DAL PORTOGALLO ALLA MALESIA E’ SEMPRE L’ORA DI BOS

febbraio 21, 2013
Categoria: News

Secondo successo consecutivo in volata dopo quello di Lagoa alla Volta ao Algarve per il 29enne olandese che, supportato da un’ottima Blanco, si impone nettamente in quel di Kulim davanti all’emergente francese Bryan Coquard e al veronese Andrea Guardini, che vede sfumare il suo 12° successo in carriera al Tour de Langkawi. Nella top ten anche Francesco Chicchi che chiude all’8°posto.

Foto copertina: Bos a segno nella prima tappa del “Giro di Malesia” (foto Bettini)

Si è aperta con una frazione interamente pianeggiante di 162,7 km da Kangar a Kulim la 17a edizione del Tour de Langkawi, corsa a tappe che con le sue 10 frazioni può rivendicare di essere la quarta più lunga del calendario internazionale immediatamente alle spalle dei tre Grandi Giri. Tra i protagonisti al via a fare la parte del leone sono i velocisti, che avranno a disposizione almeno 7 tappe in cui potranno giocarsi le loro carte, con il 23enne di Tregnago Andrea Guardini (Astana), che si è imposto per ben 11 volte in Malesia nelle ultime due stagioni, che dovrà vedersela con Theo Bos (Blanco), grande protagonista alla recente Volta ao Algarve, Koldo Fernandez e Raymond Kreder (Garmin), Allan Davis e Aidis Kruopis (Orica GreenEdge), Bryan Coquard (Europcar) e il 32enne di Camaiore Francesco Chicchi (Vini Fantini), che potrà essere il leader indiscusso della formazione di Luca Scinto per quanto riguarda le volate dopo i due anni trascorsi nell’Omega-QuickStep in cui spesso ha dovuto fare da spalla a Tom Boonen: per quanto riguarda la lotta per classifica generale, che verosimilmente verrà decisa nei due arrivi in salita di Cameron Highlands e Gentin Highlands, sono attesi Peter Stetina (Garmin), l’astro nascente Alexey Lutsenko (Astana), Pieter Weening (Orica GreenEdge), Serge Pauwels (Omega-QuickStep), Pierre Rolland (Europcar), Sergio Pardilla (Mtn), Victor Niño (Rts Racing Team), il veterano umbro Fortunato Baliani (Nippo-De Rosa) e Jonathan Monsalve (Vini Fantini), che trionfò nel 2011 con la maglia della Androni; la corazzata da battere sarà però proprio quella di Gianni Savio, imbattuta da cinque stagioni con i successi di Ruslan Ivanov, Josè Serpa, Josè Rujano, il già citato Monsalve e ancora Serpa, e che avrà come frecce al proprio arco in questa stagione Carlos Ochoa, Jackson Rodriguez e il 23enne cuneese Diego Rosa, già in buona evidenza al recemte Giro del Mediterraneo.
La tappa di Kulim non ha avuto grandi sorprese con la fuga nata al km 2 ad opera del cinese Wang Meiyin (Hengxiang), del rappresentante di Singapore Ho Jun Rong (Team Ocbc) e del 42enne giapponese Shinichi Fukushima (Nippo-De Rosa), che hanno guadagnato fino a 10′40” intorno a metà percorso ma non hanno potuto resistere al ritorno del gruppo guidato dall’Astana di Guardini, dalla Vini Fantini di Chicchi e dalla Blanco di Bos. Proprio la formazione olandese si è rivelata di gran lunga la più organizzata nel finale con Graeme Brown che ha lanciato perfettamente il pluricampione mondiale su pista che non ha avuto così problemi a cogliere, dopo quello di Lagoa alla Volta ao Algarve, il suo secondo successo consecutivo in volata, mentre alle sue spalle hanno chiuso Coquard con una bella rimonta negli ultimi metri e un Guardini che, con il solo Assan Bazayev a disposizione nel concitato finale, non è riuscito ad approcciare lo sprint nelle prime posizioni, mentre Chicchi non è andato oltre l’8° posto alle spalle del neopro australiano Steele Von Hoff (Garmin), del duo della UnitedHealtCare composto da Jacobe Keough e Aldo Ino Ilesic e dell’atleta di casa Anuar Manan (Synergy Baku). I nostri avranno comunque un’immediata occasione per prendersi la rivincita nella seconda tappa, 117,8 km da Serdang a Kuala Kangsar che presentano come unica difficoltà l’ascesa di Bukit Sumpitan affrontata comunque nella fase iniziale, e tentare di strappare anche la leadership della generale a Bos che grazie agli abbuono guida con 1” su Wang, 4” su Coquard, 6” su Guardini e Ho e 10” su Chicchi e il resto del gruppo.

Marco Salonna

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