E ORA MODOLO INGRANA LA QUARTA

febbraio 19, 2014
Categoria: News

Modolo-Rui Costa-Petacchi… che bell’ordine d’arrivo alla prima tappa della Volta ao Algarve! Già a leggere la starting list della corsa lusitana veniva l’acquolina in bocca agli appassionati ma già dal primo dei 5 arrivi previsti si ha sentore che si andrà incontro a giornate di grande ciclismo.

La prima tappa non proponeva un percorso insidioso e conteneva al suo interno solo un GPM di terza categoria, terreno di gara perfetto per i velocisti che devono sia incominciare a fare risultato che registrare i complicati movimenti dei loro “treni”.
La giornata si è dipanata con il classico canovaccio, a partire dalla fuga dei coraggiosi della prima ora che hanno cercato la visibilità fin dal km 12 – Bruno Silva (Efapel-Glassdrive), Luís Afonso (LA Alumínios-Antarte), César Fonte (Rádio Popular), Valter Pereira (Banco BIC-Carmim) e Alexandr Pliuschin (SkyDive-Dubai) – mentre Francisco Moreno (Louletano-Dunas Douradas) è rimasto a lungo nella terra di nessuno senza mai riuscire a colmare il gap che lo divideva dagli apripista.
Il vento presente sul percorso e l’unico GPN in programma hanno reso difficile fin da subito la vita ai fuggitivi, che pur raggiungendo un vantaggio massimo superiore ai 4 minuti si è prima smembrato in due tronconi: Luís Afonso (LA Alumínios-Antarte), César Fonte (Rádio Popular) e Alexandr Pliuschin (SkyDive-Dubai) a condurre e Valter Pereira (Banco BIC-Carmim) e Bruno Silva (Efapel-Glassdrive) nella difficile condizione di non riuscire a rimanere agganciati ai battistrada e di dover aspettare ormai rassegnati di venire fagocitati dal gruppo.
A circa metà tappa il plotone decide che è arrivato il momento di fare la gara e così, mentre davanti rimane il solo Alexandr Pliuschin (SkyDive-Dubai), gli inseguitori guidati da una Omega Pharma-Quick Step già a pieno regime, in pochi chilometri passano da un ritardo di 4’34” ai soli 30” registrati ai meno 30. Con in molti desiderosi di centrare il bersaglio grosso, le grandi manovre prima del traguardo sono state quelle classiche con le varie squadre impegnate a mettere i loro velocisti nella posizione migliore.
Alcune difficoltà negli ultimissimi chilometri, una rotonda e una strappo insidisoso, hanno un po’ scombussolato i piani dei velocisti, costringendo le loro squadre a improvvisare e trovare le soluzioni più idonee. Una nota di merito va alla Lampre-Merida, che ha portato Sacha Modolo (Lampre-Merida) al quarto centro nel 2014, capace di mettersi alle spalle il compagno di squadra e campione del mondo Rui Costa e Alessandro Petacchi, ancora in cerca di soddisfazioni personali.
In attesa che le tappe e le difficoltà future la delineano, la classifica generale vede ovviamente Sacha Modolo in maglia gialla di leader seguito da uno degli autori della fuga, César Fonte, a un secondo e da Rui Costa a 4”.
Dopo il poker di vittorie conseguito in un mese il veneto ha commentato così la gara sua e della squadra: “Una giornata stupenda, conclusa nel migliore dei modi. Nella riunione pre-gara mi sono stati affidati i gradi di capitano ed è stato bello vedere che, durante la corsa, i miei compagni hanno svolto in maniera fantastica i compiti assegnati: Cattaneo e Oliveira hanno lavorato duramente per tenere sotto controllo la fuga di 5 corridori, Horner e Polanc si sono attivati quando ho forato a 30 km dall’arrivo, Ferrari e Richeze mi hanno permesso di entrare nelle fasi finali di corsa pedalando in testa al gruppo. Proprio il finale presentava qualche difficoltà: una rotonda stretta, da affrontare a bassa velocità, precedeva lo strappo decisivo.
Rui Costa mi ha chiesto come stavo, gli ho detto che le gambe erano buone e di fare strada fino allo scollinamento, per poi partire forte e provare così ad anticipare i velocisti rimasti. Ricevere una perfetta assistenza, con una disponibilità enorme, da un campione del mondo mi riempie di gioia: Rui è stato perfetto! Il ringraziamento va alla squadra e a tutti i compagni: l’intesa che in poco tempo si è creata è di alto livello. Cito un episodio: a 10 km dal traguardo ci siamo accorti di essere un po’ disuniti; sono bastati alcuni sguardi per ritrovarci compatti nelle prime posizioni del gruppo, pronti ad affrontare il finale. Ora vado avanti a lavorare con umiltà, mettendo il massimo impegno negli allenamenti quotidiani e seguendo giorno per giorno quanto programmato con la squadra. Non voglio fissare obiettivi o alzare l’asticella delle aspettative: sto facendo bene correndo senza l’assillo del risultato, penso sia giusto andare avanti così. In una bella giornata come quella di oggi, ritengo doveroso ricordare due ragazzi che amavano il ciclismo come me e che, proprio pedalando, ci hanno lasciato: non conoscevo di persona Kristof Goddaert e Yung Hwan Youm, ma la loro scomparsa mi addolora molto”.

Domani la seconda tappa, la più lunga in programma, prevede le difficoltà altimetriche concentrate nella parte finale dei 196 km della Lagoa – Monchique, con l’ultimo GPM a soli 5 km dal termine.

Mario Prato

Sacha Modolo si impone allo sprint nella prima tappa della corsa portoghese (www.regiao-sul.pt)

Sacha Modolo si impone allo sprint nella prima tappa della corsa portoghese (www.regiao-sul.pt)

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