RINASCE MATTIA GAVAZZI NEL GIORNO DI DIAZ

gennaio 28, 2013
Categoria: News

Il 29enne bresciano, reduce da due anni e mezzo di squalifica per una positività alla cocaina, torna ad alzare le braccia sul traguardo di Juana Kolsay davanti a Peter Sagan e Francisco Ventoso con Sacha Modolo 7° e Marc Cavendish tagliato fuori dalla volata mentre l’argentino conquista il Tour de San Luis davanti a Tejay Van Garderen, Alex Diniz e Alberto Contador ed è il primo atleta di casa a riuscire nell’impresa.

Foto copertina: la gioia di Mattia Gavazzi subito dopo la vittoria (foto Bettini)

Dopo quattro giornate che hanno visto darsi battaglia gli uomini di classifica e al termine delle quali ha avuto la meglio Daniel Diaz (San Luis Somos Todos) il Tour de San Luis si è concluso con una frazione di 154,7 km che dal capoluogo del centro dell’Argentina portava a Juana Kolsay e che si è snodata lungo un circuito da ripetere per tre volte che presentava gli strappi di Alto de los Puquios e di El Durazno entrambi comunque alla portata dei velocisti e con un arrivo posto a sua volta in leggera ascesa. Non è stata comunque la classica passerella che quasi sempre va in scena nelle ultime tappe del grandi Giri con Juan Lucero (San Luis Somos Todos), Adrian Kurek (CCC Polsat), Tyler Wren (Jamis-Hagens), Alfredo Gutierrez (selezione argentina), Gustavo Hernandez (Clos de Pirque), Julian Gaday (Buenos Aires Provincia), Carlos Betancur (Ag2r), Enzo Josue Moyano (Caja Rural) e l’ex leader della generale Michal Kwiatkowski (Omega-Quick Step), distanziato comunque di soli 3′06” da Diaz, andati in fuga dopo pochi km e le squadre degli sprinter che, complici anche i saliscendi presenti lungo il percorso, hanno dovuto spendere diverse energie e uomini per chiudere il gap, a partire dall’Omega-QuickStep di Marc Cavendish e dalla Lampre-Merida di Max Richeze, divenuto uomo di punta dopo che Alessandro Petacchi ha abbandonato la corsa in coincidenza con il rifornimento.
I fuggitivi sono stati ripresi a 16 km dal traguardo ma nessuna squadra è più riuscita a prendere il comando delle operazioni per la volata, complice anche un forte vento contrario, e ne è venuto fuori un finale caotico in cui Cavendish è rimasto tagliato fuori e lo stesso Sacha Modolo (Bardiani), che aveva trionfato in un arrivo simile a Terraza del Portezuelo, non è riuscito a portarsi nelle primissime posizioni: a cogliere il momento giusto è stato invece Mattia Gavazzi (Androni), che ha lanciato la sua progressione resistendo al ritorno di un Peter Sagan (Cannondale) che ha proseguito il Tour de San Luis malgrado la brutta caduta nella tappa di Mirador del Potrero, mentre il terzo posto è andato a Francisco Ventoso (Movistar) davanti a Richeze, a Bartiomiej Matysiak (CCC Polsat), a Juan Josè Haedo (Jamis-Hagens) e ai nostri Modolo e Manuel Belletti (Ag2r). Per Gavazzi questo si può considerare il giorno della rinascita dopo che nel 2010, in seguito a un successo di tappa alla Settimana Lombarda, è risultato positivo alla cocaina ed è stato per questo squalificato fino all’inizio di questa stagione ma gran parte del merito va anche a Gianni Savio, che ha dato nuovamente fiducia al 29enne di Iseo che proprio nell’allora Diquigiovanni aveva disputato la sua migliore stagione nel 2009.
In classifica generale nulla è cambiato con Daniel Diaz che, grazie soprattutto all’assolo nella tappa di Carolina in cui ha distanziato i rivali diretti, è stato il primo argentino ad aggiudicarsi il Tour de San Luis e che, al di là del fatto che molti big europei non si sono presentati al top della condizione, ha mostrato doti di scalatore non trascurabili che potranno suscitare l’interesse di diverse formazioni World Tour: con lui sul podio anche lo statunitense Tejay Van Garderen (Bmc) e il brasiliano Alex Diniz (Funvic Brasilinvest) vittorioso in cima a Mirador del Potrero, mentre non è andato oltre il quarto posto il grande favorito della vigilia Alberto Contador (Saxo Bank-Tinkoff), che dopo un inizio difficile ha comunque ritrovato buone sensazioni che l’hanno portato a imporsi in quel di Merlo, mentre in casa Italia Mauro Santambrogio (Vini Fantini), costantemente il migliore dei nostri nelle tappe più dure, ha chiuso 6° alle spalle di Juergen Van den Broeck (Lotto-Belisol). e Vincenzo Nibali (Astana), brillante nella cronometro di San Luis ma ancora indietro di condizione per quanto riguarda la salita, si è piazzato 10°. Oltre alla classifica generale il team San Luis Somos Todos si è aggiudicato anche la classifica degli scalatori con Emmanuel Guevara, grazie alla lunghissima fuga con cui si è imposto nella tappa di Carolina, e quella dei traguardi volanti con Leandro Messineo mentre Alejandro Sivori (selezione argentina) è risultato il migliore tra i giovani.

Marco Salonna

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