NAIRO METTE LA QUINTA(NA)

marzo 21, 2013
Categoria: News

La prima tappa di montagna della Volta Catalunya va allo scalatore colombiano Nairo Quintana (Movistar), che sul traguarda di Vallter 2000 precede il suo compagno di squadra, Alejandro Valverde, Joaquim Rodriguez (Katusha) e Bradley Wiggins (Team Sky) di 6 secondi. Buon settimo posto per Michele Scarponi (Lampre-Merida). In classifica generale, come era nelle previsioni, Meersman perde la maglia bianca simbolo del primato a vantaggio di Valverde.

Foto copertina: Quintana a pochi passi dalla vittoria (foto Fran Reyes)

Ci ha pensato un ragazzo colombiano di 23 anni a scaldare una tappa, che fino ad allora, ovvero al suo scatto, non aveva regalato chissà quali emozioni. Nemmeno gli ordini di squadra, che gli imponevano di aiutare Valverde, sono riusciti a fermarlo, perché, oggi, era lui il più forte sulla salita che conduceva verso Vallter 2000. Ebbene questo ragazzo si chiama Nairo Quintana e in salita va molto, molto forte; e di questo passo potrà diventare il più forte.
La tappa odierna era la prima che si concludeva in quota (addirittura a 2200 metri s.l.m) dopo una salita di dodici chilometri, tutto sommato abbastanza pedalabile e quindi da poter rendere più complicata solo attraverso un ritmo elevato.
In avvio di tappa parte la fuga che contraddistinguerà la giornata, composta da quattro corridori: Edet (Cofidis), Haedo (Cannondale), Domagalski (Caja Rural) e Kohler (BMC).
I quattro coraggiosi riusciranno in seguito a guadagnare un vantaggio massimo di oltre 7 minuti e mezzo, anche perché all’inseguimento non si è portata nessuna squadra. Saranno la Movistar, il Team Sky e la Blanco a condurre “la caccia” ai battistrada, e per effetto di tale azione il vantaggio inizia già a calare dopo pochi chilometri.
Sulla penultima salita, l’Alto de Collabos, rimangono davanti solamente Edet e Domagalski, mentre il gruppo se la prende comoda visto il carattere al limite dell’innocuo della fuga.
Sull’ultima salita, come da pronostico (semplice..), ci si gioca la tappa: in testa alla corsa è rimasto il solo Nicolas Edet, e il suo vantaggio sul gruppo è nell’ordine dei due minuti; ma purtroppo per lui, ai meno quattro chilometri, iniziano gli scatti. Il primo in assoluto è Marcos Garcia, seguito subito da Van den Broeck, che staccherà lo spagnolo nel giro di poche centinaia di metri. Il belga sarà anche colui che per primo raggiungerà l’impavido Edet, che vedendosi sorpassare dal corridore della Lotto, proverà a restare alla sua ruota..vanamente.
Ad inseguire Van den Broeck sono i fidi gregari di Bradley Wiggins tra cui Cataldo e Lopez, che riprenderanno il belga a due chilometri dal traguardo. Tuttavia il gruppo, anche se allungato, è ancora composto da una quarantina di unità, segno evidente della non impossibilità della salita.
Lo scatto successivo è per “gamba” dell’americano Thomas Danielson (Garmin), che parte quando manca un chilometro e mezzo dalla vetta, ma è parato da Simon Spilak (Katusha) che sta preparando il terreno per un tentativo del suo capitano Rodriguez. Dopo aver ripreso Danielson non succede nulla per duecento metri, fino a sotto il triangolo rosso dell’ultimo chilometro, quando parte fortissimo Wiggins che spacca letteralmente il gruppo fin lì ancora folto. Il primo a seguirlo è Quintana, poi giunge Pinot con Scarponi, Niemec, Valverde, Rodriguez, Stetina, Pozzovivo e Uran.
A circa cinquecento metri dall’arrivo si decide la tappa: su un allargamento della carreggiato sta per partire da dietro “Purito” Rodriguez, ma Quintana non gli da nemmeno il tempo di fargli prendere velocità che già scatta. Una sparata vera e propria che soppianta quella che stava preparando Rodriguez. Il colombiano guadagna subito una ventina di metri, e rende impossibile il rientro degli avversari. Purito non sembra avere a disposizione molte energie e difatti, dopo un inseguimento tutt’altro che convinto, viene battuto sul traguardo da Valverde che lo anticipa. Ma, purtroppo per loro, ciò avviene 6 secondi dopo l’arrivo di Quintana che si lascia andare ad una specie di inchino quale “modus festeggiandi”. Con lo stesso tempo di Valverde e Rodriguez giunge anche Wiggins, mentre si classifica in quinta posizione Thibault Pinot, che regola, con 9 secondi di ritardo, un gruppo composto da Stetina, Scarponi, Niemec e Uran. Decimo a 21 secondi si piazza, invece, Domenico Pozzovivo. Deludono Anton (14° a 27 secondi), Gesink (18° a 32 secondi) e D.Martin (19° a 32 secondi).
Rivoluzione in classifica generale con Valverde che spodesta Meersman (giunto 130° a 14 minuti). Ad inseguire il murciano, c’è Rodriguez con un ritardo di 6 secondi, Wiggins a 10 e la coppia Scarponi-Niemec a 13.
Domani si affronterà il vero e proprio tappone, che propone negli ultimi 50 chilometri 2 GPM Especial, compreso l’arrivo in quota a Port Ainé (18 chilometri al 6,6% di pendenza media). Quindi chi vuole rifarsi ha spazio, anche se Movistar e Team Sky la faranno da padrone.

Paolo Terzi

Commenta la notizia