ROCHE ANTICIPA I BIG, NIBALI IN ROSSO

agosto 25, 2013
Categoria: News

L’irlandese si avvantaggia nell’ultimo chilometro e mezzo insieme a Konig, Moreno e Pozzovivo, regolando tutti nel finale. Restano coperti i favoriti, con Valverde e Rodriguez che riescono a rosicchiare 2’’ sugli avversari negli ultimi metri. Crollano Sanchez, Henao e l’ex capoclassifica Brajkovic, che cede la maglia rossa a Vincenzo Nibali. Domani altro arrivo in salita, a Mirador de Lobeira.

Foto copertina: Nicolas Roche urla la sua gioia sul traguardo (foto AFP)

È durato meno di ventiquattro ore il regno in rosso di Janez Brajkovic, omaggiato dai compagni della prima maglia di leader al termine della cronosquadre di ieri, poco prima di annunciare l’intenzione di cambiare casacca nella prossima stagione. Già apparso affaticato sulle prime rampe, lo sloveno ha onorato le insegne del primato tenendo duro fino ai 2 km conclusivi, per poi cedere 51’’ al vincitore di tappa.
Vincitore che risponde al nome di Nicolas Roche, sulla carta terza punta di una Saxo forte di Kreuziger e Majka, ma più brillante di tutti in occasione del primo test della Vuelta. Quando Leopold Konig ha aperto le ostilità nel gruppo dei migliori, a 1400 metri dal traguardo, Roche è stato il primo a reagire, imitato poco dopo da Daniel Moreno e Domenico Pozzovivo. Il lucano – partito a fari spenti, in ombra per la presenza in Spagna di Nibali, Basso e Scarponi – ha dato ad un tratto l’impressione di poter piazzare il colpaccio, ma il suo allungo ai 500 metri dall’arrivo ha trovato la risposta di Roche prima e di Moreno poi. L’irlandese ha difeso fino in fondo la manciata di metri guadagnata sull’iberico al momento dello scatto, conquistando il primo successo in carriera in una grande corsa a tappe, seguito a 2’’ da Moreno e a 6’’ da Pozzovivo. Konig, 4° a 11’’, ha resistito a stento al rientro del drappello dei favoriti, regolato da Valverde, su Ulissi e Rodriguez.
I tre hanno leggermente allungato nelle ultime pedalate, scavando un solco di 2’’ rispetto ai diretti rivali, inclusi un buon Basso e un Nibali rimasto al coperto. Bottino molto magro per i due spagnoli, che contavano su tappe come quella odierna per rosicchiare secondi – soprattutto tramite abbuoni -, ed in particolare per Valverde, che ha schierato al comando per tutta la salita la sua Movistar, incredibilmente scomparsa dalla testa nel momento cruciale.
Il quasi nulla di fatto nello scontro con gli avversari, unito alle difficoltà di Brajkovic, ha consegnato la testa della generale a Nibali, ora seguito da Roche (+8’’), dal trio Radioshack Zubeldia – Horner – Kiserlovski (+10’’) e da Rigoberto Uran (+22’’). Quest’ultimo ha potuto approfittare del crollo di Sergio Henao, naufragato a 2’41’’, per guadagnarsi i gradi di capitano Sky, come già avvenuto al Giro d’Italia, allora a scapito di Wiggins. Sorte analoga a quella di Nieve, divenuto leader Euskaltel in virtù del crollo di Sanchez, Anton e Landa.
In una Vuelta con arrivi in salita più numerosi di quelli piatti, già domani sarà il momento del secondo traguardo all’insù, sul pur non proibitivo Mirador de Lobeira. Probabile che la Astana non si danni l’anima per neutralizzare eventuali tentativi da lontano, come d’altro canto già sperimentato oggi. Soltanto l’entrata in scena di Lampre e Movistar ha infatti negato la gloria di giornata a Greg Henderson, Alex Rasmussen e Francisco Javier Aramendia, evasi al chilometro zero, ai quali i kazaki avrebbero volentieri concesso di raccogliere gli abbuoni in palio.
Se anche domani qualcuno dovesse farsi carico di annullare la fuga, è probabile che la tappa si risolva in una questione fra uomini da classiche; scenario molto gradito ai padroni di casa, che riproveranno con ogni probabilità ad attuare il piano sfumato quest’oggi.

Matteo Novarini

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