CANCELLARA IN FORMA MONDIALE
Nella crono di Tarazona lo svizzero sfodera una prestazione straordinaria, superando nettamente un già ottimo Tony Martin. Nibali torna in maglia rossa, prendendo un piccolo margine sui diretti rivali, ma la sorpresa maggiore è il terzo posto di giornata di Pozzovivo.
Foto copertina: Cancellara vola verso Tarazona… con lo sguardo puntato dritto su Firenze (foto Bettini)
L’undicesima tappa è stata la prima e ultima cronometro individuale di questa Vuelta a España, regalando una sorta di anticipazione dell’atteso duello ai Mondiali di Firenze tra Tony Martin (OmegaPharma QuickStep) e Fabian Cancellara (Radioshack Nissan), nonostante quest’ultimo punti soprattutto sulla prova in linea. Mentre i due colossi delle prove contro il tempo – in assenza di Bradley Wiggins – davano spettacolo nella prima parte del pomeriggio, quando ancora le televisioni non trasmettevano le immagini, tutti gli altri hanno disputato una corsa a parte, pagando sul traguardo distacchi pesanti.
Eppure il circuito di Tarazona, lungo 38,8 Km, era piuttosto impegnativo e, sulla carta, non così indicato agli specialisti del tic-tac: la presenza di un GPM di terza categoria (Alto de Mocayo, 9 Km al 4,1%), collocato appena prima di metà percorso, si sommava infatti a ulteriori 235m di dislivello presenti nei primi 9 Km, lasciando presagire un’ottima resa dei passisti-scalatori. Mancavano infatti completamente tratti di vera pianura, con tuttavia due importanti sezioni di discesa piuttosto accentuata (Km 18-24 e 32-38), così che la cronometro poteva essere divisa tra una prima metà quasi tutta a salire e una seconda metà molto veloce e tendenzialmente in discesa.
Al primo intermedio (Km 11) Martin aveva un distacco di soli 14” da Cancellara, ma il “diretto di Berna” s’è poi scatenato lungo la salita, tanto da portare il proprio margine a 34” al secondo intermedio (Km 26) e allungando ulteriormente di 3” nella parte finale, fissando il tempo all’arrivo in un inarrivabile 51’ netti (alla media di 45,6 Km/h). Alle spalle dei due campionissimi troviamo la più grande sorpresa di giornata, perché sul terzo gradino del podio è salito Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale, +1’24”), già autore di una buona prova nella crono del Giro di Polonia ma andato oggi al di là di ogni possibile previsione.
Questa cronometro non s’è rivelata particolarmente decisiva per le sorti complessive della Vuelta, perché tutti i capitani si sono comportati positivamente. Ottimo è stato Vincenzo Nibali (Astana), che ha chiuso 4° a soli 1’25” ed è tornato così in possesso della maglia rossa, precedendo i rivali Nicolas Roche (SaxoBank TinkoffBank, 6° +1’48”) e Alejandro Valverde (Movistar, 7° +1’52”, rallentato da una foratura nella parte iniziale della cronometro). Si sono difesi egregiamente, pur cedendo qualcosa di più in linea con le loro caratteristiche, Thibaut Pinot (FDJ, +2’32”), Rigoberto Uran (Sky, +2’42”), Ivan Basso (Cannondale, +2’43”), Christopher Horner (Radioshack Nissan, +2’54”) e Joaquin Rodriguez (Katusha, +3’01”). Nella classifica generale Nibali possiede ora un vantaggio di 33” su Roche e di 46” su Valverde e Horner, ma la Vuelta resta apertissima, soprattutto per la lotta alle posizioni sul podio: dalla quinta alla settima posizione provvisoria troviamo infatti Rodriguez (+2’33”), Pozzovivo (+2’44”) e Basso (+2’55”), tutti atleti che possono ancora infiammare la corsa sui Pirenei.
Sul fronte italiano, pur nel giorno della difficoltà di Marco Pinotti (BMC, ammalatosi ieri e terminato in un deludente 25° posto a +3’14”), dobbiamo sottolineare l’ottima prestazione collettiva, perché troviamo ben tre dei nostri atleti nelle prime cinque piazze (con 5° Dario Cataldo, Sky, +1’41”), mentre ha pagato dazio Ivan Santaromita (BMC, +4’56”), scivolato in 16^ piazza nella generale.
Domani è prevista una tappa piuttosto tranquilla, da Maella a Tarragona (164,2 Km), con un unico GPM di terza categoria posto a metà frazione e con solamente i due sprint intermedi, collocati entrambi negli ultimi 25 Km, a poter movimentare la corsa, destinata altrimenti a concludersi con una volata di gruppo. Per i prossimi scossoni nella classifica generale bisognerà attendere con ogni probabilità la tappa montana di Sabato.
Giorgio Vedovati