BELFAST 1: IL CIELO D’IRLANDA SI TINGE DI ROSA

novembre 7, 2013
Categoria: News

Scatta dall’Irlanda il 97° Giro d’Italia. L’atto inaugurale sarà una cronometro a squadre veloce ma non troppo, con una breve ma secca salita che, però, non dovrebbe incidere troppo sul risultato finale anche se metterà alla frusta le squadre meno attrezzate e quelle che si saranno spremute troppo nel filante tratto iniziale. Più che con l’altimetria oggi ci sarà da fare i conti con il vento, principale insidia giornaliera e variabile che costellerà d’incognite anche le successive due frazioni irlandesi.

Si è scelto i cieli cantanti da Fiorella Mannoia per la sua undicesima partenza fuori dai confini nazionali. Non era mai andato così lontano di casa quel Giro d’Italia che alle “fuitine” ci abituò molto presto e sconfinò per la prima volta nell’edizione del 1920, l’ottava della storia, quando la prima tappa, Milano – Torino, attraversò il Canton Ticino giusto il tempo d’affrontare il Passo di Monte Ceneri e mandare a casa il vincitore del Giro precedente, Costante Girardengo, caduto lungo la salita e costretto al ritiro qualche giorno più tardi. E’ poi diventata una tradizione quelle delle “scappatelle” che, finora in dieci occasioni, avevano preso la forma della “Grande Partenza”, com’è stata ribattezzata quella che avverrà il 9 maggio del 2014 da Belfast, quasi cinquanta anni dopo l’edizione della corsa rosa che prese le mosse dalla Repubblica di San Marino, inaugurando l’elenco dei Giri partiti fuori di casa e che poi vedrà la bandierina del via abbassarsi a Montecarlo (1966), Verviers (1973), Città del Vaticano (1974), Atene (1996), Nizza (1998), Groningen (2002), Seraing (2006), Amsterdam (2010) e Herning (2012). La lista è destinata ad allungarsi perché è in predicato d’aggiudicarsi la “Grande Partenza” anche la città belga d’Anversa per l’anno 2016.
Terminata questa veloce carrellata tra passato e futuro della corsa rosa, torniamo al presente e mettiamoci in strada per seguire nei dettagli il percorso del Giro 2014, che scatterà con una cronometro a squadre di circa 22 Km che si annuncia veloce, per la scelta di un tracciato sulla carta abbastanza scorrevole, nonostante una dozzina di curve a gomito e uno zampellotto (dotato, però, di bella pendenza) che spezzerà un’altimetria altrimenti piatta a 7 Km dal via. Anche se il percorso non presenterà tratti rivieraschi, la variabile del vento costituirà l’unica vera insidia di giornata e, se ci sarà, potrebbe influire sul risultato della tappa che consegnerà alla storia la prima maglia rosa del novantasettesimo Giro d’Italia. D’altronde il mare, che a queste latitudini è quello del Canale del Nord, bussa alle porte e i corridori ne percepiranno la presenza sin dalla rampa di lancio, collocata presso l’antico “waterfront” di Belfast, recentemente oggetto di un intervento di riqualificazione che l’ha trasformato nel Titanic Quarter, così chiamato in ricordo del celebre transatlantico che fu costruito proprio nei cantieri del capoluogo nordirlandese e nel quale sono stati realizzati il parco scientifico NISP, uno studio cinematografico, la nuova sede del Belfast Metropolitan College, alberghi e, principale attrattiva, un museo dedicato al Titanic. Sarà accanto a questo edificio, progettato da Eric Robert Kuhne a forma di prua e alto quanto il leggendario transatlantico, che scatteranno i cronometri e i “girini” muoveranno i primi colpi di pedale, lasciando ben presto l’antica area portuale per dirigersi verso il centro. Non sarà ancora arrivato il momento di raggiungerlo perché, una volta sottopassata l’autostrada M3, inizierà una lunga “scampagnata” tra i quartieri della periferia orientale di Belfast, che si snoderà in gran parte sulla Newtownards Road, strada che sarà suddivisa in due corsie di marcia, una per l’andata e una per il ritorno, e che costituirà il tratto più veloce e ideale per lanciare le formazioni . Per quasi 9 Km, infatti, si pedalerà su una strada quasi costantemente dritta e pianeggiante, spezzati dal lungo “giro di boa” (2,6 Km) che ributterà le squadre verso Belfast e racchiuderà il tratto più duro di questa cronometro, corrispondente con la prima parte dell’attraversamento del parco di Stormont, puntando in linea retta verso il vertice dell’omonima collina, dominata dal Parliament Buildings, l’edificio che ospita la Northern Ireland Assembly, il parlamento nordirlandese. Strada dritta per mezzo chilometro, pendenza media del 5,2% con una punta dell’8%, questo tratto potrebbe mandare in affanno e disunire quei team che avranno speso troppo nel lungo rettilineo precedente, ma lo sforzo sarà breve e ci dovrebbe essere tutto il tempo di rimediare perché, superato lo strappo, s’incontrerà una planata morbida prima di ritrovare il rettifilo percorso pocanzi e che, come anticipato, sarà ora affrontato nel senso inverso, rientrando in Belfast.
Varcato il corso del Lagan, fiume che prima della rivoluzione industriale e del conseguente inquinamento era habitat del salmone atlantico, e sfiorata l’avveniristica sala da concerti “Waterfront Hall” inizierà una seconda “escursione” che avrà stavolta come meta i quartieri posti immediatamente a sud del centro cittadino. Anche in quest’occasione si presenterà una pendenza sotto le ruote dei corridori, ma in maniera così labile che non si può certo parlare di salita. Questo tratto inizierà quando, una volta lasciate le rive del Lagan e affrontato il secondo giro di boa, si dovrà puntare verso l’alto in maniera molto dolce per pochissime centinaia di metri, prima di ritrovare la pianura che caratterizzerà in maniera stabile i restanti 2400 metri di gara. All’inizio di quest’ultimo tratto si sfiorerà quella che, Titanic a parte, è la principale istituzione museale cittadina, l’Ulster Museum, accolto in una palazzina situata all’interno dei Botanic Gardens (da non perdere l’ottocentesca serra chiamata Palm House) e la cui principale attrazione è costituita dal cosiddetto “Tesoro della Girona”, reperti recuperati da una nave spagnola naufragata nel 1588 sulla costa della Giant’s Causeway, la grande protagonista della prima frazione in linea.
Entrati nel cuore della capitale nordirlandese con un tracciato nuovamente rettilineo, l’ultima curva, un gomito a 90° piazzato a 300 metri dall’arrivo, introdurrà le compagini in gara al traguardo, collocato nel cuore della città, all’ombra della Belfast City Hall, l’edificio neorinascimentale sede del primo municipio che nel 2014 avrà l’onore di vestirsi di rosa.

Mauro Facoltosi

FOTOGALLERY

Il Parliament Buildings e la prima salita del Giro 2014 (www.niassembly.gov.uk)

Il Parliament Buildings e la prima salita del Giro 2014 (www.niassembly.gov.uk)

Waterfront Hall (www.reservation-highway.co.uk)

Waterfront Hall (www.reservation-highway.co.uk)

Palm House (geograph.org.uk)

Palm House (geograph.org.uk)

Belfast City Hall (anobservantmind.com)

Belfast City Hall (anobservantmind.com)

Il Museo del Titanic e, in trasparenza, l’altimetria della prima tappa (http://cinema-tv.guidone.it)

Il Museo del Titanic e, in trasparenza, l’altimetria della prima tappa (http://cinema-tv.guidone.it)

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