MODOLO METTE IL SIGILLO AL SAN LUIS DI QUINTANA

gennaio 27, 2014
Categoria: News

L’Italia chiude in bellezza l’edizione 2014 del Tour de San Luis, con il terzo successo “azzurro” su sette tappe disputate, firmato dal veneto Sacha Modolo, che ha così ripagato il lavoro della Lampre, anche per la vittoria sfumata nella tappa inaugurale. Ad imporsi è il colombiano Quintana, che ha dimostrato una forma eccezionale anche se, strada facendo, non ha incontrato avversari alla sua altezza. La corsa argentina ha comunque ribadito che il corridore della Movistar, dopo l’exploit all’ultimo Tour de France, sarà uno dei protagonisti delle grandi corse a tappe anche in questa stagione.

Come in una sorta di rincorsa, i corridori italiani pareggiano il conto con i colombiani quanto a vittorie di tappa; se si eccettua la prima vittoria di Philip Gaimon, Italia e Colombia hanno lasciato a bocca asciutta tutte le altre. I colombiani poi sono stati mattatori assoluti, conquistando tutti e tre gli arrivi in salita oltre alla classifica generale e quella del gran premio della montagna.
L’ultima tappa dell’ottavo Tour de San Luis ha avuto tutte le caratteristiche della passerella finale per il vincitore della classifica finale Nairo Quintana, che si è comunque dato da fare anche oggi andando a sprintare dopo 17 chilometri per conquistare l’unico traguardo valevole per la classifica del gran premio della montagna, assicurandosi così il primo posto anche in questa speciale classifica davanti al connazionale Arredondo.
La tappa è stata animata dalla fuga di 5 uomini. Inizialmente, escono dal gruppo Weber e Ochoa che, dopo esser riusciti a guadagnare fino ad un minuto sul gruppo, vengono raggiunti anche da Carlos Betancur, Juan Pablo Valencia e Pablo Alarcón. Gli attaccanti riescono ad accumulare un vantaggio massimo di poco inferiore ai tre minuti mentre Juan Pablo Valencia conquista l’ultimo traguardo volante, ufficializzando così la conquista di questa speciale classifica da parte del corridore di casa Julian Gaday. Nel frattempo, si è rialzato Alarcon e restano davanti in quattro, ma il gruppo guidato dai Lampre cambia decisamente passo e si capisce subito che gli attaccanti hanno la sorte segnata. L’inseguimento termina ai meno trenta e il gruppo viaggia compatto sotto la guida dei blu-fucsia verso la volata finale. Nell’ultimo chilometro, si mettono davanti anche gli Omega ma Sacha Modolo ripaga nel migliore dei modi il lavoro dei compagni di squadra andando a vincere allo sprint l’ultima tappa, precedendo nettamente Peter Sagan. Modolo aveva regolato il gruppo nella prima tappa, alle spalle dei fuggitivi, e nell’ultima frazione riesce finalmente a conquistare la vittoria che gli era sfuggita il giorno inaugurale.
Quintana ha vinto meritatamente questo Tour de San Luis, dimostrando di essere il più forte in salita, staccando decisamente tutti gli avversari sull’arrivo più duro e dando l’impressione, anche sugli altri arrivi in salita, di avere nelle gambe la corsa. La stagione si annuncia quindi rosea per il colombiano che dovrà solo stare attento a gestire la forma per essere al meglio nei momenti chiave della stagione, quelli delle grandi corse a tappe che rappresentano certamente l’obbiettivo del vincitore del Tour di San Luis.
Bisogna però osservare che Quintana non ha avuto avversari in grado di impensierirlo a cronometro. Nella corsa contro il tempo, infatti, nessuno dei primi dieci della generale è riuscito a piazzarsi nei primi venti e questo vuol dire che Quintana ha certamente dimostrato superiorità, ma bisogna anche tenere conto che a cronometro è stato battuto da uomini come Nibali e Scarponi, che non sono affatto apparsi in forma dato che sono giunti rispettivamente ventitreesimo e quarantaquattresimo con ritardi pesanti per corridori del loro calibro (10 minuti Scarponi, 23 minuti Nibali).
Rimane, quindi, una sorta di incognita sul comportamento di Quintana nelle corse contro il tempo, anche se al Tour de France ha dimostrato di potersi in qualche modo difendere anche in questa specialità.
Per quanto riguarda i nostri nella generale, il migliore è stato Domenico Pozzovivo, ottimo decimo con un ritardo di quattro minuti. Lo scalatore di Policoro è apparso attivo su tutti gli arrivi in quota, registrando un passivo tutto sommato accettabile anche nella prova contro il tempo.
Lontani gli altri italiani con Cunego ventesimo, Scarponi ventitreesimo, Sella ventottesimo e Brambilla trentesimo.
La classifica del Gran Premio della Montagna vede Quintana al primo posto con 25 punti, seguito dall’ottimo Arredondo con 20 e Godoy con 16. Tutto argentino, invece, è il podio della “meta sprint”, classifica stilata in base ai passaggi sui due traguardi volanti d’ogni tappa in linea:se l’aggiudica Julian Gaday con 10 punti, seguito da Curuchet con 8 e Tolosa con 7. Conquista la classifica degli Under23 il britannico Yates, mettendo in fila Caio Godoy e Lucas Gaday. La classifica per squadre è invece appannaggio del team di casa San Luis Somos Todos, secondi gli uomini del Team Unitedhealthcare, terzi i BMC Racing.
Si conclude quindi questa ottava edizione del Tour di San Luis con una eccezionale partecipazione di uomini importanti e la vittoria della nuova speranza colombiana per la grandi corse a tappe ed un ottimo risultato degli italiani con ben tre vittorie di tappa: complimenti a Nizzolo, Malori e Modolo.

Benedetto Ciccarone

Modolo a segno nella tappa conclusiva del Tour de San Luis (foto Bettini)

Modolo a segno nella tappa conclusiva del Tour de San Luis (foto Bettini)

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