OMEGA SUGLI SCUDI. TAPPA A BOONEN CHE ORA INSIDA TERPSTRA
Un’azione corale dell’Omega Pharma caratterizza la seconda tappa del Tour of Qatar e pone le basi per la vittoria odierna di Tom Boonen, abile a involarsi sul traguardo grazie a uno sprint di classe e potenza. Terpstra è ancora primo in classifica generale ma siamo curiosi di vedere già da domani se il compagno di squadra – ora terzo – riuscirà a impensierirlo nella crono inviduale di 11 km che si disputerà sul circuito motociclistico di Lusail.
Se il vento rende così interessante una corsa ciclistica, che sia il benvenuto. Questa è la principale osservazione che ci sentiamo di rimarcare alla fine della seconda tappa del Tour of Qatar, la Camel Race Track – Al Khor Corniche di 160.5 km. Non siamo nella pianura francese o sulle coste della Normandia, nè in riva al mare del Nord con i mulini a vento a fare da sfondo, ma la tappa di oggi, per il suo svolgimento, ci ha fatto ripensare a quelle insidiose tappe del Tour de France o a quelle più ad est sulle coste belghe e olandesi. Gruppetti sparpagliati in balia delle raffiche in mezzo al deserto. Un inseguimento continuo tra di loro, col vantaggio che non accenna a diminuire ma anzi vede sempre più distanti gli uni dagli altri. Alla fine se ne conteranno tre o quattro, tutti arrivati dietro il gruppetto principale di una ventina di uomini che durante la corsa prendeva il largo. Già ai meno trenta esso conservava una trentina di secondi su un’altra ventina di uomini. Via via, più staccati, tutti gli altri. Nel gruppo di testa a farla da padrone era l’Omega di Terpstra e Boonen, che interpretava la corsa tutta all’attacco, considerandola quasi come una lunga cronosquadre. Infatti, tutti gli otto effettivi della squadra belga erano presenti nel gruppetto di testa, assieme a Bennati, Breschel, Juul Jensen, Kroon e Morkov (Tinkoff-Saxo), Popovych (Trek), Roelandts e Sieberg (Lotto), Boom e Wagner (Belkin), Eisel , Rowe e Stannard (Sky), Guarnieri (Astana), Smukulis (Katusha) e Kruopis (Orica-GreenEdge). Ai meno due Lars Boom provava ad involarsi con un’accelerata delle sue, ma era proprio Terpstra, oggi a completo servizio di Boonen, a riportarsi dopo qualche centinaia di metri sull’olandese, insieme agli altri compagni dell’Omega. Un finale velocissimo che anche in testa al gruppo provocava alcune fratture, con otto uomini che alla fine disputavano la volata finale. La spuntava Tom Boonen con uno sprint che univa classe e potenza, mentre in seconda posizione si piazzava il danese Morkov della Tinkoff-Saxo. Terzo Jurgen Roelandts, che approfittava dell’abbuono per collocarsi in seconda posizione in classifica generale a cinque secondi da Terpstra. A cinque secondi, in nona posizione, si piazzava Boom che regolava il primo mini-gruppetto formatosi nell’ultimissima parte di corsa. Un primo gruppo, comprendente Greipel, giungeva con oltre trenta secondi di ritardo, mentre altri gruppi più numerosi raggiungevano il traguardo con un ritardo compreso tra i due e i cinque minuti: la testimonianza visibile che il vento è stato il grande protagonista della tappa di oggi. In classifica generale registriamo l’impetuosa risalita di Boonen, ora terzo a 14 secondi dal compagno di squadra. La presenza di buoni passisti (tra cui Boom, Stannard, gli stessi Roelandts e Boonen) nella top ten ci induce ad attendere con molta curiosità la cronometro individuale di domani, 11 km all’interno del circuito motociclistico di Lusail. Vedremo se Terpstra riuscirà a mantenere la maglia dorata del primato. Boonen è lì pronto a spiccare il volo, in una corsa che lo ha già visto trionfare quattro volte e che ci ha già detto che uomini attesi come Cancellara, Greipel e Gilbert sono venuti in Qatar per perfezionare la preparazione e non competere per la classifica generale.
Antonio Scarfone

Tom Boonen in trionfo sul traguardo di Al Khor (foto Tim De Waele / TDWsport.com)