L’ETERNO VOIGT METTE TUTTI IN FILA

maggio 17, 2013
Categoria: News

La quinta tappa del Tour of California va al tedesco Jens Voigt (Radioshack) che, con un allungo negli ultimi 5 chilometri, anticipa la volata del gruppetto inseguitore regolato da Tyler Farrar (Garmin-Sharp) davanti a Thor Hushovd (BMC).
Cambia invece la classifica generale con Tejay Van Garderen che sorpassa Jannis Acevedo, oggi giunto attardato causa ventagli.

Foto copertina: il tedesco Voigt taglia in solitaria il traguardo di Avila Beach (foto Jonathan Devich)

Quando ci si aspetta poco o nulla da una tappa ecco che succede sempre qualcosa, e oggi è addirittura cambiata la leadership in classifica generale con Tejay Van Garderen che è da oggi la nuova maglia gialla della corsa. L’azione che ha permesso di sbarazzarsi di Jannis Acevedo si è maturata grazie ad una super mossa di squadra, la BMC, la quale ha colto il momento giusto per azionare i ventagli spaccando il gruppo e staccando il colombiano.
Quinta frazione che partiva da Santa Barbara e terminava ad Avila Beach dopo aver pedalato per 185 chilometri e che altimetricamente presentava un percorso semplice salvo un GPM di seconda categoria ma posizionato praticamente in partenza di tappa, per il resto invece tutta pianura.
In avvio parte praticamente subito la fuga “buona”, composta da tre corridori: De Gendt (Vacansoleil-DCM), Chun Feng (Champion System) e Jones (Bissel Cycling). Questo terzetto in testa alla corsa arriverà a guadagnare un vantaggio massimo di circa sette minuti, ma dopo metà gara l’inseguimento del gruppo si farà più insistito.
Tuttavia quella che doveva essere una tappa “normale” con il solito e tranquillo rincorrere del plotone, oggi c’è stato un diversivo, perché nel tratto pianeggiante il gruppo ha trovato un elemento, talvolta pericoloso come poi si scoprirà, con cui i corridori han dovuto condividere la propria fatica: il vento. E Jannis Acevedo, fin lì molto attento, commette una grossa disattenzione come quella di lasciare le primissime posizione per rimanere nella pancia del gruppo, errore che non commette la BMC, che a quel punto mette in moto il suo piano non perdendo tempo ad alzare la velocità in testa al plotone.
L’effetto di tale azione ha effetti dirompenti: il gruppo si sfalda in tanti piccoli “tronconi” e il capoclassifica si stacca.
A questo punto la BMC continua a tirare e l’aver staccato la maglia gialla aumenta il morale dei corridori di rossonero vestiti, e da lì non si fermeranno fino al traguardo.
Dopo aver ripreso la fuga iniziale, la situazione è rimasta compatta con il primo gruppetto comprendente Hushovd, Frank, Van Garderen, Rogers, Sagan, Farrar e altri dieci che aveva un vantaggio di un minuto sul drappello comprendente Acevedo.
Nel finale uno strappetto posto a 5 chilometri dal traguardo offre un’occasione ghiotta per chi non avesse possibilità in vista di un arrivo allo sprint. E uno di questi è Jens Voigt che parte non appena la strada inizia a spianare e, vista la mancanza di corridori a disposizione dei capitani, il fuggitivo prende subito spazio.
Nell’avvicinamento al traguardo si è vista tutta la grinta di questo esperto corridore, che non ha mai smesso di pigiare sui pedali fino agli ultimi 50 metri, quando si è voltato per guardare all’indietro e, non vedendo gli inseguitori, ha potuto alzare le braccia.
Dopo sei secondi giunge il primo gruppetto che viene regolato da Tyler Farrar precedendo Hushovd, Sagan, Matthews, McCarthy, Candelario, Rogers, Irizar e Van Garderen.
La maglia gialla di Acevedo taglia il traguardo con un ritardo di 1′07” e per effetto di tale ritardo perde il simbolo del primato, che ora passa allo statunitense Tejay Van Garderen.
Domani è prevista una delle due tappe decisive per conoscere meglio chi potrà aggiudicarsi il Tour of California, con una cronometro individuale con partenza e arrivo a San José lunga una trentina di chilometri di cui gli ultimi tre in salita.

Paolo Terzi

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