TOM ROVINA LA FESTA DI GREIPEL: È BOONEN A VINCERE ANCORA ALLO SPRINT
Nella quarta tappa del Tour del Qatar si ripete ancora il fuoriclasse belga Tom Boonen (Omega-Quick Step), che nella volata finale riesce a superare negli ultimi metri il campione di Germania André Greipel (Lotto-Belisol), e l’olandese Barry Markus della Belkin. Resta invariata la classifica generale, sempre comandata da Niki Terpstra (Omega-Quick Step) con un margine di 17″ sul compagno di squadra Boonen.
Chi non muore si rivede. In passato aveva più volte ribadito la sua intenzione di disinteressarsi delle volate, a suo parere divenute troppe pericolose, e forse anche per non distrarsi dai suoi obiettivi naturali quali sono le classiche del pavé. Quest’anno, invece, il belga ha voluto riprovare a fare volate, sin dal suo debutto al Tour di San Luis in Argentina; scelta dovuta anche dalla scarsa condizione fisica del velocista principe del suo team, Mark Cavendish. I piazzamenti in Sud America devono averlo convinto della sua ancora intatta capacità di competere con i migliori sprinter del gruppo e nella seconda tappa é riuscito a vincere una volata dopo un anno di digiuno, mentre oggi si è ripetuto precedendo un avversario del calibro di Greipel.
Questa quarta frazione prevedeva un chilometraggio tutto sommato esiguo, 135 chilometri, ma sufficienti per portare i corridori da Dukhan a Mesaieed, su un profilo altimetrico esclusivamente pianeggiante. E questo era facile da prevedere data anche la collocazione geografica della corsa in un nazione totalmente sgombra di montagne e colline. Eppure un’incognita come il vento può lasciare forti segni in una competizione ciclistica e qualche volta assai più della salita.
Fin dall’inizio il gruppo spinge davvero a velocità folle e questo perché l’Omega-Quick Step non aspettava altro che il vento, soffiato puntualmente durante la corsa, per scatenare i propri passisti, i quali terranno un ritmo bestiale per tutto il corso della gara (alla fine la media supererà i 55 orari).
Questa condotta non favorisce i vari tentativi di fuga, che muoiono sul nascere. Anzi, alcuni corridori, vuoi per fatica o per problemi meccanici, perdono contatto con il gruppo principale, che piano piano si spezzetta fino a raggiungere una composizione minima di 30 unità .
Nella zona del rifornimento provano ad uscire dal plotone in due, l’ex campione del mondo Philippe Gilbert (BMC) e Jarl Salomein (Topsport Vlaanderen). Il loro tentativo non dura a lungo, visto che il gruppo si riporta su di loro dopo pochi chilometri.
La marcia degli uomini Omega-Quick Step è sì gagliarda ma procede ad alti e bassi perché a subire incidenti meccanici, oltre a Cancellara e Boom, è anche il capo classifica Niki Terpstra, costringendo i compagni di squadra ad abbassare la velocità . Oltre a permettere il rientro di Terpstra, questa situazione favorisce il rientro di un altro gruppetto, che va a comporre una testa della corsa di almeno una settantina di corridori.
Tale status di gara non cambierà fino agli ultimi chilometri, quando tutti i corridori si preparano allo sprint conclusivo. Come al solito, in questi ultimi mille metri è la Lotto a guidare il gruppo con Sieberg e Roelandts pronti a lanciare Andrè Greipel; il tedesco parte in accelerazione ai meno 200 dall’arrivo, portandosi dietro Boonen e Markus. Quando ormai sembra davvero fatta per Greipel, negli ultimi 50 metri Boonen prima esce dalla scia del tedesco e poi riesce anche a rimontarlo e quindi a vincere. Come detto, secondo posto per Greipel e terzo per il giovane Barry Markus, mentre dietro di loro giungono nell’ordine Kroupis, Bennett, Guarnieri, Demare, Pelucchi, Van Staeyen e Bernard Eisel.
In classifica comandano in pratica gli uomini Omega con Terpstra davanti a Boonen per 17″, mentre Jurgen Roelandts (Lotto-Belisol) è provvisoriamente terzo a 20″.
Domani prevista la quinta tappa, dal forte di Al Zubara a Madinat Al Shamal per un totale di 160 chilometri e sempre con la stessa variabile, il vento.
Paolo Terzi

Boonen a segno nella quarta tappa del Qatar (foto Tim de Waele/TDW Sport)