo.
Dopo la partenza, dove si è giustamente celebrato un minuto di silenzio per ricordare la morte di Kristof Goddaert, morto tragicamente ieri in allenamento, si formava senza troppa battaglia il drappello dei fuggitivi, composto da tre corridori, Ilesic della Unitedhealthcare, Van Hecke della Topsport-Vlaanderen e Paolo Colonna, campione italiano Elite nel 2013, della Bardiani CSF. Mentre il gruppo controllava, i battistrada riuscivano a guadagnare un vantaggio massimo di oltre sette minuti. Eppure il gruppo non si sarebbe mai sfuggito l’occasione di una nuova volata, visto che nelle prossime tappe si giocheranno la vittoria gli uomini venuti per fare classifica, ed è per questo che i team dei velocisti, passato un certo chilometraggio, hanno cominciato ad alzare le velocità per ridurre il vantaggio dei tre al comando. L’impulso maggiore è giunto dalla Lotto-Belisol, che negli ultimi 50 chilometri ha diminuito drasticamente il distacco, con l’aiuto minore di squadre come l’Omega (per Boonen) e la Saxo-Tinkoff (per Daniele Bennati): i fuggitivi sono stati, così, ripresi a dieci chilometri dalla conclusione, dopo esser stati tenuti a “bagnomaria”, ad un minuto di vantaggio dal gruppo, per una dozzina di chilometri.
Nella volata finale, dopo il lavoro effettuato in precedenza, la Lotto è sembrata pagare la fatica aprendo la strada ad altre formazioni come l’Orica, la quale ha controllato il gruppo fino agli ultimi metri; ma quando tutto era pronto per lo sprint, Kristoff ha approfittato di un momento di incertezza della squadra australiana per anticipare il suo portacolori Leigh Howard, resistendo poi alla sua rimonta, e Tom Boonen. Fuori dal podio si sono classificati, nell’ordine, Förster (Unitedhealthcare), Bouhanni (FDJ), Nicola Ruffoni (altro piazzamento degno di nota per il velocista della Bardiani CSF), Vanspeybrouck (Topsport-Vlaanderen), Burghardt (BMC), Trentin (Omega-Quick Step) e Bennett della Netapp-Endura.
Nella giornata di domani cambierà tutto, fuori i velocisti e dentro gli uomini di classifica, perché tra Bank Muscat e Al Bustan sono previste diverse salite, tra le quali quella di Al Jissah, con lo scollinamento a 6 chilometri dal traguardo.
Paolo Terzi

Kristoff taglia vittorioso il traguardo di Quriyat (foto Tim de Waele)