CARAVAGGIO – VICENZA: C’ERA UNA VOLTA LA VOLATA…

maggio 22, 2013
Categoria: News

È stata annunciata come una tappa da volata ma molto difficilmente il traguardo di Vicenza finirà nel carniere di uno sprinter. Tutta colpa di Crosara, la salita che gli organizzatori hanno collocato a ridosso dell’epilogo di quest’ultima tappa tranquilla, posta alla vigilia delle ore decisive per le sorti del Giro 2013. C’è un tratto piuttosto pendente, il traguardo è lì vicino e, mentre naufragheranno tra i Berici le speranze dei velocisti, vedremmo scalpitare i finisseur e chi medita a un successo parziale, all’ultima occasione possibile.

… e ci saranno ancora gli sprint! Ma è innegabile che in questi ultimi anni qualcosa sia cambiato, a cominciare dalla quantità. Per rendersene conto basta contare il numero di volate andate a buon fine negli ultimi otto anni della direzione di Carmine Castellano (1997 – 2004) e poi paragonarlo con quello degli sprint delle ultime otto edizioni, successive all’approdo ai vertici della corsa rosa di Zomegnan e Vegni: lo stacco è evidente, 74 volate contro 49, una media di 9,25 sprint prima e di 6,1 poi, con il Giro 2011 decisamente misero per le ruote veloci del gruppo, che portarono a casa appena 4 traguardi. Il “giro di vite” apportato dalla nuova dirigenza ha, però, investo anche la qualità degli sprint, che sono diventati più difficili da una parte e più spettacolari dall’altra, anche per questioni che potremmo definire di “marketing”. Sono, infatti, sparite le tradizionali tappe di puro trasferimento d’una volta, tutte piatte, talvolta lunghe e spesso noiose, che poco invogliavano chi seguiva il Giro da casa ad accendere il televisore all’ora della diretta. Meglio percorsi più brevi e scattanti che spronino i corridori a dare il massimo, meglio ancora se c’è la salitella nel finale perché, sotto sotto, il telespettatore è un filino sadico e se non vede la difficoltà non è contento. Questo nuovo andazzo, che lentamente è stato copiato anche in altre corse (a partire dal Tour) ha costretto i velocisti a migliorarsi e ad attrezzarsi per meglio resistere agli strappi del finale, riuscendo pian piano ad appropriarsi di traguardi che un tempo sarebbero terreno di caccia per altri tipi di corridori. Nelle intenzioni degli organizzatori anche questa tappa di Vicenza dovrebbe appartenere alla categoria delle frazioni per velocisti del “nuovo corso” e, come tale, è stata presentata sul “Garibaldi”, il road-book ufficiale della corsa rosa. Ma stavolta si è un po’ esagerato nella valutazione perché la salita di Crosara, piazzata a ridosso della città del Palladio, pur non essendo durissima costituirà un ostacolo difficilmente sormontabile per gli sprinter, che dovranno tenere in serbo le loro ultime cartucce per la conclusiva tappa di Brescia. Via libera, dunque, alle fughe o agli attacchi nel finale, anche perché questa sarà, probabilmente, l’ultima occasione per condurli felicemente in porto, essendo nei prossimi tre giorni previsti traguardi “proibiti” e l’ultimo, come detto, sarà già prenotato.
La tappa scatterà dal “cuore mariano” della Lombardia, il santuario di Caravaggio, eretto sul luogo dove, il 26 maggio del 1432, la Madonna apparve a una contadina, a un tiro di schioppo dal paese d’origine dei genitori di Michelangelo Merisi, il celebre pittore noto appunto come “Il Caravaggio”.
Lasciata la provincia di Bergamo, nel tratto iniziale il gruppo filerà sulle strade della pianura padana verso Soncino, dove si trova un interessante castello che appartenne agli Sforza, all’interno del quale si aggirarono i loschi figuri di Don Rodrigo e del Griso nella spassosa parodia comica dei “Promessi Spossi” realizzata nel 1989 dal celebre “Trio”. Varcato l’Oglio, il tracciato attraverserà per una cinquantina di chilometri la provincia di Brescia, transitando a sud del capoluogo che, quattro giorni più tardi, sarà inedita meta dell’ultima tappa. Dopo Montichiari, centro che dal 2009 può vantare un attivissimo velodromo, i “girini” giungeranno nell’alto mantovano, dove la pianura sarà momentaneamente spezzata da qualche sparuta e dolcissima collinetta, sfiorando quelli che furono i campi di combattimento delle tre guerre d’indipendenza italiana. All’inizio di questo tratto il gruppo transiterà per Castiglione delle Stiviere, paese natale di San Luigi Gonzaga e nel quale è possibile visitare un museo dedicato alla Croce Rossa Internazionale, nata nel 1863 da un’intuizione avuta quattro anni prima dall’imprenditore elvetico Henry Dunant sul campo di battaglia di Solferino, resosi conto della disorganizzazione nei soccorsi ai numerosissimi soldati feriti. Si toccherà poi Solferino, centro dominato dalla “Spia d’Italia”, torre risalente al 1022 che oggi è divenuta il memoriale della battaglia. Si rientrerà in Veneto varcando il Mincio sul ponte visconteo di Valeggio sul Mincio, costruito nel XIV secolo nei pressi di Borghetto, suggestivo nucleo d’origine medioevale che nel 1954 fu scelto da Luchino Visconti per girarvi alcune scene di “Senso”, pellicola recentemente inserita nella lista dei “100 film italiani da salvare”. Finito il tratto ondulato, si tornerà a pedalare sul suolo pianeggiante correndo ai piedi delle colline di Custoza, sulle quali troneggia l’ossario inaugurato nel 1879 per accogliere le salme dei soldati caduti in due battaglie qui combattute, in occasione della prima e della terza guerra d’indipendenza.
Raggiunta Verona, dove il Giro transiterà anche in occasione della tappa conclusiva, inizierà uno dei tratti più scorrevoli di questa frazione, che avrà la forma di un rettilineo quasi ininterrotto di quasi 20 Km, disegnato alla base delle prime pendici dei Monti Lessini e che si concluderà alle porte di San Bonifacio, il paese natale di Davide Rebellin, nel quale si trova l’interessante abbazia di San Pietro Apostolo, fondata nell’VIII secolo dall’ordine benedettino. Sui colli alle spalle di San Bonificio si colloca Soave, noto centro vinicolo che riporterà l’appassionato di sport (e non di ciclismo soltanto) con la memoria al 10 giugno del 1984, quando da lì scattò la crono conclusiva del Giro, frazione con la quale Moser riuscì a ribaltare un verdetto che sembrava compromesso dall’esito del tappone dolomitico di Arabba, disputato due giorni prima: il francese Fignon alla partenza vestiva la maglia rosa con 1’31” sul trentino che, grazie anche all’utilizzo delle ruote lenticolari sperimentate con successo nel recente e vittorioso record dell’ora, giunse al traguardo dell’Arena di Verona con 2’24” di vantaggio sul transalpino, ricacciandolo al secondo posto della classifica.
Poco dopo i “girini” lasceranno la direttrice per Vicenza e inizieranno il periplo dei Berici, vasta catena collinare formatasi cento milioni di anni fa quando la pianura padana era occupata dal mare, puntando su Lonigo, dove è possibile visitare due caratteristi esempi di “ville venete”, entrambe appartenute alla famiglia Pisani ma “forgiate” da due mani differenti: è opera del Palladio quella realizzata in frazione Bagnolo mentre quella soprannominata “Rocca Pisana” fu innalzata dal suo contemporaneo Vincenzo Scamozzi, molto conosciuto anche come scenografo (sue sono le “scene fisse” del Teatro Olimpico di Vicenza). Dopo Orgiano (dove si trova Villa Fracanzan-Piovene, che fu set di “La moglie del prete” con Marcello Mastroianni in scena) e Sossano riprendono per un breve tratto i saliscendi, inseriti a dar la sveglia agli attaccanti: da lì a poco, infatti, avrà inizio il momento chiave della tappa, la salita di Crosara. S’inizierà a salire nel centro di Barbarano Vicentino e i primi 2,8 Km saranno i più tosti, forti di una pendenza media dell’8,1%, mentre la massima rasenterà il 19%. Si assisterà poi a un deciso cambio di musica in vista del bivio per Zovencedo, poiché la pendenza si abbatterà con decisione e per arrivare al GPM si dovranno affrontare 3200 metri di strada al 3,4%. Sotto lo striscione mancheranno una quindicina di chilometri alla meta, che inizialmente avranno la forma di una spedita discesa di 6,3 Km (media del 5,9%) che, nel finale, si snoderà a breve distanza dalle rive del Lago di Fimon, il più vasto della provincia di Vicenza.
Quando si tornerà definitivamente sul piano, si avranno davanti 7 Km nuovamente pianeggianti prima di completare la fatica giornaliera e quasi difficilmente in quel breve lasso di strada le formazioni riusciranno a imbastire un treno. Saranno, comunque, chilometri frenetici quelli che si vivranno in quei frangenti, mentre il gruppo sfiorerà incurante dei suoi pregi architettonici la “Rotonda”, la più celebre tra le ville progettate dal Palladio, finita in almeno quattro occasioni sotto l’occhio della macchina da presa che la “catturò” l’ultima volta nel 2003, quando vi fece scalo addirittura una troupe arrivata d’oltreoceano “Oggi sposi… niente sesso”, commedia romantica con protagonisti Brittany Murphy e Ashton Kutcher.
Forse solo un po’ di distrazione in questa giornata, restando comunque sempre vigili, se la concederanno i solo big della classifica, che si godranno gli ultimi scampoli di tranquillità prima della stretta finale. Domani si riprende a salire, eccome se si salirà!

MODIFICHE AL PERCORSO
Tagliato il passaggio da Verona (che sarà toccata nel corso della tappa finale), nel finale non si salirà a Crosara da Barbarano ma dal versante di Nanto (5,3 Km al 6,8%, max 12%)

Mauro Facoltosi

RINGRAZIAMENTI

Segnaliamo che le citazioni cinematografiche (nel testo e nella fotogallery) sono frutto della collaborazione con il sito www.davinotti.com, che ringraziamo per la disponibilità.

FOTOGALLERY

Foto copertina: Vicenza, Piazza dei Signori (www.nuovavicenza.it)

Santuario di Caravaggio (www.reginamundi.info)

Santuario di Caravaggio (www.reginamundi.info)

Castello di Soncino (www.welfarenetwork.it)

Castello di Soncino (www.welfarenetwork.it)

Solferino, torre Spia dItalia (www.vallesabbianews.it)

Solferino, torre Spia d'Italia (www.vallesabbianews.it)

Il Borghetto di Valeggio sul Mincio in una scena di Senso (www.davinotti.com)

Il Borghetto di Valeggio sul Mincio in una scena di <<Senso>> (www.davinotti.com)

Le colline di Custoza dominate dallossario (panoramio)

Le colline di Custoza dominate dall'ossario (panoramio)

Soave, i vigneti e il castello (www.thewinecompany.net)

Soave, i vigneti e il castello (www.thewinecompany.net)

San Bonifacio, abbazia di San Pietro Apostolo (flickr)

San Bonifacio, abbazia di San Pietro Apostolo (flickr)

Lonigo, la Rocca Pisana (teatriemusei.ovest.com)

Lonigo, la Rocca Pisana (teatriemusei.ovest.com)

Villa Fracanzan-Piovene di Orgiano in La moglie del prete (www.davinotti.com)

Villa Fracanzan-Piovene di Orgiano in <<La moglie del prete>> (www.davinotti.com)

Lago di Fimon (vicenza.anisn.it)

Lago di Fimon (vicenza.anisn.it)

La Rotonda di Vicenza come appare nel film commedia americano Oggi sposi... niente sesso (www.davinotti.com)

La Rotonda di Vicenza come appare nel film commedia americano <<Oggi sposi... niente sesso>> (www.davinotti.com)

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