ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI VENTOUX

luglio 15, 2013
Categoria: Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo le cronache del Tour la giornata alla “Grande Boucle” di ilciclismo.it si chiude con il solito baule zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, la presentazione della tappa che verrà, le previsioni del tempo, il “Tour alla rovescia” e il ricordo del Tour del 1938. Seguiteci.

Foto copertina: un’insolito Ventoux ammantato di neve (www.capcampus.com)

TOUR DE FRANCE, GIRO DEL MONDO

Italia

Spaventoso Froome sul Ventoux. Stacca tutti e ipoteca il Tour (Gazzetta dello Sport)

Regno Unito

Chris Froome increases Tour de France lead (The Independent)

Chris Froome extends lead with stunning victory on Mont Ventoux (The Times)

Chris Froome wins stage 15 to extend overall lead (The Daily Telegraph)

Francia

Froome vainqueur par K.-O. (L’Equipe)

Spagna

Froome vence en el Mont Ventoux y ya tiene medio Tour (AS)

Froome roza el Tour (Marca)

Froome se queda solo (El Mundo Deportivo)

Belgio

Froome s’offre le Ventoux et écrase le Tour (Le Soir)

Grootse Froome triomfeert op Mont Ventoux (De Standaard)

Chris Froome, sur une autre planète, remporte la 15e étape au sommet du Mont Ventoux et conforte son maillot jaune (L’Avenir)

Froome écrase le Ventoux (La Dernière Heure/Les Sports)

Malaise sur le plateau de la RTBF après la victoire de Chris Froome au sommet du Mont Ventoux: tous ne parlent quasiment que de dopage… (Sudinfo.be)

Paesi Bassi

Froome buitenaards op Ventoux (De Telegraaf)

Germania

Die Froome-Show (Berliner Zeitung)

Gesamtführender Froome siegt eindrucksvoll am Mont Ventoux (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lussemburgo

Froome brilliert am Mont Ventoux – Andy Schleck schwächelt (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

15. Etappe geht an Christopher Froome (Tageblatt)

Repubblica Slovacca

Sagan pod Mont Ventoux bavil celý svet (Pravda)

Canada

Froome leaves Tour de France rivals trailing on Mont Ventoux (The Globe and Mail)

USA

Froome Back With a Bang on Mont Ventoux (The New York Times)

Colombia

‘En un momento empecé a sangrar por la nariz’: Nairo Quintana (El Tiempo)

Santos felicita a Nairo Quintana por triunfo en el Tour de Francia (El Espectador)

Australia

Froome is king of the mountain (The Age)

Froome extends lead after stage win (The Australian)

Froome blows competition away (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Ceemo: Froom ha come prevedibile chiuso il discorso. Due considerazioni:
Froome è forte ma gli avversari sono davvero poca cosa. E’ tecnicamente inguardabile. Di gran lunga il più brutto ciclista che io abbia mai visto.

Nebe1980: Quintana se nn fosse per la tappa a cronometro potrebbe arrivare sul podio, spero che ce la faccia.

Profpivo: Non so, continuo a ritenere Froome imbarazzante. Non perchè stacchi tutti in salita, ci può anche stare. Ma fatico a credere che uno possa fare 3-4 trenate come ha fatto lui oggi e non pagarle. Contador ha provato a stargli dietro per 200 metri e l’ha pagata a caro prezzo. E poi io non credo ai corridori che fanno il bello e cattivo tempo in salita e vincono (o rischiano di vincere) le crono. Era così per Armstrong, per il Contador formato 2009 e 2010, e anche per Froome. Credo che tra 10 anni valuteremo in modo completamente diverso questi ultimi due Tour.

Howling Wolf14 (a Profpivo): Le progressioni sono le stesse che facevano i vari Pantani, Armstrong e Contador. Non trovo alcuna differenze. Già, dobbiamo aspettare dieci anni. Ma occhio alle prescrizioni e alle difformità nelle procedure antidoping.

Howling Wolf14 (a Ceemo): Non capisco in base a quali dettami tu consideri quel corridore “tecnicamente inguardabile”. Prova tu a fare 110 pedalate al minuto in salita, poi mandaci il filmato e vediamo se sei stilisticamente impeccabile.
Gli avversari sono poca cosa? E allora cosa vogliamo fare? Vogliamo ordinare a qualche azienda specializzata la fabbricazione di qualche corridore più forte? O vogliamo far clonare Hinault? Oppure Coppi? O magari Charly Gaul? A parte il fatto che ci sono Contador, Evans, Rodriguez, Valverde, Quintana, Mollema, Dan Martin, Cunego, Schleck, se il ciclismo di oggi è questo, cosa possiamo fare, chiudiamo la baracca?

Salitepuntocià: Ma sopratutto non vedo stile in Froome. Non ha una bella pedalata, ricorda le nuotatrici cinesi che battevano records a suon di bracciate grezze a Roma 94 senza galleggiare leggiadre in acqua come la Van Almsick o la Pellegrini. Persino il robotico Armstrong aveva meno rozzezza di Froome ed è il colmo, perchè Armstrong non aveva nulla di poetico. Bugno e indurain almeno pedalavano bene, Pantani in salita aveva uno stile oltre alla forza e tanti altri campioni, Lemond ad esempio… ma Froome mi sembra un burattino duracell

Howling Wolf14: Potresti anche avere ragione, ma il ciclismo cambia. Anche nello stile. In fondo è una prova di forza e di resistenza. Non un’esibizione di pattinaggio artistico o di nuoto sincronizzato. Non ci sono voti. Solo tempi. Cosa vogliamo fare? I corridori brutti li uccidiamo buttandoli dalla montagna come facevano gli spartani? Oppure consigliamo loro di fare il sollevamento pesi o di giocare a briscola?

Profpivo: Stiamo parlando di Froome, non di Pantani, Armstrong etc… Peraltro vedere Armstrong vincere non mi ha mai procurato alcuna emozione, proprio come il Froome di oggi: sembrano automi, non corridori. Se dico che Froome per me è dopato, non sto affermando che Armstrong, Contador o Pantani non lo fossero.
Per altro se devo fare un paragone, Armstrong e Froome mi paiono atleti costruiti in laboratorio per i grandi giri (e i risultati nei primi anni di carriera lo testimoniano), in Pantani e Contador invece vedo un certo talento “naturale”, per quanto poi amplificato dalla chimica. E Pantani (che ribadisco non voglio assolutamente difendere come fanno tanti in questo forum) non l’ho mai visto battere Ullrich a crono, mentre Froome l’altro giorno è arrivato a un soffio da un super specialista come Martin.

Ceemo: Sulla antiesteticità mi sembra lampante e la cosa non la penso solo, basta girare un pò tra blog e forum esteri. Ha le braccia stortissime, pende sempre da un lato, frulla senza mai alzarsi. Non si può certo parlare di stile aggrazziato. Evidentemente è efficace. Buon per lui. Sulla poca cosa degli avversari odierni era solo una considerazione oggettiva.

Nisky: A me piace sinceramente…strano ma efficace! Come pedala riesco percepire la forza.

Howling Wolf14: Il problema è che mi pare che si stiano cercando tutti i pretesti per screditare questo corridore. Premetto che non gode delle mie simpatie, ma mi chiedo per quale ragione ci sia questa disparità di trattamento. Io ci trovo anche un po’ di disonestà intellettuale, e non mi riferisco al tuo intervento ma in generale. Tra poco ci sarà qualcuno che scriverà: “Froome puzza”. Oggi, d’altronde, c’è stato il cretino di turno che ha detto che il ministro italiano di colore “assomiglia a un orango”. I toni ormai sono questi, difficile meravigliarsi ancora. Quanto allo scarso valore tecnico degli avversari di Froome, la constatazione, ripeto, ci può anche stare, ma forse è sbagliata la circostanza. Non credo sia una realtà limitata solo al Tour. Forse bisognerebbe avanzarla anche in occasione del Giro d’Italia, anzi per l’intera stagione. Però se la si fa bisobgnerebbe poi anche andare approfondire. Se è una realtà irreversibile, non è colpa né di Froome né del Tour né del Giro. Se invece si può fare qualcosa, avanti le proposte e le idee. Sennò dire Froome vince perché gli altri non valgono niente suona quasi come la volpe che dice l’uva fa schifo perché è troppo in alto e non riesce a coglierla.

Howling Wolf14: A volte l’invidia è veramente una cattiva consigliera. La penso come te, Nisky. Nel ciclismo conta la forza. E la resistenza. Ho un amico che pedala malissimo, ma in salita mi dà minuti. Posso anche dirgli che ha uno stile sgraziato. Ma a che serve? Se mi dà 5 minuti su una salita, ho rispetto di lui e della sua forza. Se lui ottiene così il massimo dai suoi muscoli fa benissimo a pedalare così. Il ciclismo non è sport per damerini.

Ceemo: A me Froome non piace, come non mi piace la sky e il suo modo di correre già dallo scorso anno. Ma la mia era solo una considerazione tecnica. Al di là dei discorsi sul doping. Che mi infastidiscono e non poco. Dare del dopato al Keniota per partito preso lo strovo disonesto stucchevole e ipocrita. Però non può piacermi un corridore così sgraziato in bici e così legato a radioline e computerini. E’ una questione di gusti. Preferisco pedalatori meno calcolatori e più estroversi. Però a questo Tour è di gran lunga il più forte e pur senza una squadra eccezzionale lo sta dominando. Per lo spettacolo mi auspico una sua flessione ma farei lo stesso se al comando ci fosse Quintana o Contador. Sulla pochezza dei corridori attuali hai ragione, sostenevo la stessa cosa, dove un ottimo Nibali duellava con nessuno.

Mauro Facoltosi: Sono troppo giovane (dall’alto dei miei 37 anni) per aver vissuto gli anni nei quali correva Pollentier, altro corridore famoso per il suo stile sgraziato. Stilisticamente chi era messo peggio tra i due? Io raccolsi la confidenza di una persona che vide Pollentier da vicino e mi disse che era storto anche quando si sedeva su una sedia.

Salitepuntocià: Era peggio di Froome, qualcosa di mai visto. Era il miglior gregario di Maertens e crebbe tanto da diventare poi il capitano al Giro 77, che Maertens avrebbe vinto ma cadde e si fece male, tutti davano Moser vincitore, invece gia il giorno dopo Pollentier fece una crono incredibile e perse poco da Moser, e lo staccò nelle poche salite di quel giro, la piu dura il Campo Carlo Magno, e lo battè pure nella crono finale… era comuqnue sospettato e infatti l’anno dopo al tour 78 fu beccato in flagrante per frode all’antidoping, dopo avere dominato all’Alpe d’Huez staccando tutti sul Luitel!!!!!!!!!!
Comunque certo che il ciclismo è sopratutto una dote fisica e di forza, ma quando la tecnica fa veramente schifo, non è redditizia quanto una pedalata normale o estetica. La prova son le cronometro, ove si studiano le posizioni aerodinamiche, che fan la differenza già fra chi “pedala bene”, figuriamoci confronto a quelli che son sgraziati, non è solo questione di estetica, una buona posizione da vantaggi anche nelle prove in linea e soprattutto ottimizza lo sforzo…
Quindi si sospetta di piu degli sgraziati, perchè per recuperare il gap tecnico, occorre altro, il ciclismo professionista ha ritmi che non hanno i tifosi e amatori e il ciclismo professionista ha un livellamento alto e relativamente vicini i valori fra i corridori, che basta poco a mutare i valori reali.

MirkoBL: Comunque non è che sia andato poi fortissimo, visto che nel 2009 andarono più forte, che Quintana, in fuga da quasi inizio salita gli è rimasto attaccato fino a 1400 m dall’arrivo e che nell’ultimo km Purito gli ha recuperato quasi 30″. Poi, magari, dall’ammiraglia gli hanno detto di non sparare tutto durante la salita. Più che altro sono impressionanti gli scatti che ha fatto a 130 rpm, anche se è un po’ il suo stile andare così, con scatti e recuperi. Certo che in bici è proprio sgraziato e con quelle ginocchia larghe deve dissipare anche un bel po’ di energia, ma evidentemente non ne risente.

Howling Wolf14: Di certo Michel Pollentier non era un modello stilistico. Non saprei dire chi tra Pollentier e Froome sia o fosse peggio. Forse il belga, però non azzardo giudizi. Di certo Pollentier non venne denigrato per il suo stile. Erano semplici e innocue constatazioni. Nessuno propose il rogo.

SuperIannellus (a MirkoBL): Concordo, ed è proprio quello che non mi è mai andato giù di Froome. Nessuna dietrologia, ma il giusto dubbio che, a mio avviso, questo sport si merita.

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

“Il deserto” (Bungaro e Fiorella Mannoia)

LA TAPPA CHE VERRA’ – 16a TAPPA: VAISON-LA-ROMAINE – GAP (168 Km)

Espletata anche la seconda delle due giornate di riposo, rese obbligatorie dall’UCI a partire dalla stagione 2002, il Tour si rimette in marcia con l’apparentemente più facile tra le 6 tappa alpestri. Ma il tracciato della frazione che condurrà il gruppo a Gap, una delle mete più ricorrenti della Grande Boucle, non andrà assolutamente sottovaluto, come invece si tenderebbe a fare dopo aver visto l’altimetria e letto i dati tecnici delle due salite di seconda categoria in programma. La prima, il Col de Macuègne, è in effetti trascurabile poichè i suoi 7,6 Km al 5,2% veranno affrontati lontanissimo dal traguardo. Diverso il discorso per il Col de Manse, inserito nel circuito di una ventina di chilometri che chiuderà questa frazione. Si tratta, infatti, dello stesso finale della tappa disputata il 19 luglio del 2011 e che vide l’attacco a sorpresa sul Manse (sono 9,5 Km al 5,2%) di Alberto Contador, con il quale rimasero Evans e Samuel Sánchez. Complice anche la tecnica discesa successiva (quella della caduta di Beloki al Tour 2003), che si percorrerà anche stavolta, il terzetto riuscì a guadagnare sui più diretti rivali di classifica, tra i quali chi pagò di più fu Andy Schleck, che giunse a Gap con 1′09″ di ritardo da Contador.

METEO TOUR
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Vaison-la-Romaine – Gap

Vaison-la-Romaine : sole e caldo, 31,8°C, venti deboli da NNW (6 Km/h), umidità al 38%
Séderon (Km 53): cielo sereno, 28,6°C, venti deboli da SW (9-12 Km/h), umidità al 33%
Crest (Km 115,5): sole e caldo, 30,4°C (percepiti 28,5°C), venti moderati da SW (10-15 Km/h), umidità al 36%
Gap: cielo sereno, 29,8°C (percepiti 28°C), venti moderati da SW (13-19 Km/h), umidità al 37%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito del Tour

Conti: “Alle Tre Cime di Lavaredo faremo vedere queste immagini”
Pancani: “Prima ora 49 di media”
Pancani: “Prima ora 50 di media”
Bulbarelli: “Prima ora 51 di media”
Bulbarelli: “Il Mont Ventoux, una delle partite più affascinanti” (Froome – Resto del mondo, 10-0)
Bulbarelli: “La TV francese ha trasmetto una clip di ricordo a Tommy Simpson”
Traduttore: “Qualche istanti dopo”
Traduttore: “Ospidale di Avignone”
Pancani: “Era una delle cittadine romane più importante”
Pancani: “E’ diventato più scalatore con il passaggio degli anni”
Pancani: “Mikel Quint…. Nieve”
Pancani: “Kroizigor” (Kreuziger)
Cassani: “Cerca di guadagnare più secondi possibile dei secondi”
Battaglin: “Il Ventoux non l’ho mai scalata”
Bulbarelli: “Lasciamo tagliare il traguardo ai corridori” (perchè? non volevi lasciarli passare?)
Battaglin: “Qui è stata fatta, voluta”
Televideo: “Poi va a prendere il leader di quel momento, Quintana”

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo quindicesima tappa, Givors – Mont Ventoux

1° Jonathan Hivert
2° Juan Jose Lobato Del Valle a 17′30″
3° Matteo Trentin s.t.
4° William Bonnet s.t.
5° Davide Cimolai s.t.

Classifica generale

1° Svein Tuft
2° Dmitriy Muravyev a 50″
3° Assan Bazayev a 1′42″
4° Jerome Cousin a 1′57″
5° Jonathan Hivert a 2′18″
Primo italiano: Roberto Ferrari, 25° a 20′19″

IL PRIMO TOUR DI GINETTACCIO
Salite sulla macchina del tempo e tornante indietro con noi fino al luglio del 1938, al primo dei due Tour conquistata da Gino Bartali, rivissuto attraverso i titoli de “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

25 LUGLIO 1938 – 16a TAPPA: AIX-LES-BAINS – BESANÇON (284 Km)

BARTALI AUMENTA ANCORA IL VANTAGGIO E SI AGGIUDICA DEFINITIVAMENTE IL G.P. DELLA MONTAGNA
Marcia di avvicinamento a Parigi
A Besancon vittoria di Kint dopo una fuga a quattro



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UN SALUTO DAL… MONT VENTOUX

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