DIEGO, LA STRADA È GIUSTA: ULISSI VINCE A STIRLING
Nella seconda tappa del Tour Down Under Diego Ulissi (Lampre-Merida) sbaraglia la forte concorrenza con uno sprint notevole, distanziando nettamente il vincitore di ieri, l’australiano Simon Gerrans (Orica-Greenedge), ed il suo connazionale Cadel Evans (BMC). Non cambia nulla in classifica generale con Gerrans che mantiene la leadership grazie ad un vantaggio di 7″ nei confronti di Ulissi.
Sono passati all’incirca tre mesi dall’ultima vittoria di Diego Ulissi, ed è evidente che in questo lasso di tempo il corridore toscano non sembra aver dimenticato il gusto del trionfo. Vincere giá al secondo giorno di corse significa, oltre ad avere una buona forma fisica, che il cammino intrapreso per la stagione appena iniziata si sta incanalando nel versante giusto. Altro aspetto che colpisce è la facilitá con cui Ulissi si é tolto di ruota Gerrans nello sforzo finale, lasciando il campione australiano a due biciclette di distanza, il che fa intendere la presenza di parecchia esplosività sia nella gambe che nella testa del corridore della Lampre-Merida.
Per quanto riguarda questa seconda tappa, si partiva da Prospect per arrivare a Stirling dopo aver percorso complessivamente 150 chilometri. La caratteristica principale della frazione odierna, che la rendeva anche abbastanza complicata, era la presenza di continui saliscendi, alcuni dei quali anche parecchio pendenti. Finale di tappa contraddistinto ancora da numerose salitelle, dunque, ma stavolta concentrate in un circuito di 20 chilometri da ripetere due volte. Appena segnalata la partenza iniziavano puntualmente gli scatti tentati dai più coraggiosi ed erano così in tre coloro che andavano a comporre la testa della corsa, Clarke (Drapac), Flakemore (Unisa) e Boy Van Poppel (Trek). Tuttavia il loro vantaggio non è mai salito oltre i tre minuti e questo grazie al lavoro di Orica, Garmin e Sky, mentre davanti i due australiani si spartivano GPM e sprint intermedi.
I fuggitivi son comunque riusciti a stare a galla fino a 30 chilometri dal traguardo, momento in cui Flakemore si staccava dai primi aspettando ad andatura turistico il ritorno del gruppo e lasciando che gli altri due battistrada percorressero ancora 10 chilometri prima di fare la sua stessa fine.
Dopo il ricongiungimento prima la Lotto e poi la Tinkoff si sono scambiate alla guida del gruppo e, a parte qualche allungo velleitario e una foratura occorsa a Greipel, lo status quo è rimasto invariato. La situazione si è sbloccata durante l’ultimo giro, prima con l’arrivo della Garmin in testa al gruppo, che ha aumentato decisamente il ritmo nel primo tratto della salita finale, lunga 5 chilometri ma tutto sommato dolce quanto a pendenze, e poi con l’inizio della “sarabanda” degli scatti, primo fra tutti quello di Ian Stannard (Team Sky). Partito ai meno due e mezzo, il pistard britannico ha resistito fino al triangolo rosso dell’ultimo chilometro, giusto in tempo per assistere all’allungo del suo compagno e capitano Richie Porte, che non ha potuto evitare lo sprint, preparato anche oggi da un ottimo lavoro dell’Orica.
É stato Daryl Impey a fungere da ultimo uomo per Gerrans, affiancato ai 250 metri da un lato da Evans e dall’altro da Ulissi, che nel frattempo ha dovuto anche rimontare almeno quattro posizioni.
Al momento di uscire dalla ruota di Impey, Gerrans ha dovuto diminuire sensibilmente la velocità a causa dello scarto del compagno, ma quando è partito Ulissi, il campione nazionale australiano non ha potuto opporre resistenza e non fare altro che guardare il corridore toscano alzare le braccia.
Al terzo posto si è classificato Cadel Evans, mentre dietro al vincitore del Tour de France 2011 si sono piazzati ottimamente altri due corridori italiani: Francesco Gavazzi (Astana) in quarta posizione e Fabio Felline (Trek) in ottava.
Domani è in programma un’altra frazione densa di insidie, soprattutto nel finale per la presenza di una salita di prima categoria, il Montacute, posta a dieci chilometri dal traguardo, caratterizzata da pendenza attorno al 10% e da una discesa molto tecnica che potrebbe rompere il gruppo in molti “tronconi”.
Paolo Terzi

Esplode la gioia di Ulissi sul traguardo di Stirling (foto Bettini)