SEMPRE PIU’ DEGENKOLB

febbraio 14, 2014
Categoria: News

E’ il grande protagonista dei giorni iniziali del Giro del Mediterraneo, che si deciderà tra domani e dopo con la crono e l’arrivo in salita al Mont Faron. Ma i primi giorni sono terreno di caccia per i velocisti e il carniere più pieno è finora stato quello del tedesco Degenkolb. Uscito scornato dall’Étoile de Bessèges, il corridore della Giant – Shimano si è ampiamente rifatto conquistando le prime due frazioni del Mediterraneo, ottenute in condizioni difficili, ieri dopo essere incappato in una foratura a ridosso del finale ed oggi al termine di una tappa decisamente intricata sotto il profilo altimetrico.

John Degenkolb è arrivato a questa corsa deciso a rifarsi con gli interessi dei mancati successi all’Étoile de Bessèges e non si può negare che stia andando anche oltre le aspettative. Ieri vittorioso dopo una foratura a dieci chilometri dall’arrivo, quando tutti tiravano come dannati per andare a riprendere il fuggiasco Premont; oggi, in una tappa con tre gran premi della montagna che hanno frazionato il gruppo, ha stretto i denti riuscendo a superare indenne anche il “Petit Galibier”, GPM Hors Caterogie posto a soli 24 Km dall’arrivo, ed a giungere vittorioso ancora una volta sul traguardo di Rousset. Ottima anche la squadra che lo ha scortato, specialmente in quei punti del percorso meno adatti alle sue caratteristiche
La tappa è stata resa ancor più difficile dal forte vento che ha spirato lungo tutto il percorso, circostanza che, unita all’altimetria non impossibile ma certamente complessa, ha reso dura la corsa, facendo sì che anche oggi giungessero al traguardo con il tempo del vincitore solo una cinquantina di corridori.
La tappa ha visto la classica fuga di giornata, partita dieci chilometri dopo il via. Dopo qualche vano tentativo, se ne vanno Jussi Veikkanen (FDJ.fr) e Jarlinson Pantano (Colombia) senza che il gruppo reagisca in alcun modo. I due riescono ad accumulare un vantaggio che supera gli 8 minuti.
Verso metà gara, il gruppo cambia decisamente passo e il vantaggio della coppia di testa diminuisce progressivamente finchè, a venti chilometri dall’arrivo, avviene il ricongiungimento. Non si può, però, parlare di gruppo compatto perchè, sulle salite di giornata, hanno perso contatto diversi atleti.
Nell’ultima salita prova la sortita Fabio Duarte (Colombia), poi raggiunto da Cyril Gautier (Europcar). Lo scatto dei due mette alla frusta il gruppo che si sfilaccia ulteriormente, ma non riesce a produrre un distacco significativo, tanto che gli attaccanti vengono ripresi poco dopo lo scollinamento, quando mancano circa 12 Km alla conclusione.
A questo punto è il momento dei finisseur. Ci prova Romain Sicard, che viene raggiunto dopo un paio di chilometri da Yuri Trofimov, ma il gruppo non è intenzionato a mollare e i due non danno l’impressione di poter sfuggire al ritorno del plotone che si è spaccato, in quanto il secondo troncone si trova ad oltre un minuto e non riesce a compattarsi proprio per le elevate velocità del primo.
A cinque chilometri dal traguardo viene neutralizzato anche quest’ultimo tentativo e le squadre dei velocisti superstiti si organizzano per lanciare lo sprint.
Riesce nuovamente ad imporsi John Degenkolb precedendo Yannick Martinez (Europcar) e Armindo Fonseca (Bretagne-Séché Environnement). Subito dopo incontriamo due italiani, l’ottimo Sonny Colbrelli – che continua ad offrire conferme del suo stato di grazia – e Mirko Selvaggi che anche ieri aveva centrato un discreto settimo posto.
Alla fine di questa frazione la maggiore soddisfazione per noi italiani è vedere Sonny Colbrelli in testa alla classifica dei giovani, davanti a Fabio Felline e al vincitore dell’Étoile de Bessèges Tobias Ludvigsson, e secondo nella generale dietro a Degenkolb. Colbrelli è secondo anche nella classifica a punti, mentre a guidare la speciale classifica del gran premio della montagna troviamo Pantano seguito da Duarte, che ha guadagnato ben 15 punti passando primo sotto lo striscione del gran premio della montagna HC.
Al termine della tappa di oggi non si possono che confermare le impressioni che si erano avute ieri, ossia di un Degenkolb superlativo e voglioso di riscatto dopo il flop dell’Étoile, capace di resistere anche su percorsi non adattissime alle sue doti di velocista o comunque resi difficoltosi dalle strade e dalle condizioni atmosferiche; ha dimostrato assoluta superiorità ieri andando a recuperare tutti dopo una foratura nel peggior momento possibile ed oggi, resistendo sulle salite. Quanto agli italiani, anche oggi abbiamo avuto la conferma di un Colbrelli che si trova meritatamente al secondo posto: anche il nostro corridore ha, infatti, dimostrato continuità e capacità di resistere alla bagarre scatenata da Duarte sul Petit Galibier e si è piazzato sia ieri che oggi nelle prime posizioni. In miglioramento è apparso Mirko Selvaggi che, dopo il settimo posto di ieri, è riuscito a centrare il terzo oggi.
Da domani si entra nella fase calda della corsa. Due le tappe previste, facile quella della mattina di 60 Km, importante invece quella del pomeriggio, una cronometro di diciotto chilometri con Taylor Phinney favorito d’obbligo. Domenica, invece, ai correrà la tappa conclusiva con il decisivo arrivo in salita al Mont Faron. La classifica finale si deciderà, quindi, in queste due tappe.

Benedetto Ciccarone

Vittoria da leader per Degenkolb (foto Bettini)

Vittoria da leader per Degenkolb (foto Bettini)

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