PONZI FA TUTTI “NERI” A DONORATICO
Nella corsa che segna il debutto del ciclismo italiano su strada per la stagione 2014, entusiasmante affermazione del ciclista lombardo della Neri Sottoli che con un’irresistibile azione a 2 km dall’arrivo straccia gli avversari, un gruppetto scremato sulla doppia ascesa finale della salita di Torre Segalari. Per la squadra di Scinto, con tre ciclisti nei primi cinque, una dimostrazione di forza che fa ben sperare per il nuovo anno, dopo la mesta conclusione del 2013 con il caso Santambrogio.
Dopo le corse a tappe in Australia e Sud America, anche in Europa la stagione 2014 su strada può dirsi pienamente iniziata con il GP La Maseillaise ed il GP Costa degli Etruschi. In particolare in Italia e più precisamente in Toscana la collaudata organizzazione del GS Emilia ha garantito una interessante edizione, la 19°, della corsa che è tornata ad essere la debuttante stagionale per quanto riguarda il ciclismo italiano su strada, dopo la collocazione settembrina dello scorso anno. La vittoria è andata a Simone Ponzi, che dopo la militanza in squadre Pro Tour come Lampre, Cannondale e Astana, ritrova nuova linfa e nuovi stimoli nella Neri Sottoli di Citracca e Scinto. A darsi battaglia lungo i 182 km previsti tra San Vincenzo a Donoratico sono state 20 squadre che già nelle fasi iniziali facevano capire quanto sarebbe stata combattuta la corsa oggi. Dopo diversi tentativi andati a vuoto, la fuga buona si formava intorno al 26° km, su iniziativa di Eduard Grosu (Vini Fantini Nippo), che accelerava in vista del primo traguardo volante di giornata. A lui si accodavano altri sette ciclisti: Francesco Lamon (Nazionale Italiana U23), Ondrej Vendolsky (Team Dukla Praga), Botond Hollo (Utensilnord), Matteo Spreafico (Team Idea), Felix Grosschartner (Team Gourmetfein Simplon Wels), Fabio Chinello (Area Zero Pro Team) e Marco Tecchio (Area Zero Pro Team). Gli otto davanti accumulavano così un vantaggio massimo che sfiorava i nove minuti intorno al 60° km, in corrispondenza del primo passaggio da Donoratico. La rincorsa del gruppo si faceva sempre più convinta quando squadre del calibro di Lampre-Merida, Cannondale e Androni Giocattoli davano in testa al gruppo un decisivo impulso verso la ripresa della fuga, che perdeva man mano pezzi. La fase cruciale della corsa si avvicinava ed era proprio la doppia scalata a Torre Segalari, ascesa posta rispettivamente a 42 e a 22 km dal traguardo, a dare la scossa finale. Ripresi gli ultimi fuggitivi durante la seconda ascesa, una decisa azione di Davide Formolo, giovane promessa della Cannondale, seguito a ruota da Matteo Rabottini (Neri Sottoli – Yellow Fluo), scremava ancora di più il gruppo di testa, composto da una cinquantina di ciclisti. La squadra di Citracca e Scinto era molto attiva anche durante la successiva discesa verso il traguardo, con Simone Ponzi, Mauro Finetto e Rafael Andriato ben posizionati lì davanti. Proprio Ponzi, dotato di un ottimo spunto veloce, decideva di anticipare il gruppetto di testa accelerando quando all’arrivo mancavano appena 2 km. Un’azione alla Cancellara o alla Sagan, se vogliamo, con le dovute proporzioni, che ha infiammato la parte conclusiva della corsa e che ha permesso all’ex ciclista dell’Astana di alzare le braccia indisturbato sul traguardo di Donoratico. Il gruppo, a 8 secondi, veniva regolato da Mauro Finetto, altro ciclista della Neri Sottoli – Yellow Fluo. Al terzo posto Andrea Pasqualon (Area Zero Pro Team), che anticipava Matteo Rabottini, altro ciclista della Neri Sottoli che vedeva anche Andriato, settimo, nella top ten, a conferma che la squadra di Scinto, dopo l’acuto di Dal Col alla Vuelta al Táchira, ha iniziato proprio nel verso giusto questa stagione, dando così una sterzata decisa alla triste conclusione del 2013 con il caso Santambrogio. Adesso l’attenzione degli amanti del ciclismo si sposta nel Medio Oriente, dove si susseguiranno senza sosta il neonato Dubai Tour, il Tour del Qatar ed il Tour dell’Oman, mentre in Italia si ritornerà a gareggiare il 22 Febbraio sulle strade liguri con il Trofeo Laigueglia.
Antonio Scarfone

Ponzi tutto solo al traguardo di Donoratico (foto Bettini)