KITTEL OASI FELICE
Il tedescone della Giant-Shimano vince in volata la seconda tappa del Dubai Tour. Secondo Sagan e terzo Phinney, che rafforza il primato in classifica generale e vede sempre più vicina la conquista del Dubai Tour 2014. Nizzolo, quinto, primo degli italiani in una top ten che vede anche Ferrari sesto e Guarnieri nono.
Le palme che circondavano il percorso odierno della seconda tappa del Dubai Tour hanno avuto la loro sublimazione negli ultimi venti km, quando un vero e proprio quartiere a forma di palma, il Palm Jumeirah, si stagliava alla vista dell’elicottero, che vedeva al contempo spegnersi il tentativo giornaliero, una fuga a due composta dallo spagnolo Mancebo, rappresentante della squadra di casa della Skydive Dubai Pro Cycling Team, e del sudafricano Smit, ciclista della Vini Fantini. I due andavano d’amore e d’accordo fino ai meno 17, quando lo spagnolo tagliava una delle tante rotonde in mezzo alle palme avvantaggiandosi così sul compagno di fuga, che veniva ripreso dopo poco tempo da un gruppo che non voleva farsi sfuggire la volata finale. La squadra più attiva all’inseguimento era il Team Giant-Shimano che lavorava per Kittel, mentre la BMC era attenta a proteggere Phinney, detentore della maglia blu. Gli altri velocisti avevano chi uno, chi due compagni di squadra e un po’ dovevano arrangiarsi in vista dell’arrivo. Un’accelerata della Giant ai meno 12 metteva in fila il gruppo e il povero Mancebo era così ripreso poco dopo, ai meno 10, dopo una breve rampa che immetteva nel quartiere di Palm Jumeirah, superato il quale si intravedeva l’Atlantis, struttura alberghiera da mille e una notte di fronte alla quale era posto lo striscione d’arrivo. Il gruppo procedeva compatto fino ai meno cinque, quando il vento trasversale che soffiava impetuoso dal mare non lo riduceva a più di 40-50 componenti. La squadra di Kittel prendeva il comando delle operazioni fino ai meno due, quando altri ciclisti cercavano di portarsi nelle prime posizioni. In particolare Cavendish era marcato a uomo da Sagan, mentre anche Phinney si faceva notare con la sua sgargiante maglia blu. La volata si decideva negli ultimi 50 metri, quando lo spagnolo Lobato provava ad anticipare tutti, ma su di lui subito si riportava Kittel, che con uno scatto potente e prepotente andava a tagliare il traguardo con un discreto vantaggio su un buon Sagan, secondo. Al terzo posto Phinney confermava le sue ottime qualità di uomo veloce e intascava anche un piccolo abbuono che gli consentiva di rinforzare il primo posto in classifica generale, consistente ora in 15 secondi di vantaggio su Cummings. Al quarto posto Lobato, mentre Nizzolo, quinto, era il primo degli italiani, che si posizionano nella top ten anche al sesto posto con Ferrari e al nono con Guarnieri. Da segnalare l’assenza nella top ten di velocisti del calibro di Farrar e Cavendish – quest’ultimo ancora alla ricerca del feeling con i compagni Petacchi e Renshaw – che evidentemente non hanno avuto la gamba per inserirsi nella bagarre finale. La terza tappa di domani, da Dubai ad Hatta, prevede alcuni strappetti nel finale ma a questo punto pensiamo che solo un evento eccezionale possa impedire a Phinney di non condurre in oasi – pardon, in porto – la prima edizione del Dubai Tour.
Antonio Scarfone

Kittel batte tutti a Palm Jumeirah (foto Graham Watson)