MIRADOR DE CONTADOR, MA DIAZ RESISTE

gennaio 27, 2013
Categoria: News

Per il secondo anno consecutivo, sebbene il successo del 2012 gli sia stato tolto per via del caso clenbuterolo, il fuoriclasse della Saxo-Tinkoff si impone in cima alla dura ascesa di Mirador del Sol senza però riuscire a distanziare l’argentino, che rafforza la sua leadership distanziando il suo più diretto rivale Tejay Van Garderen e mettendo il sigillo definitivo sul Tour de San Luis. Ancora un’ottima prova per Mauro Santambrogio 5° seguito a breve distanza da Fabio Aru e Matteo Montaguti.

Foto copertina: Contador ancora “sull’attenti” sul Mirador del Sol (foto Bettini)

Dopo le importanti sentenze già decretate dalla tappa di Carolina in cui l’argentino Daniel Diaz (San Luis Somos Todos) ha conquistato la leadership della generale il Tour de San Luis è giunto alla sua frazione decisiva, 156,6 km da Quines a Merlo con gli ultimi 7 km di salita verso Mirador del Sol, caratterizzati da una pendenza media dell’8,7% ma con il tratto tra i -3 e i -1 dal traguardo costantemente al 15% prima di spianare nel finale. Nelle fasi iniziali si è anche scalato il gpm di 2a categoria di Alto Cantana che non ha però provocato sconquassi, con la fuga di giornata già in atto ad opera di Pieter Weening (Orica-GreenEdge), Marc de Maar (UnitedHealtcare) e dei nostri Diego Rosa (Androni), Mauro Finetto (Vini Fantini) e Adriano Malori (Lampre-Merida), che però non hanno avuto troppo spazio dal gruppo guidato dalla Saxo Bank-Tinkoff di Alberto Contador, a caccia del successo parziale, e dalla Bmc del secondo della generale Tejay Van Garderen, che intendeva isolare Diaz per poi attaccarlo nel finale: effettivamente a fianco dell’argentino è rimasto il solo Jorge Giacinti ma chi più di tutti ha fare le spese del ritmo della corazzata di John Lelangue è stato il loro compagno Thor Hushovd, che già a Carolina aveva chiuso in ultima posizione e che è stato costretto al ritiro.
I battistrada sono stati ripresi ai piedi dell’Alto Flamingo, gpm di 3a categoria che precedeva l’ascesa finale, sulle cui rampe Contador ha lanciato in avanscoperta il compagno Nicki Soerensen la cui azione è stata prontamente rintuzzata dalla Bmc: la formazione svizzera ha proseguito nel forcing lungo i primi km del Mirador del Sol finchè Van Garderen non ha attaccato in prima persona, ma Diaz non gli ha concesso un metro e quando Contador ha contrattaccato a poco più di 1 km dal traguardo alla sua ruota si sono portati l’argentino e il brasiliano Diniz (Funvic Brasilinvest) mentre Van Garderen non ha avuto le forze per replicare ed è rimasto nel gruppetto inseguitore comprendente anche i nostri Mauro Santambrogio (Vini Fantini), Fabio Aru (Astana) e Matteo Montaguti (Ag2r). Negli ultimi 200 metri Contador ha preso un leggero margine sui due sudamericani che gli ha consentito di conquistare la prima vittoria stagionale in un Tour de San Luis che aveva iniziato non benissimo ma in cui è cresciuto prepotentemente giorno dopo giorno, bissando il successo di un anno fa a Merlo sebbene in seguito gli fosse stato tolto per via del caso clenbuterolo e fosse stato assegnato a Levi Leipheimer: Diaz e Diniz hanno chiuso con un distacco di 2” seguiti a 14” da Arnold Alcolea (Cuba), altra sorpresa di questa settimana di gara, e da Santambrogio che si è confermato il più in palla dei nostri, con Van Garderen 6° a 18”, Aru 7° a 25”, Montaguti 8° a 30” e Vincenzo Nibali (Astana) autore di una prestazione in linea con quelle dei giorni precedenti chiusa al 15° posto a 1′05” in un gruppetto comprendente anche Joaquim Rodriguez (Katusha), che per la prima volta si è fatto vedere a ridosso dei migliori. La nuova classifica generale vede sempre Diaz al comando e salvo improbabili sconvolgimenti sarà il primo argentino della storia ad aggiudicarsi il Tour de San Luis: Van Garderen e Diniz occupano gli altri due gradini del podio con distacchi di 33 e 39” mentre Contador è 4° a 1′02”, Juergen Van den Broeck (Lotto-Belisol) 5° a 1′47” e Santambrogio 6° a 2′29”. La settima e ultima tappa, 154,7 km da San Luis a Juana Kolsay, è dedicata ai velocisti ed è prevedibile un nuovo duello tra Mark Cavendish (Omega-QuickStep) e Sacha Modolo (Bardiani) che già hanno infiammato le due frazioni iniziali.

Marco Salonna

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