GAIMON INAUGURA IL SAN LUIS, BEFFATI I VELOCISTI

gennaio 21, 2014
Categoria: News

Doveva essere una frazione adatta ai velocisti, com’era stata la tappa d’apertura della scorsa edizione regolata alla sprint da Cavendish. Invece, una fuga ben assortita e un po’ di spaesamento in casa Omega Pharma per il ritiro di Petacchi, deputato a lanciare il britannico ma messo fuori gioco dalla gastrite, hanno condizionato l’esito della gara. La formazione belga ha, per questo, forse tentennato un po’ troppo nel prendene in mano le redini e non si è riusciti ad rientrare sugli attaccanti, tra i quali è prevalso lo statunitense Gaimon.

Inizia il Tour de San Luis, la prima importante corsa dell’anno 2014, con una rosa di partecipanti che non ha nulla da invidiare alle più importanti corse a tappe. Ben dodici le squadre word tour partecipanti con campioni come Nibali, Scarponi, Rodriguez e Quintana, Boonen e Gadret.
Si aspettano dunque i grandi in questo primo test anche se, ovviamente, il Tour di San Luis, pur essendo corsa vera, è pur sempre collocata in un momento in cui i big sono all’inizio della preparazione.
Prima tappa e prima sorpresa; se nel 2013, su un tracciato pressochè identico a quello odierno, aveva alzato le braccia Mark Cavendish al termine di uno sprint a ranghi compatti, quest’anno è arrivata la fuga iniziale. Il primo segnale negativo per il velocista più quotato è stata la defezione del nostro Alessandro Petacchi che doveva essere l’ultimo uomo del treno della Omega Pharma per lanciare lo sprint di Cavendish, ma una gastrite lo ha costretto al ritiro.
Il tracciato era di quelli che piacciono ai velocisti, con una sola asperità, per nulla difficile, nella prima parte della tappa e poi tanta discesa fino al traguardo.
A soli 14 chilometri dal via ufficiale prendono il largo 5 uomini: Marc De Maar (UnitedHealthcare Presented by Maxxis), Emiliano Contreras (Selezione Argentina), Philip Gaimon (Garmin – Sharp), Leandro Carlos Messineo (San Luis – Somos Todos) e Julian Paulo Gaday Orozco (Buenos Aires Provincia). Ovviamente, le simpatie del pubblico di casa vanno tutte a Leandro Messineo in forza alla selezione di casa; nella fuga è però presente anche il giovanissimo Contreras (19 anni) anch’egli argentino. Il gruppo sembra non preoccuparsi troppo della fuga e sonnecchia lasciando che i 5 attaccanti riescano a raggiungere un vantaggio massimo intorno ai dodici primi.
E’ Julian Gaday ad aggiudicarsi il primo traguardo volante, mentre al gran premio della montagna di terza categoria dell’Alto Saladillo passa primo il futuro vincitore della tappa, Philippe Gaimon.
A cinquanta chilometri dall’arrivo salutano il gruppo altri tre uomini, Cristian Egidio Da Rosa (Clube Dataro de Ciclismo-Bottecchia), Adrian Alvarado (Selezione Cile) e Christian Meier (Orica GreenEDGE), che si portano all’inseguimento della testa della corsa senza riuscire a impensierire i battistrada che possono gestire un vantaggio considerevole. Gli ultimi 40 chilometri sono caratterizzati da un forte vento che ha causato non pochi problemi in gruppo, in seno al quale si sono rischiate diverse cadute. La caduta è invece arrivata ai quindici dal traguardo, quando si ritrovano al suolo De Maar e l’idolo di casa Messineo a causa di un’auto posteggiata male in una rotonda: i due restano staccati dalla testa della corsa e vani si rivelano i tentativi di rientro nonostante gli spettatori cerchino di animare il corridore argentino all’inseguimento, che non riesce mai a far scendere il ritardo sotto i 25 secondi. Nell’ultimo chilometro lo statunitense Philippe Gaimon trova lo spunto vincente riuscendo a distanziare il diciannovenne argentino Contreras di 12 secondi, aggiudicandosì così la prima tappa del Tour di San Luis e la maglia di leader della generale, mentre negli ultimi metri i due caduti desistono dall’inseguimento e giungono al traguardo con un ritardo di oltre un minuto: 1:17 per De Maar e 1:26 per Messineo. Giungono quindi i contrattaccanti con un passivo di 3:52 ed infine il gruppo in forte rimonta, regolato da Sasha Modolo a 4 minuti e mezzo.
Il gruppo non ha avuto una reazione immediata ed ha lasciato che la fuga prendesse il largo, le squadre dei velocisti non hanno preso in mano la situazione e nessuno ha voluto farsi carico dell’inseguimento, circostanza che ha determinato il buon esito della fuga. Mark Cavendish è addirittura stato notato spesso in coda al gruppo insieme al nostro Nocentini. I grandi non sono ovviamente usciti allo scoperto, ma potremmo vederli in azione nel finale della tappa di domani che proporrà il primo arrivo in salita della corsa ai 1247 metri del Mirador del Potrero de los Funes, GPM di prima categoria: 4 chilometri con una pendenza media del 6,7% dopo 170 chilometri di corsa e un GPM di terza categoria (Alto de Florida, 1110 metri), dopo circa settanta chilometri di gara.

Benedetto Ciccarone

Gaimon taglia vittorioso il primo traguardo del Tour de San Luis 2014

Gaimon taglia vittorioso il primo traguardo del Tour de San Luis 2014

Commenta la notizia