DEGENKOLB LASCIA LA SCENA A CUMMINGS
Un Degenkolb sempre più in formissima firma anche il suo terzo ed ultimo successo al Mediterraneo 2014 prima di ritirarsi dietro le quinte e lasciare il proscenio ai favoriti della classifica finale, messi in riga dalla cronometro di Saint-Rémy-de-Provence. Il ruolo di primattore è spettato al britannico Cummings, ma sono state soprattutto le comparse dell’ordine d’arrivo a impressionare favorevolmente in ottica classifica finale, che si giocherà sul Mont Faron. In particolare, il vincitore della frazione contro il tempo dovrà guardarsi le spalle dell’austriaco Zoidl e dal francese Péraud.
Giornata agrodolce per l’ormai ex leader del Giro del Mediterraneo 2014 che ha trionfato per la terza volta nella semitappa del mattino, mentre ha dovuto cedere il simbolo del primato nella cronometro pomeridiana.
La crono ha ridisegnato la classifica generale, facendo vittime illustri come Sonny Colbrelli, che aveva sorpreso positivamente nella crono dell’Étoile de Bessèges centrando il terzo posto. Se però il ritardo di Degenkolb e Colbrelli era in qualche modo prevedibile, non ci si aspettava certo una prestazione negativa del favorito di giornata Taylor Phinney, addiritura fuori dai primi 10. Sesto a 35 secondi, il giunge il vincitore della crono e della generale dell’Étoile Tobias Ludvigsonn che non riesce a bissare il successo contro il tempo recentemente conseguito.
La semitappa del mattino, di circa 60 Km, aveva confermato lo stato di grazia di Degenkolb e il buon momento di Sonny Colbrelli. Sembra che, dopo un’Étoile stregata, contro il tedesco in volata non ci sia nulla da fare: alle spalle del fenomeno degli sprint si piazza un uomo di assoluto rilievo come l’ex campione del mondo Thor Hushovd (BMC).
La tappa del mattino, nonostante il ridotto chilometraggio, è animata da una fuga di cinque attaccanti, Arnaud Courteille (FDJ), Jarlinson Pantano (Colombia), Dimitri Le Boulch (BigMat Auber 93), Christophe Prémont (Wallonie Bruxelles) e Mikael Chérel (AG2R La Mondiale). Il gruppo, come già era accaduto nelle prime due tappe, si spezza in più tronconi, ma il leader attentissimo e la sua squadra non perdono il bandolo della matassa, restando in testa a controllare che la fuga non prenda il largo. In effetti, gli uomini della Giant-Shimano non concedono molto agli attaccanti che non riescono mai a conseguire un vantaggio superiore al minuto.
Quando mancano 30 Km all’arrivo e il vantaggio degli attaccanti è ridotto a 35 secondi resta in testa un terzetto poiché Courteille è fermato da una foratura, mentre Pantano si rialza e si lascia riassorbire dal gruppo. Se già in cinque l’impresa di portare la fuga al tragurdo appariva una chimera, dopo le due defezioni si infrangono anche le residue velleità e, ai venti all’arrivo, avviene il ricongiugimento. Sul secondo GPM si registra qualche timido tentativo di allungo da parte di alcuni corridori, ma gli uomini di Degenkolb chiudono su tutti facendo capire che il tedesco non è in vena di generosità. La volata è, quindi, inevitabile e Degenkolb centra il terzo successo in tre giorni battendo questa volta non solo il nostro Sonny Colbrelli ma anche un affermato velocista come Hushovd. Per Degenkolb è l’ultima gioia prima di dover cedere il primato nella tappa a cronometro in programma nel pomeriggio.
Nella prova contro il tempo, la BMC si vendica del secondo posto di Hushovd della mattina andando a vincere con il britannico Cummings, che copre i 18,2 Km in 24′27”, staccando un sorprendente Ricardo Zoidl di soli 4 secondi: davvero notevole la prova dell’austriaco vincitore della classifica generale dell’UCI Europe Tour nel 2013.
Terzo a 10 secondi si piazza un altro uomo importante come Sylvain Chavanel mentre, come si diceva, negativa la prova di Phinney giunto solo dodicesimo.
Non male, invece, Pirazzi che si è classificato sedicesimo, ma non poteva certamente vantare ambizioni maggiori in una prova contro il tempo.
Sono, invece, da segnalare le prestazioni del francese Péraud e dell’argentino Sepulveda, giunti rispettivamente quarto, con un ritardo di 15 secondi, e quinto con un passivo di 34. Viste le loro caratteristiche questi due uomini potrebbero tentare l’assalto alla generale nella tappa di domani, l’ultima, che prevede l’arrivo sul Mont Faron. In particolare, Péraud partiva come favorito ed ha già tentato di giocarsi le sue carte con una fuga senza successo, ragion per cui tenterà certamente domani, vieppiù considerando che oggi ha effettuato una ottima prova, contenendo il passivo dal vincitore
Attenzione, però, a Zoidl che, con le sue caratteristiche di passista scalatore, potrebbe tentare di dire la sua visto il suo stato di forma testimoniato dalla ottima prova di oggi.
Ci sono, quindi, tutti gli elementi per aspettarsi un finale emozionante con una battaglia tra i diversi aspiranti alla classifica generale che la cronometro di oggi ci ha svelato definitivamente.
Benedetto Ciccarone

Cummings punta con decisione al successo nella crono (foto Bettini)