SAGAN HA PRESO LA MALATTIA DELLA VITTORIA

marzo 27, 2013
Categoria: News

Dopo l’affermazione di domenica nella Gent-Wevelgem, Peter Sagan (Cannondale) replica oggi nella prima tappa della Tre Giorni di La Panne. Lo slovacco della Cannondale ha regolato un gruppetto di dieci corridori che si era staccato dal gruppo ad 8 chilometri dall’arrivo, precedendo d’un soffio Arnaud Demare (FDJ) e Alexander Kristoff (Katusha). Quinto posto per Oscar Gatto (Vini Fantini). Sagan diventa anche leader della piccola corsa a tappe belga con un vantaggio di 4 secondi su Demare 6 su Kristoff.

Foto copertina: la volata che ha concluso la prima frazione della Tre Giorni di La Panne (foto Bettini)

Non c’è niente da fare. Quando Peter Sagan si mette in testa di vincere, lo può fare in tutti i modi e per gli avversari non c’è scelta se non accettare la sconfitta. Stavolta è toccato ad Arnaud Demare, anche se nella volata finale il ragazzo francese ha peccato di paura nell’infilarsi nel varco, sì stretto, offertogli da Peter Sagan, e quell’indecisione è costata parecchio a Demare dato che gli ha precluso la possibilità di vincere.
Come ogni anno, la prima tappa della Tre Giorni di La Panne, lunga 199 chilometri, ci offre un piccolo antipasto di quello che verrà domenica alla Ronde. Il percorso di oggi prevedeva di affrontare tredici muri negli ultimi 100 chilometri, così da garantire un po’ di spettacolo.
Dopo la partenza si forma subito un drappello in testa alla corsa, composto da: Haller (Katusha) Reijnen (UnitedHealthcare), Barbé (Crelan-Euphony) e Bennett(An Post Sean Kelly). Scremati successivamente ai soli Barbé e Haller che, dopo aver litigato un po’, trovano l’accordo e vanno via insieme. Il loro vantaggio massimo sarà di circa otto minuti prima che il gruppo si organizzi, soprattutto per mano degli Omega Quick-Step. Ci vorrà poco tempo per diminuire il vantaggio, che a 70 chilometri dal traguardo si attesta sui due minuti. Dopo qualche chilometri iniziano i primi scatti anche dal gruppo, con l’iniziatore Vaitkus (Orica-GreenEdge) che porta via un gruppetto composto da: Gaudin, Pozzo, Bennett ed Heytens, i quali raggiungeranno i due fuggitivi, formando la testa della corsa. Quando mancano una quarantina di chilometri all’arrivo, Damien Gaudin, oggi in giornata super, stacca i suoi compagni d’avventura, tentando la fuga solitaria.
Il francese dell’Europcar non è l’unico ad avere, oggi, lo spirito d’attaccante; sarà imitato in gruppo anche da un sorprendente André Greipel, assieme ad un brillante Alan Marangoni; tuttavia questi tentativi saranno vani.
Dopo che Sagan ha dimostrato sull’ultimo muro una facilità incredibile di pedalata, iniziano una serie di scatti e controscatti che tengono il gruppo in fila indiana. Ai meno 7 chilometri su un attacco di Sagan e Oscar Gatto, si compone un gruppetto di 10 corridori, composto oltre che dai due citati, anche da: Ventomme (Crelan), Cousin (Europcar), Cimolai (Lampre-Merida), Chavanel e Terpstra (Omega-Quick Step), Le Bon e Demare (FDJ) e Kristoff (Katusha).
I battistrada tengono un margine esiguo sul gruppo che, nonostante la superiorità numerica, non riuscirà più nell’intento di raggiungerli, e saranno quelli in testa a giocarsi la tappa in uno sprint ristretto.
Ai 300 metri, dopo il grande lavoro di Le Bon per Demare, parte lungo Kristoff, ma per il norvegese non c’è niente da fare, dato che si è portato a ruota uno “scorpione” come Sagan, che a sua volta, dapprima salta il norvegese, e poi resiste con molta esperienza al tentativo di rimonta di Arnaud Demare, stringendolo quel tanto che basta per scoraggiarne il recupero.
Lo slovacco vince la tappa davanti a Demare e Kristoff, completano la Top Ten: Chavanel, Gatto, Terpstra, Ventomme, Cousin, Cimolai e Le Bon. Il gruppo giunge con un ritardo di 9 secondi, e viene regolato da Greipel.
Per Sagan c’è anche la gioia della vestizione della maglia di leader della classifica generale.
Domani tappa più semplice, con le difficoltà concentrate a metà frazione. Probabile l’arrivo in volata, con sfida Greipel-Cavendish.

Paolo Terzi

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